La UEFI ha visto ufficialmente la luce nel 2017 quando Intel, ha annunciato questa nuova tecnologia che avrebbe sostituito il vecchio BIOS nei chipset di nuova fabbricazione.
Molte le differenze tra questi due sistemi anche se, volendo semplificare il discorso, svolgono entrambi le stesse funzioni, con la differenza che la UEFI è una soluzione che garantisce una migliore efficienza ed è perfettamente integrata col nuovo hardware attualmente sul mercato.
Essendo il meccanismo alla base dei moderni computer vale la pena approfondire l’argomento e scoprire di più sulla UEFI e sul perché è un prodotto molto più efficiente del BIOS.
Che cos'è il BIOS e a cosa serve
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BIOS è l’acronimo di Basic Input-Output System. È un piccolo chip di memoria ROM (in realtà si tratta di memoria con tecnologia EEPROM), integrato nella scheda madre, che contiene tutte le informazioni base affinché i componenti hardware del computer si possano accendere all'avvio della macchina, vengano riconosciuti correttamente e, subito dopo, il sistema operativo possa prenderne il controllo.
Il BIOS contiene anche le impostazioni di base relative al funzionamento del PC: ad esempio è tramite il BIOS che si decide da quale disco (nel caso ce ne sia più di uno) verrà avviato il sistema operativo.
Inoltre, sempre dal BIOS si può cambiare (ma è valido solo per alcune CPU) la frequenza di lavoro del processore e della RAM e molte altre impostazioni che possono influire sul funzionamento del dispositivo.
Per accedere all'interfaccia di configurazione del BIOS bisogna, in fase di accensione del sistema, premere uno o più tasti specifici, di solito basta DEL o CANC, ma la configurazione può variare da una scheda madre all'altra.
Quando si accede al BIOS ci si trova generalmente di fronte ad una interfaccia grafica molto "all'antica": bassissima risoluzione e navigazione/selezione delle impostazioni effettuabile esclusivamente da tastiera.
Cos’è la UEFI e perché ha sostituito il BIOS
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Come detto in apertura il BIOS, in realtà, già da qualche anno non viene più installato sui computer più moderni, dove è stato sostituito dalla UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) che potremmo definire come un BIOS aggiornato e potenziato.
Rispetto alla vecchia tecnologia, infatti, la UEFI ha praticamente gli stessi scopi ma funzionalità molto più efficienti.
Molto banalmente, quindi, ci troviamo davanti a un’evoluzione diretta di tali tecnologie che, pur ricoprendo in tutto e per tutto gli stessi compiti, garantiscono performance molto migliori rispetto al passato e, ovviamente, molte caratteristiche aggiuntive che sui moderni PC vengono date per scontate ma che, in realtà, non lo sono affatto.
Quindi, in estrema sintesi, la UEFI ha sostituito il BIOS perché rappresenta un sistema più performante, più affidabile e molto più preciso, che permette di sfruttare al meglio le specifiche hardware di nuova generazione e garantisce una migliore integrazione tra tutte le diverse componenti di un PC.
Quando è nata la tecnologia UEFI
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La tecnologia UEFI, a sua volta, è l'evoluzione della EFI creata nel 2003 da Intel.
Nel 2005 nasce il consorzio UEFI-Unified EFI Forum che mette insieme decine di aziende con l’obiettivo di sviluppare uno standard unico per il successore del BIOS.
I chip UEFI normalmente presenti oggi nei PC e notebook di tutto il mondo si basano su un brevetto di Intel del 2006, poi ulteriormente sviluppato dal UEFI Forum. Per molti anni, però, la tecnologia UEFI non fu utilizzata nonostante gli evidenti vantaggi rispetto al vecchio BIOS.
Questo per un motivo semplicissimo: Microsoft Windows supporta UEFI solo dalla versione 8, rilasciata al pubblico a fine settembre 2012.
Linux, invece, supporta questo sistema sin dai suoi esordi. I primi PC con UEFI arrivano sul mercato nel 2010 e nel giro di pochi anni, dopo la svolta di Win 8, tutte le nuove macchine non hanno più il BIOS ma l'UEFI.
Perché la UEFI è migliore del BIOS
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Come appena detto la UEFI è una soluzione molto più efficiente del BIOS e consente all’utente di accedere a tutta una serie di migliorie che possono fare davvero la differenza nell’utilizzo del proprio PC.
La prima caratteristica che salta all'occhio, ad esempio, è l'interfaccia grafica: possibilità di utilizzare le alte risoluzioni delle schede grafiche moderne e tutte le moderne funzionalità relative al comparto grafico che rendono le versioni più recenti dei sistemi operativi molto più accattivanti rispetto al passato e con un design decisamente più curato.
Ma non è tutto: a differenza del vecchio BIOS la nuova UEFI può riconoscere e gestire dischi rigidi da oltre 2 TB di spazio di archiviazione, con la possibilità di creare un numero infinito di partizioni.
Oltretutto questo sistema è anche parecchio più veloce rispetto al precedente e consente un avvio del sistema operativo più immediato.
Accedendo al menù della UEFI (alla stessa identica maniera del BIOS) si noterà anche una maggior cura nella gestione delle impostazioni e un sistema di controllo molto più immediato che, tra le altre cose, consente di utilizzare anche il mouse mentre si naviga tra le varie opzioni.
Tra le novità da non trascurare c’è anche il Secure Boot, cioè l'avvio sicuro: una funzionalità che permette di fare in modo che, anche quando il PC viene infettato un virus o un malware, esso non venga caricato e avviato prima del sistema operativo stesso.
Questo accade perché la tecnologia Secure Boot impedisce il caricamento di bootloader e driver senza una firma digitale ritenuta valida tra quelle presenti nel database caricato sulla UEFI.
Infine questa nuova tecnologia permette di gestire facilmente più sistemi operativi sullo stesso disco rendendo semplice scegliere quale SO avviare con il computer.
Per saperne di più: Il computer: come è fatto, come funziona, come migliorarlo