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Chi era Charles Geschke, il fondatore di Adobe

Fondatore di Adobe Inc. e padre di molte applicazioni che hanno rivoluzionato il mondo dell'informatica, Charles Geschke è stato uno dei personaggi più influenti del mondo tech negli ultimi 50 anni.

adobe

Ideatore di programmi che hanno cambiato radicalmente l’approccio professionale al mondo della grafica e della fotografia, così come della realizzazione di video, del design e dell’editoria. Stiamo parlando di Charles Geschke, scomparso ad 81 anni il 16 aprile 2021 dopo una vita ricca di successi tra cui quello della fondazione di una delle società informatiche più importanti: Adobe.

Insieme a John Warnock, altro padrino di quella che è a tutti gli effetti una dei leader del settore, ha realizzato un sogno partendo dalle fondamenta fino agli ultimi dettagli che, nel 1982, hanno portato alla nascita di Adobe Systems. Qual è la biografia di quest’uomo di successo? Scopriamola.

Charles Geschke, gli anni degli studi

Nato a Cleveland, l’11 settembre 1939, Geschke ha frequentato dapprima il Saint Ignatius High School per poi approdare alla Xavier University, dove ha conseguito nel 1962 un Artium Baccalaureatus in studi classici e, l’anno successivo, un Master of Science in matematica. Sempre nel ramo della matematica ha svolto i primi passi lavorativi, insegnando presso la John Carroll University dal conseguimento del titolo fino al 1972.

È stato però il dottorato in computer science ottenuto dalla Carnegie Mellon University, ricevuto a conclusione del percorso affrontato sotto l’occhio attento di William Wulf con il quale fu anche coautore del libro The Design of an Optimizing Compiler (1975) a permettergli di prendere parte col suo primo impiego di rilievo nel campo della ricerca.

Verso la fine del 1972, entra a far parte del gruppo di lavoro di Xerox Corporation nel Palo Alto Research Center (PARC).

Charles Geschke, l’approdo in Xerox

xerox

Sarà al PARC che darà vita al suo progetto di partenza, un computer di tipo mainframe. Da lì si spalancano l'accesso libero della tecnologia, passando dai linguaggi di programmazione allo sviluppo degli strumenti che contribuiranno alla realizzazione della workstation Xerox Star, il sistema informatico strutturato su una serie di workstation interconnesse via LAN, rivoluzionando completamente l’approccio della piccola e media impresa all’uso del pc. Si passa dal minicomputer multiutente ai terminali collegati in rete.

Il sodalizio con Xerox, si conclude nel 1982, in seguito a molteplici ricerche nell’ambito della grafica e dell’elaborazione delle immagini insieme a John Warnock, suo futuro socio. Con Warnock, il geniale imprenditore ha creato Interpress: si tratta di un particolare linguaggio, definito “di descrizione di pagina”, capace di fornire indicazioni di forme particolarmente complesse per il cervello di un calcolatore, come quelle assunte dai canonici caratteri tipografici o dell’impaginazione stessa, in funzione della stampa. Con Interpress si rompe l’idillio con la società, poco interessata a investire su di esso.

Charles Geschke, la nascita di Adobe

adobe

Dalla fine del rapporto con Xerox, Geschke e Warnock fanno sorgere il più grande progetto di una vita: Adobe. La prima culla della neonata azienda non è certoun luogo tra i più altolocati.

Luogo adibito a ufficio e area di ricerca è il garage di Warnock, abitazione nei pressi del fiume Adobe Creek, a Los Altos (California), da cui la storica azienda prenderà il nome. È tra tali mura che Interpress si trasforma in PostScript, vero e proprio linguaggio di programmazione che da lì a breve attirerà l’attenzione di un giovane informatico: Steve Jobs.

Nel 1984, il fondatore di Apple contatta Adobe richiedendo la realizzazione di un controller basato su PostScript totalmente dedicato alla stampante di Cupertino, LaserWrite, una tra le prime laser che finirà sul mercato a marzo del 1985. PostScript rimarrà in auge per diversi anni, battuto solamente dai PDF (nati sempre in casa Adobe nel 1990) grazie a una maggiore versatilità dimostrata nell’integrazione di dati in formati differenti.

Charles Geschke, Adobe al fianco di Apple

apple macintosh 128k

La partnership con la Mela morsicata, però, porta a un ulteriore ragguardevole traguardo: è il processo che, ancora oggi, è noto con l’acronimo WYSIWYG (ovvero “What You See is What You Get”).

È semplice comprendere in cosa consiste, semplicemente pensando a quanto accade quando ci si siede davanti al monitor di un computer: alla digitazione sui tasti, nella produzione di un qualsiasi documento, corrisponde un determinato risultato visivo, fatto di caratteri, impaginazione e stile grafico.

Precedentemente all’introduzione del sistema di desktop publishing, scrivere si traduceva in una serie complessa di comandi a schermo, privi di qualsivoglia impostazione stilistica. Era necessario affidarsi all’anteprima di stampa per poter trasformare il formato testuale in una composizione organizzata e impaginata, secondo criteri simili a quelli utilizzati attualmente.

PageMaker, questo il nome del software scritto da Aldus Corporation incentrato sull’interfaccia grafica di Apple Macintosh 128K e la qualità di stampa di LaserWrite, utilizzava proprio PostScript, producendo un testo basato sui font chiamati Type 1, i primi ad abbracciare il concetto di scalabilità del carattere.

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Charles Geschke, Adobe e il successo

applicazioni adobe

La storia di Geschke passa poi per il ruolo di Chief Operating Officer di Adobe, posizione che ricoprirà da dicembre 1986 a luglio 1994, sovrapponendola a quella di Presidente dal 1989 al 2000, solo qualche tempo prima che Warnock decidesse di abbandonare la carica di CEO dell’azienda nata dalle loro menti. Tra settembre 1997 al 2017 diventa anche co-presidente del consiglio di amministrazione.

Sono anni di grandi soddisfazioni, guadagnate con la produzione di applicativi che faranno la storia. Nel 1993 nasce Acrobat Reader, mentre nel 2005 avviene l’acquisizione di Macromedia che porterà nel tesoretto di Adobe il formato Flash, dichiarato obsoleto lo scorso 31 dicembre 2020 dopo una lunga carriera.

Il 2003 è l’anno della Adobe Creative Suite, ombrello sotto il quale crescono software tra cui Photoshop, Illustrator, InDesign e Premiere Pro, diventati standard nei rispettivi settori. A gettare un’ombra è il rapimento avvenuto il 26 maggio nel 1992, quando Geschke viene sequestrato nel parcheggio di Adobe da due uomini, Mouhannad Albukhari e Jack Sayeh. Successivamente al pagamento di un riscatto di 650mila dollari per mano della figlia e quattro giorni di prigionia dai quali è uscito illeso nonostante i duri istanti in cui è stato trattenuto anche con la forza di catene, l’informatico è si è rimesso in attività rimanendovi sino all’aprile del 2020, assumendo il titolo di emerito.

Si è spento il 16 aprile del 2021 a Los Altos, California, Charles Geschke, lasciando un’eredità incredibile e una lista di premi e medaglie, tra cui la National Medal of Technology and Innovation 2008 assegnata niente meno che dall'ex capo degli Stati Uniti Barack Obama. Un uomo dalle mille risorse che ha influenzato l’informatica, come pochi hanno saputo fare, con intuizioni e progettazioni fuori dagli schemi.

A cura di Cultur-e
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