Libanese di origine, ma statunitense di nascita e adozione, Tony Fadell è un inventore, designer e imprenditore attivo nel campo dell'hi-tech. Conosciuto dai più come "papà dell'iPod", per aver contribuito a sviluppare la prima generazione del lettore MP3 di casa Apple, negli utlimi anni della sua carriera si è dedicato allo sviluppo di dispositivi legati al mondo della domotica e dell'Internet of Things.
Dopo aver abbandonato Apple, infatti, fonda Nest e mette in commercio uno dei primi termostati smart della storia: il successo (tecnologico e commerciale) della sua creatura gli permette di attirare le attenzioni dei big del settore. Nel 2013 Fadell accetta un'offerta di acquisto da parte di Google e incassa una cifra vicina ai 3 miliardi di dollari senza dover essere costretto ad abbandonare la direzione della sua creatura.
Sotto l'ala protettiva di Big G, Nest e Fadell continuano a innovare ed espandersi. L'acquisto di Dropcam per una cifra vicina ai 500 milioni di dollari consente a Nest di avere il know-how necessario per progettare e rilasciare telecamere IP e dispositivi per la videosorveglianza online (oltre a un rilevatore di fumo smart, in grado di inviare messaggi allo smartphone e avvisare del pericolo anche se il padrone di casa è distante chilometri dalla propria abitazione). Un matrimonio, quello tra Fadell e Google, che ha conosciuto qualche momento difficile: tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016 il papà dell'iPod matura la decisione di abbandonare Nest, ufficializzando l'addio nel giugno 2016.
L'inizio della carriera
Nato il 22 marzo 1969, Tony Fadell frequenta l'Università del Michigan dove ottiene un Bachelor of Science (equivalente alla nostra laurea triennale in materie scientifiche) in Ingegneria Informatica. Già nel corso degli anni universitari, il papà dell'iPod si getta a capofitto nel mondo dell'imprenditoria hi-tech. Nei primi Anni '90 è CEO e fondatore di MediaText, software multimediale rivolo ai più piccoli. Appena laureato Fadell approda in General Magic, società "apparentata" con Apple, dove si occupa dello sviluppo di dispositivi portatili (gli antenati degli smartphone potremmo dire) per conto di società quali Sony, Philips, Matsushita, Toshiba e molte altre ancora.
Gli anni Philips
Questa stretta collaborazione con altre società dell'universo hi-tech consente a Tony Fadell di farsi conoscere come valente professionista e ingegnere. Nel 1995 cetta un'offerta dell'olandese Philips, dove si trova a co-fondare e dirigere il dipartimento Mobile Computing Group. In questa veste, Fadell collabora all'ideazione e allo sviluppo di dispositivi quali Philips Velo e Nino PDA e, nel frattempo, continua a scalare posizioni all'interno dei vertici societari.
Nel corso della sua permanenza nell'organico dell'azienda olandese Tony Fadell ricopre il ruolo di vice presidente di Philips Strategy and Ventures occupandosi dello sviluppo della strategia audio digitale della società. L'ingegnere di origine libanese, in particolare, si occupa delle ricerche su componenti hardware e sui possibili software per creare lettori musicali portatili.
Nel luglio 1999 Fadell fonda Fuse, società che punta a diventare la "Dell dell'elettronica di consumo". Tra i vari dispositivi in via di sviluppo trova spazio anche un lettore musicale con hard disk interno molto simile ai primi modelli di iPod. Fuse, però, non ha molta fortuna e dopo pochi mesi è costretta a chiudere i battenti. Tony Fadell prova a cercare finanziatori o società che siano interessate a investire nei prodotti Fuse, ma trova invece un nuovo posto di lavoro.
Apple e iPod
Nel febbraio 2001 Tony Fadell torna a lavorare per Apple, ancora in maniera indiretta: viene assunto come contractor per sviluppare il design di un lettore musicale destinato a rivoluzionare il mercato della musica digitale: l'iPod. In appena due mesi l'ingegnere di origine libanese conquista la fiducia dei vertici della mela morsicata ed è messo alla guida del gruppo iPod & Special Projects: in questa veste si occupa di ideare e supervisionare lo sviluppo del design dei prodotti iPod e iSight.
In circa quattro anni Fadell scala tutte le posizioni all'interno della divisione iPod, sino ad arrivare a occupare il ruolo di Vice Presidente esecutivo della divisione. La "storia d'amore" con Apple, però, si interrompe bruscamente nell'inverno 2008.
Nest Labs
L'idea di un termostato intelligente arriva tra il 2008 e il 2009, quando Tony Fadell è impegnato nei lavori di ristrutturazione della sua abitazione. Deluso dalla scarsa interattività dei modelli di termostato in commercio, Fadell decide di "mettersi in proprio" e, grazie alla collaborazione dell'ex ingegnere Apple Matt Rogers, inizia a progettare un dispositivo in grado di connettersi alla Rete e di apprendere le abitudini dell'utente per auto-regolarsi. Nel maggio 2010 i due fondano Nest Labs (conosciuta più semplicemente come Nest) e presentano la prima versione del loro termostato digitale e Wi-Fi.
Il prodotto è accolto favorevolmente sia dalla critica di settore sia dagli utenti, tanto che Nest cresce a ritmo esponenziale. Nel 2013 viene finalizzata la cessione a Google per una cifra di poco superiore ai 3 miliardi di dollari, ma ciò non mette fine alla spinta creativa di Fadell e della sua società. Negli anni nascono telecamere di sicurezza IP e rilevatori di fumo smart, ma i risultati economici non sono quelli attesi. Così, il 3 giugno 2016 Tony Fadell rassegna le dimissioni da CEO di Nest e rimane all'interno di Alphabet in qualità di consulente.