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Chiamate indesiderate e da call center, scenari e prospettive

Negli Stati Uniti le chiamate truffa provenienti dai risponditori automatici sono diventate una vera piaga e la politica ha risposto con il sistema Stir/Shaken, mentre in Italia si attende il Regolamento attuativo del Registro esteso delle opposizioni

call center

Il telemarketing esiste ormai da decenni e ognuno di noi riceve quasi quotidianamente chiamate da operatori di call center che propongono nuovi prodotti o servizi, in vendita o in abbonamento. Energia, telefonia e assicurazioni sono stati i primi settori a rivolgersi ai call center, ma oggi via telefono si vende di tutto, compresi i depuratori dell'acqua del rubinetto. Sebbene possa risultare fastidioso, non c'è nulla di illegale in tutto ciò finché l'operatore del call center lavora in modo corretto.

L'ultima tendenza del telemarketing, in atto anche in Italia da qualche anno, apre però a scenari più preoccupanti: stiamo parlando delle cosiddette "robocall", cioè le chiamate automatizzate effettuate tramite software, che permettono alle aziende di fare telemarketing senza passare dall'operatore di call center. Negli Stati Uniti sono già diffusissime.

Secondo le stime di Cnet nei primi cinque mesi del 2021 gli americani hanno ricevuto quasi 22 milioni di chiamate robocall ed entro fine anno questo numero salirà a 52 milioni

Il problema delle robocall è che farle costa pochissimo e che, unite alle tecniche di spoofing del numero di telefono, possono diventare una formidabile tecnica per mettere a segno migliaia di truffe telefoniche ogni anno. Per questo, negli Stati Uniti, dal 1° luglio le compagnie telefoniche sono state obbligate dal Governo e dalla Federal Communications Commission a usare il nuovo sistema Stir/Shaken per filtrare le chiamate provenienti da numeri camuffati.

Come funziona il sistema Stir/Shaken

caller id

Il problema principale delle truffe telefoniche, sia di quelle messe in atto tramite operatore che di quelle tramite robocall, è che chi riceve la chiamata visualizza sul suo telefono un numero di telefono diverso da quello reale del chiamante. Questa pratica si chiama "spoofing" e consiste nell'inviare all'operatore telefonico dati identificativi (il cosiddetto "Caller ID") volutamente errati, che poi vengono girati al ricevente.

Chi riceve la chiamata, quindi, anche se capisce che si tratta di un tentativo di truffa non ha modo di risalire a chi sta dall'altra parte del telefono. Il sistema Stir/Shaken nasce proprio per mettere un freno a questo fenomeno.

"Stir" sta per "Secure Telephone Identity Revisited" (in italiano "identità telefonica sicura rivisitata") e "Shaken" sta per "Signature-based Handling of asserted information using Tokens" (cioè "gestione basata sulla firma delle informazioni che utilizzano i token"). Stir è il protocollo tecnico e Shaken è il framework tramite il quale le chiamate possono essere tracciate grazie all'uso di un nuovo database.

L'idea alla base di Stir/Shaken è quella di "firmare" l'ID del chiamante, in modo che l'operatore del ricevente possa sapere (e comunicare al suo utente) se si tratta di un ID verificato. In prospettiva è possibile anche bloccare automaticamente tutte le chiamate provenienti da un ID non verificato. Gli ID verificati sono contenuti nei database degli operatori telefonici, che sono accessibili da tutti gli operatori al fine di poter fare la verifica incrociata anche quando chiamante e ricevente non sono clienti dello stesso operatore.

Se tutto il sistema funziona, quindi, lo spoofing dell'ID del chiamante risulta più difficile: chi riceve la chiamata visualizza il numero falso, ma sa che l'ID di chi lo sta chiamando non è verificato.

Lo Stir/Shaken è obbligatorio in USA

robocall

L'adozione dello Stir/Shaken è stata resa obbligatoria per tutti gli operatori telefonici americani a partire dal 1° luglio 2021, tramite il "Traced Act": Telephone Robocall Abuse Criminal Enforcement and Deterrence Act. Si tratta di una normativa emanata a dicembre 2019 dall'allora Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che dava mandato alla FCC di stabilire le regole tecniche per l'implementazione obbligatoria dello Stir/Shaken.

Tutte le compagnie telefoniche americane si sono adeguate alla normativa e il sistema è pienamente in funzione, anche se è ancora presto per dire se sia efficace nel ridurre le truffe telefoniche e le chiamate robocall. Alcune compagnie, tra l'altro, offrivano lo Stir/Shaken anche prima di essere costrette a farlo, alcune gratuitamente e altre a pagamento.

La situazione italiana

call center

In Italia, al momento, non c'è un sistema paragonabile allo Stir/Shaken. L'unica cosa che gli utenti telefonici possono fare per ridurre il numero delle chiamate indesiderate da parte dei call center è usare il Registro pubblico delle opposizioni, un servizio gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico che, in pratica, è un database di numeri di telefono.

Ogni cittadino può chiedere che il suo numero venga inserito nel Registro pubblico delle opposizioni, al fine di non essere contattato da nessun call center. Tramite il registro, però, non è possibile scegliere da chi essere contattato e da chi no e, inoltre, è possibile registrare solo i numeri di telefono fissi, non anche i numeri di cellulare.

La Legge n. 5/2018 ha esteso l'ambito di applicazione del registro anche ai cellulari, creando il cosiddetto "Registro esteso" che, però, non è ancora operativo a tre anni dalla legge che lo ha istituito: manca infatti il Regolamento attuativo, attualmente in attesa dell'OK da parte del Consiglio dei Ministri e della successiva firma del Presidente della Repubblica.

A cura di Cultur-e
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