È ormai in dirittura d'arrivo, con data di lancio prevista per il 12 marzo 2019, Chrome 73. La nuova versione del browser di Google, il più diffuso al mondo, arriverà con molte novità attese da tempo. Alcune di queste verranno portate anche sulla versione 73 di Chrome OS, il sistema operativo di Google browser-centrico. Come per ogni update di Chrome, bisognerà aspettare l'effettivo rilascio della versione ufficiale e stabile prima di poter dire esattamente quali sono le novità. Ma alcune di queste possono essere date (quasi) per scontato. Eccole.
Dark Mode
Il dark mode, cioè il tema scuro che riposa gli occhi usando colori scuri che emettono molta meno luce rispetto al tema standard, è una delle tendenze del momento. Diverse app per smartphone lo hanno già introdotto, altre stanno per introdurlo e il browser di Google non può che seguire la moda. Tuttavia, al momento sembrerebbe che il dark mode su desktop e laptop sarà attivabile solo sui Mac e Macbook di Apple e non anche sui computer con sistema operativo Windows di Microsoft. È probabile che il tema scuro arriverà su PC Windows a partire dalla versione 74 di Chrome.
Supporto alle Media Key
Con Media Key si intende una funzionalità che può risultare molto comoda per chi visita spesso siti che pubblicano contenuti multimediali: è possibile comandare la riproduzione del video/audio in esecuzione, aumentare o abbassare il volume, saltare tra le tracce etc etc semplicemente usando i tasti multimediali della tastiera. Chrome permette di farlo tramite l'estensione Google Play Music, ma funziona solo sui contenuti di questa piattaforma visualizzati sul browser.
PiP potenziato
La funzione Picture in Picture (PiP) è già presente in Chrome dalla versione 70 e permette di aprire una piccola finestra flottante e senza bordi con dentro il contenuto multimediale che stiamo riproducendo, in modo da continuare a guardarlo anche se scrolliamo la pagina. Con la versione 73 di Chrome questa funzionalità sarà potenziata: sarà automatica e avrà un bottone per tornare direttamente alla pagina e al punto in cui è presente il video.
Sincronizzazione migliorata
Adesso si chiama "Sincronizzazione e Servizi Google" e offre più controllo sui dati che vengono sincronizzati automaticamente dal browser di Google. Per quanto riguarda i servizi, invece, sarà possibile settare il comportamento dell'autocomplete, mostrare suggerimenti quando un pagina web non viene trovata e ci sarà una nuova e più potente funzione di controllo orografico del testo che inseriamo.
Tab grouping
Il Tab grouping, cioè il raggruppamento delle schede aperte nel browser, è un'altra funzionalità attesissima che dovrebbe debuttare su Chrome 73. Raggruppare le finestre è molto comodo se siamo soliti aprirne molte e, magari, stiamo lavorando su uno schermo non molto grande. Pensiamo ad esempio allo schermo di un laptop da 13/15 pollici. Non è ancora chiaro se il raggruppamento sarà automatico, ad esempio un gruppo per ogni pagina aperta sullo stesso dominio web, oppure sarà l'utente a scegliere quali tab raggruppare.
Notifiche per le Web App
Le web app sono un'altra grande novità che sta per diffondersi sul web e Google le spinge da parecchio tempo affermando che sono un sostituto ideale delle classiche applicazioni desktop. Con il nuovo Chrome (sia desktop che mobile) dovrebbero arrivare nuove funzionalità specifiche per le web app come la possibilità di inviare notifiche visuali alle rispettive icone sul desktop (o sulla home dello smartphone). Ad esempio, per indicare che ci sono messaggi non letti o azioni da compiere.
Novità per Chrome mobile
A proposito di Chrome mobile: la versione 73 per Android introdurrà un download manager più potente, con preview più grandi e più leggibili. Nella Omnibar, inoltre, dovrebbero comparire i bottoni "Share" ed "Edit", utili per la condivisione diretta delle URL selezionate.
Novità di Chrome OS 73
Parallelamente a Chrome browser, anche Chrome OS verrà aggiornato alla versione 73. Le novità principali interessano "Crostini", la funzione che permette di eseguire applicazioni native Linux su Chrome OS. Ad esempio si potrà impostare la densità di pixel del display (e tale densità verrà registrata e riproposta al successivo avvio dell'applicazione). Questa funzionalità sarà utile sui dispositivi dotati di display con un DPI molto elevato (come il Pixel 3 che ha 440 DPI): le app eseguite a tutto schermo riempiranno lo spazio a disposizione con una interfaccia più compatta, senza sprecare nemmeno un pixel.
3 marzo 2019