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Che cos'è il formato AAC e quali i vantaggi rispetto all'mp3

Erede designato dell'MP3, si tratta del formato di codifica oggi più utilizzato. Supportato, tra gli altri, Da YouTube, iPhone e Android

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Oltre venti anni di onorata carriera, che hanno permesso alla musica di diventare realmente "pop" e di diffondersi un po' in tutto il mondo, indipendentemente dal dispositivo di riproduzione che si utilizza. Questo il lascito, piuttosto pesante, dell'MP3, formato multimediale ideato tra la fine del 1980 e l'inizio del 1990 dall'ingegnere italiano Leonardo Chiariglione. Al suo posto ora troviamo l'AAC, standard di codifica per file audio sviluppato da Bell Labs, Fraunhofer Institute, Dolby Labs, Sony e Nokia a ridosso della fine dello scorso secolo.

Codec lossy, l'AAC è considerato uno standard sia dall'ISO (acronimo di International Organization for Standardization) sia dall'IEC (acronimo di International Electrotechnical Commision) ed è parte integrante delle specifiche dell'MPEG-2 e dell'MPEG-4. Dopo qualche anno passato "all'ombra" della codifica MP3, oggi la codifica AAC è di gran lunga la più diffusa e adottata: si tratta del formato audio standard o di default per YouTube, iPhone, iPod, iPad, Nintendo DSi, Nintendo 3DS, iTunes, DivX Plus Web Player, PlayStation 3 ed è supportata da PlayStation Vita, Wii, Sony Walkman MP3, Android e BlackBerry.

Differenze con i file MP3

Il perché di tale successo si spiega con le tante migliorie che questo standard presenta rispetto a quello ideato da Chiariglione. Prima di tutto, l'AAC riesce a garantire una miglior qualità di riproduzione audio a parità di grandezza dei file (e dunque di bitrate). Questo perché la codifica AAC ha una maggior varietà di campionamenti (da 8 a 96 kilohertz, contro i campionamenti da 16 a 48 kilohertz permessi dal formato MP3) e supporta un maggior numero di canali di riproduzione audio (fino a 48 canali).

 

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A questo si unisce una maggior duttilità e flessibilità della codifica AAC, che consente agli ingegneri di progettare e realizzare algoritmi di codifica e decodifica a seconda delle proprie necessità. Questa flessibilità alimenta una vera e propria competizione, che porta ad algoritmi più efficienti ed efficaci. Tradotto in parole semplici, un file audio convertito con un codificatore AAC a parità di bitrate garantirà, come già detto, una miglior qualità di riproduzione rispetto a molti altri formati lossy concorrenti.

Come convertire MP3 in AAC

Parlare di conversione tra file MP3 e AAC non è completamente esatto. Mentre il secondo è un vero e proprio formato audio utilizzato in più ambiti, il secondo è un algoritmo di codifica che può essere utilizzato da diversi formati file. I più conosciuti, in questo senso, sono ".m4a", ".mp4", ".3gp", ".m4b" e ".m4p". Per convertire MP3 in AAC, dunque, si dovrà scegliere uno dei formati appena elencati.

La conversione della propria collezione di musica MP3, comunque, non richiede alcuna operazione in particolare. Si dovrà scegliere uno dei tanti software di conversione audio esistenti (o anche un portale web dedicato alla conversione dei file) e selezionare le tracce o gli album da modificare.

A cura di Cultur-e
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