Il miglioramento dei dispositivi tecnologici ha portato l'uomo a interrogarsi sul proprio futuro: vivremo in un Mondo dove verremo controllati attraverso dei chip biometrici? La questione ha scatenato negli ultimi anni un dibattitto che ha contrapposto da una parte coloro che sono timorosi per l'utilizzo sempre maggiore di chip e smartphone e dall'altra i fanatici della tecnologia. Chi ha ragione? Difficile dirlo. Le ricerche effettuate finora sono ancora troppo poche e non hanno fugato i dubbi. I chip biometrici sottopelle possono rappresentare un'opportunità per semplificare la raccolta dei dati personali dei cittadini, ma andrebbe a scontrarsi con la legge sulla privacy.
I primi esperimenti sono già partiti: in Svezia e negli Stati Uniti alcune aziende hanno impiantato un chip sottopelle ai propri dipendenti. Tramite questo piccolo dispositivo i lavoratori possono accedere a lavoro, "timbrare il cartellino" o velocizzare il pagamento dei clienti: basta passare con la carta di credito o lo smartphone sul chip del cassiere e pagare la spesa. Sembra di parlare di azioni viste solamente nei film, ma in realtà non è così. Sta oramai diventando la realtà e dovremo farci l'abitudine.
Che cosa sono i chip biometrici sottopelle
Ma quando parliamo di chip biometrici sottopelle, di cosa stiamo parlando? Di dispositivi capaci di modificare il nostro DNA e di farci diventare dei cyborg? Niente di tutto questo. Si tratta di piccoli device di identificazione (grandi pochi centimetri) da impiantare sotto la pelle e che utilizzano delle particolari tecnologie per comunicare con altri dispositivi. Sono principalmente due le tecnologie utilizzate dai chip sottocutanei: Rfid e NFC. Il funzionamento è molto simile. Rfid è una tecnologia a radiofrequenza che sfrutta delle etichette elettroniche per memorizzare i dati. Questi dati possono essere letti a distanza attraverso speciali reader.
Come funzionano i chip biometrici
Nei microcip sottopelle le persone possono salvare tanti tipi di dati differenti. Ad esempio si potrebbe salvare il proprio codice identificativo e utilizzarlo per pagare l'abbonamento dei mezzi pubblici. In questo modo si risparmierebbe tempo e denaro per produrre delle card per registrare il pagamento dell'abbonamento mensile o annuale. Avere un codice identificativo permette alle persone di difendersi dalle possibili truffe: riuscire a ricondurre un codice alfanumerico con quello di una persona è veramente molto complicato.
Un sistema simile viene già utilizzato dallo stato italiano attraverso lo SPID. Stiamo parlando del Sistema Pubblico di Identità Digitale sviluppato dall'Agenzia per l'Italia Digitale. Ogni persona che si registra al sistema ottiene un codice identificativo che può essere utilizzato per effettuare i pagamenti delle tasse online o per richiedere alcuni servizi della pubblica amministrazione. Al momento lo SPID è ancora in una fase embrionale e sono poche le persone che si sono registrate, ma in futuro sarà obbligatorio avere un'identità digitale. E i chip sottopelle potrebbero essere utilizzati per memorizzare il codice identificativo dello SPID. L'unico problema da risolvere sarà lo scetticismo delle persone che penseranno di essere controllate ventiquattro ore al giorno dallo Stato. Uno scetticismo che purtroppo è difficile da combattere.
Diventeremo tutti dei cyborg
In Svezia e negli Stati Uniti hanno già iniziato a utilizzare i chip biometrici sottopelle. Alcune aziende in via sperimentale hanno chiesto ai propri dipendenti di farsi impiantare un chip per timbrare il cartellino, per aprire le porte degli uffici e per pagare ai distributori automatici. Negli Stati Uniti l'azienda Three Square Market ha impiantato un microchip sottocutaneo a 50 dipendenti: il piccolo dispositivo può essere usato dai clienti per pagare la spesa alla cassa attraverso la carta di credito o lo smartphone. Se l'esperimento andrà a buon fine, il numero di lavoratori con i microchip aumenterà a dismisura.
Vantaggi e svantaggi dei microchip sottopelle
La discussione sui microchip sottopelle è aperta e vede scontrarsi due fronti contrapposti: i favorevoli e i contrari. Riuscire a trovare una mediazione è praticamente impossibile: le due fazioni sono arroccate sulle loro posizioni e fargli cambiare idea è complicato. Ma come per ogni questione importante è necessario avere un approccio "scientifico" analizzando i pro e i contro.
I pro dell'utilizzo dei chip sottopelle:
- Unico codice identificativo. Ogni volta che effettuiamo l'iscrizione a un nuovo servizio ci viene assegnato un codice identificativo. Che si tratto dell'abbonamento allo stadio o dell'iscrizione allo SPID, avremo un codice differente. Con il chip cutaneo sottopelle potremo raccogliere tutti i codici all'interno del tag Rfid. E non solo. Si potrebbe utilizzare lo stesso codice alfanumerico per servizi diversi. Semplificando in questo modo l'iscrizione ai servizi online e a quelli offerti dallo Stato
- Informazioni a portata di mano. Nel vero senso della parola, avremo sempre informazioni a portata di mano. Salvando i nostri dati medici sul tag Rfid sarà più semplice scoprire il gruppo sanguigno di un paziente arrivato in codice rosso e che ha bisogno di una trasfusione di sangue. Allo stesso modo, sul chip biometrico è possibile salvare i dati bancari ed effettuare pagamenti senza la necessità di utilizzare lo smartphone o la carta di credito.
Gli svantaggi dei chip biometrici sottocutanei:
- Pericoli per la salute. I chip sottocutanei sono pericolosi per la salute delle persone? Ancora è difficile dirlo, le ricerche su questo argomento sono poche e non sono arrivate alla conclusione. In attesa dei risultati, non bisogna sottovalutare questo aspetto: i chip potrebbero creare delle infezioni e obbligare le persone a effettuare delle operazioni delicate per eliminare il chip
- Benvenuti nel Grande Fratello. Siamo sicuri che all'interno dei chip verranno salvate solamente le nostre informazioni più importanti? Potrebbero essere utilizzati per spiarci? Queste sono le domande che si pongono i complottisti. Attraverso i chip sottopelle lo Stato potrebbe controllare la vita dei cittadini, seguendo ogni loro spostamento e ogni singolo aspetto della loro vita. Il Grande Fratello senza telecamere. Come detto, si tratta di teorie complottistiche e al momento non ci sono prove al riguardo
- Gli hacker. L'altra grande questione riguarda gli hacker. I chip biometrici sottopelle sono sicuri? O possono essere attaccati dagli hacker? Questa è una questione di fondamentale importanza. I malintenzionati potrebbero prendere il controllo dei chip e attaccare fisicamente le persone. La sicurezza dei chip biometrici è il punto su cui le aziende dovranno focalizzare la maggior parte degli sforzi.
11 novembre 2017