PayPal è il celebre sistema per i pagamenti digitali, nato con l’idea di semplificare i trasferimenti di denaro online e gli acquisti su siti ed e-commerce. Gradualmente l’azienda ha sviluppato moltissimi servizi aggiuntivi che permettono agli iscritti di utilizzare diverse modalità di versamento sia online che presso i negozi fisici che accettano questo tipo di transazioni.
Tra le richieste più comuni, quella che prevede l’annullamento di un pagamento effettuato. Cosa che, naturalmente, è possibile, a patto che l’operazione sia ancora in sospeso e cioè non sia ancora stata accettata dal destinatario.
Andiamo a vedere come cancellare un pagamento con PayPal
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1. Come annullare un pagamento PayPal in sospeso
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Come appena detto è possibile annullare un pagamento solo se il destinatario non è riuscito ancora a riscuoterlo.
Naturalmente i perché della mancata riscossione possono essere molti: può capitare, ad esempio, che ci siano problemi con in conto associato all’account PayPal oppure, può essere che l’utente non abbia ancora aperto il suo profilo e perciò il versamento risulterà in sospeso.
Può anche capitare anche chel’utente non abbia deciso se accettare o meno il denaro, magari in caso di controversie o di incomprensioni di qualsiasi genere.
Ad ogni modo i versamenti di denaro in sospeso rimangono tali per 30 giorni. Allo scadere di questo periodo di tempo il sistema annulla automaticamente la transazione, restituendo i soldi al mittente.
Per procedere con la cancellazione del pagamento basta accedere al proprio account PayPal e andare nella scheda relativa alla Cronologia dei pagamenti.
Qui saranno presenti tutte le transazioni (effettuate e ricevute) negli ultimi 90 giorni. Una volta trovata quella da cancellare è sufficiente cliccare sull’apposito pulsante Annulla e, nella schermata successiva, confermare l’annullamento.
Se l’operazione è stata effettuata usando il credito PayPal o il conto bancario collegato alla propria utenza il denaro riaccreditato sarà disponibile immediatamente. In caso di carta di credito o di debito potrebbero essere necessari dei tempi tecnici che, generalmente, sono di 2 o 3 giorni lavorativi ma possono arrivare anche a 30 in casi particolari.
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2. Come annullare un pagamento in sospeso dall’App
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Chiaramente è possibile annullare un pagamento in sospeso anche utilizzando l’applicazione ufficiale disponibile per smartphone e tablet.
Per farlo basta solo avviare l'applicazione e fare tap sull’icona indicante un rettangolo, presente nella parte bassa dello schermo.
Qui bisogna selezionare la scheda Cronologia, cercare la transazione in sospeso nella relativa sezione e fare tap su Annulla.
Dopo aver confermato l’annullamento le modalità di rimborso seguono lo stesso schema indicato nel paragrafo precedente.
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3. Annullare pagamento PayPal già riscosso
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Annullare un pagamento PayPal già riscosso non è, ovviamente possibile.
Tuttavia ci sono delle “soluzioni alternative” che potrebbero risolvere la questione anche se non sono immediate come nel caso esaminato nel precedente paragrafo.
La prima è il classico contatto telefonico o via mail alla persona che ha ricevuto il denaro e chiedere se fosse possibile chiedere un rimborso.
Per farlo basta semplicemente accedere al proprio account e andare nella Cronologia delle transazioni effettuate. Una volta trovata quella per cui si vorrebbe chiedere il rimborso, basta visualizzare i dati di contatto dell’utente e provare a instaurare un dialogo con lui.
Naturalmente non è detto che funzioni e che il soggetto in questione accetti la richiesta di contatto.
Nel caso in cui l’utente dall’altra parte non volesse effettuare un rimborso è sempre possibile aprire una contestazione.
Per farlo, essenzialmente, sono necessarie alcune condizioni: la prima è che ci sia un valido motivo, come un prodotto danneggiato o che non rispecchia la descrizione dell’annuncio. La seconda è che bisogna attivare la procedura entro 180 giorni da quando è stato effettuato il pagamento.
Per aprire una contestazione occorre sempre andare nella Cronologia delle operazioni eseguite con PayPal, cercare la transazione in questione e cliccare su Segnala un problema.
Nella schermata successiva bisognerà indicare agli amministratori del servizio il motivo della contestazione, selezionando una delle categorie disponibili.
In base alla motivazione scelta verranno richieste ulteriori informazioni per verificare la validità del procedimento. Una volta compilato quanto richiesto si può confermare la segnalazione.
A questo punto ci sono due possibilità: la prima è che il destinatario della segnalazione decida di risolvere la cosa in privato. La seconda è coinvolgere direttamente il fornitore del servizio selezionando l’opzione Converti in reclamo PayPal. Così facendo la contestazione verrà trasformata in un reclamo ufficiale e l’azienda esaminerà nel dettaglio tutta la situazione prima di prendere una decisione che, una volta arrivata, sarà irremovibile.
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4. Annullare pagamento ricorrente con PayPal
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Tra le opzioni offerte da PayPal quello di utilizzare il servizio per i pagamenti automatici e ricorrenti. Un’opzione estremamente utile in caso di abbonamenti e per tutte quelle transazioni che richiedono il versamento periodico di denaro.
Naturalmente, anche questo tipo di operazioni può essere annullato in modo che non avvenga più il prelievo automatico dal proprio conto.
Per cancellare un pagamento ricorrente su PayPal è sufficiente andare nella pagina contenente il riepilogo dei pagamenti automatici e cercare la transazione da bloccare.
Una volta individuata si può cliccare sulla voce Stato e selezionare Annulla. Qui apparirà una nuova schermata dove non bisognerà fare altro che confermare l’annullamento del versamento di denaro automatico.
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5. Annullare un pagamento ricorrente dall’App
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La stessa procedura può essere eseguita anche dall’applicazione ufficiale.
Per farlo bisogna aprire l’App ufficiale, andare nella scheda Wallet e poi sulle preferenze, cercando la sezione relativa ai pagamenti automatici.
A questo punto si può procedere come appena indicato, trovando quello da disattivare e rimuovendolo dalle opzioni.
Per saperne di più: Pagamenti digitali, cosa sono, quali sono, innovazione e piattaforme