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Cavi HDMI contro wireless HD, quali scegliere

Indecisi su come collegare il media player al televisore? Scopri con noi i pro e i contro delle opzioni a disposizione

Televisore HD collegato con media player

Sono sempre di più i televisori che annoverano tra le proprie specifiche tecniche diversi metodi di connessioni wireless. Si tratta di standard, piuttosto recenti, che consentono di collegare il Tv, spesso HD o 4K, a una rete Wi-Fi o a un trasmettitore apposito tramite i quali effettuare lo streaming di contenuti multimediali salvati su disco fisso o su altro supporto di archiviazione. Una tecnologia, insomma, alternativa ai più tradizionali cavi HDMI, i quali, pur garantendo gli stessi risultati, vanno però a "occupare" del prezioso spazio in salotto.

Cavo HDMI

Nel caso abbiate dei dubbi se collegare il set-top box di casa via cavo o sfruttando la connettività wireless HD del vostro televisore, ecco una breve guida che vi aiuterà a chiarire le idee.

Specifiche tecniche cavo HDMI

Nato tra il 2001 e il 2002, lo standard HDMI è pensato per la trasmissione di contenuti multimediali (sia video sia audio) in alta definizione. Con il passare degli anni, il consorzio che ne cura lo sviluppo ha dovuto rilasciare diverse versioni dello standard così da tenerlo al "passo con i tempi" e assicurare agli utenti la miglior qualità audio/video possibile. Per quanto riguarda le immagini , lo standard HDMI dalla versione 1.0 alla versione 1.2 adotta lo standard video EIA/CEA 861-B, la versione 1.3 adotta lo standard EIA/CEA 861-D, mentre la versione 1.4 supporta lo standard EIA/CEA 861-E. Sul fronte audio, invece, un cavo HDMI può essere utilizzato per connettere un sistema audio composto fino a otto canali (audio non compresso) con una profondità sonora di 16 bit, 20 bit e 24 bit e una frequenza di 32 kHz, 44.1 kHz, 48 kHz, 88.2 kHz, 96 kHz, 176.4 kHz e 192 kHz. Con la versione 1.3 lo standard supporta anche audio compresso lossless (senza perdite di qualità), riprodotto come Dolby TrueHD o DTS-HD Master Audio.

Cavo HDMI collegato al televisore

Esaminiamo le ultime versioni dello standard HDMI:

  • HDMI 1.3. Con una banda di trasmissione da 10,2 gigabit al secondo, i cavi HDMI 1.3 permettono di vedere contenuti in alta definizione (risoluzione 1920x1080 pixel) con una profondità di colore massima di 48 bit (ovvero più di 280 miliardi di possibili sfumature di colore) e supporta il Dolby TrueHD e il DTS-HD Master Audio
  • HDMI 1.4. La versione 1.4 dello standard HDMI è la prima a garantire la visualizzazione di contenuti video 4K (risoluzione massima 3840x2160 pixel). Inoltre, aggiunge alla lista degli standard anche l'HDMI Ethernet Channel (HEC), connessione Ethernet che permette lo scambio di dati e la condivisione della connettività web tra due dispositivi HDMI connessi tra loro

 

Cavo HDMI

 

  • HDMI 2.0. Con il rilascio della nuova versione, lo standard HDMI offre pieno supporto alla tecnologia Ultra HD. Merito di una banda di trasmissione quasi raddoppiata (ora a 19 Gigabit al secondo), che consente di vedere video 4K a 60 frame al secondo e al supporto di ben 32 canali audio in alta definizione (compatibile con sistemi audio 11.2). Inoltre, i cavi HDMI 2.0a supportano anche l'HDR, per immagini a contrasto più elevato e per questo più realistiche

 

Specifiche tecniche WirelessHD

Sviluppato, tra le altre, da LG, Sony e Samsung, lo standard WirelessHD permette di effettuare lo streaming senza fili di contenuti multimediali in FullHD (1920x1080 pixel) a 60 frame al secondo. Di fatto, insomma, consente la trasmissione di video in alta definizione senza compressione, assicurando un'ottima esperienza visiva. Per farlo, però, utilizza una connessione che viaggia sulla frequenza dei 60 Gigahertz: pur offrendo una banda dati molto ampia, questa frequenza è molto sensibile a interferenze e rumore elettromagnetico di vario genere. Anche se la portata massima è di 10 metri, se si dovesse "incontrare" un muro o un altro oggetto a schermarne il segnale, la qualità dello streaming video potrebbe risentirne in maniera pesante. Consigliabile, dunque, utilizzarlo quando trasmettitore e ricevitore sono in "linea di vista" (ovvero, non ci sono ostacoli fisici tra i due).

Ricevitore WHDI

Specifiche tecniche WHDI

Per favorirne lo sviluppo è stato creato un consorzio che vede (nuovamente) protagonisti LG, Samsung e altri big del mondo dell'alta tecnologia televisiva. Con una portata massima di 30 metri, il WHDI lavora sulle frequenze dei cinque Gigahertz (le stesse sfruttate dal Wi-Fi dual band) e assicura una banda dati sufficiente alla trasmissione di contenuti in HD e Ultra HD. Inoltre, la banda da cinque gigahertz ha una "potenza" maggiore rispetto ai 60 GHz del WirelessHD ed è meno soggetta alle interferenze generate dagli oggetti fisici: non è quindi necessario che trasmettitore e ricevitore siano in "linea di vista", ma possono essere anche coperti.

Computer collegati tramite WiGig

 

Specifiche tecniche WiGig

Vero e proprio standard Wi-Fi (IEEE 802.11ad), è stato sponsorizzato soprattutto da Intel che spera di sfruttarne le caratteristiche tecniche per realizzare un computer totalmente senza fili. Lavora sulla banda dei 60 Gigahertz di frequenza e garantisce, dunque, un'ampia banda di trasmissione rendendo possibile lo streaming di contenuti in alta definizione (1920x1080 pixel) e in 4K (3840x2160 pixel), ma, come il WirelessHD che utilizza la medesima banda di comunicazione, ha difficoltà a "oltrepassare" gli oggetti fisici che si trovino sul suo cammino. Non è quindi adatto a coppie di trasmettitore/ricevitore che non siano in linea di vista.

Miracast, AirPlay e Google Cast

Gli smartphone, oltre a permettere di fare chiamate, inviare messaggi testuali e scattare foto, sono diventati degli hub multimediali portatili grazie ai quali è possibile vedere video (e addirittura realizzarli). Quasi naturale, dunque, che i maggiori player del settore abbiano realizzato degli standard per la trasmissione diretta di video (e dello schermo in generale) dal dispositivo mobile al televisore.

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Apple AirPlay

 

Questi i principali sistemi:

  • Apple AirPlay. Se si possiede un iPhone (o un laptop MacBook) è possibile trasmettere lo schermo del proprio dispositivo verso un televisore collegato a un Apple TV grazie allo standard AirPlay. Per assicurare una trasmissione priva di lag, i contenuti multimediali sono compressi
  • Google Cast. Come AirPlay, anche il Cast di Google consente la trasmissione di video dallo smartphone a televisori compatibili e dotati di connettività Wi-Fi (altrimenti si può ricorrere al Chromecast). Anche in questo caso, i contenuti multimediali trasmessi direttamente da smartphone a Tv saranno compressi
  • Miracast. Come il Cast di Google, consente agli smartphone Android di inviare immagini e video verso un televisore HD dotato di connessione Wi-Fi. Offre, però, una maggiore compatibilità rispetto alla versione "ufficiale"

 

Con cavo o senza cavo, quale scegliere?

Se possibile, allo stato dell'arte è ancora consigliabile utilizzare i cavi HDMI per collegare il proprio sistema multimediale al televisore. Anche se le soluzioni wireless esaminate garantiscono larghezza di banda a sufficienza per trasmissioni in Ultra alta definizione, il cavo assicura ancora una maggiore stabilità nella trasmissione dei dati e quindi una migliore esperienza audiovisiva.

A cura di Cultur-e
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