Tra i tanti settori dell'economia che sono cambiati con lo sviluppo di Internet e delle tecnologie digitali c'è sicuramente quello del turismo. Oggi scegliamo dove andare in vacanza anche in base alle foto delle spiagge dorate che vediamo su Instagram, prenotiamo il biglietto aereo sui siti di booking, affittiamo la casa vacanza tramite Airbnb o altri portali simili. Il problema, però, è che non essendoci più un intermediario tra noi e chi ci affitta una casa o una stanza non c'è più neanche la garanzia che, al nostro arrivo nella struttura, la realtà corrisponda a quanto visto su Internet.
Negli ultimi anni, poi, non sono mancati i casi di annunci falsi: vere e proprie truffe, con foto di case completamente diverse e nessuna stanza a nostra disposizione al nostro arrivo. Ma, naturalmente, con pagamento anticipato. Nel mare magnum degli annunci di case vacanze, purtroppo, può succedere anche questo e prima di prenotare dovremmo aprire bene gli occhi. Ecco, allora, alcuni consigli per evitare le truffe (o semplicemente di restare molto delusi al nostro arrivo) quando prenotiamo una casa online per le nostre vacanze.
Il prezzo giusto
Il primo campanello d'allarme è sempre il prezzo: una casa vacanze in una zona VIP della Sardegna, vicino al mare, finemente ristrutturata e ben arredata a 100 euro a settimana è semplicemente impossibile. Se i prezzi medi delle altre case della stessa tipologia, nella stessa località turistica sono nettamente più alti rispetto a quello della casa che stiamo guardando online, allora dovremmo smettere di perdere tempo e guardare un altro annuncio. Ciò non vuol dire che non si possano fare buoni affari e non si possa risparmiare sulla casa vacanze prenotando online, ma scordiamoci il miracolo o rischiamo grosso: o il locatore ci sta mentendo sulla casa, o quella abitazione non esiste nemmeno e sta provando a truffarci.
La caparra
Se chi affitta la casa ci chiede una caparra anticipata non ci dobbiamo stupire. È una richiesta legittima, perché se noi abbiamo un problema il giorno prima di partire lui resta con la casa vuota nel bel mezzo della stagione turistica. E ci perde un bel po' di soldi. Allo stesso tempo, però, non ci può chiedere troppo: il 20% del totale del costo del soggiorno è la soglia corretta, oltre la quale non si dovrebbe andare.
Pagamenti tracciati
La tracciabilità dei pagamenti è fondamentale per evitare brutti scherzi. Se il locatore non accetta bonifici o altri metodi di pagamento tracciabili allora c'è un problema. Inoltre, se stiamo affittando una casa in Italia, il pagamento deve essere indirizzato ad un conto corrente italiano. Online esistono molti strumenti per verificare, partendo dall'IBAN del conto, in quale nazione si trova la banca dell'affittuario. Se ci ha chiesto di fare un bonifico ad un conto che si trova in un paradiso fiscale c'è qualcosa che non va.
La foto giusta
La prima cosa che guardiamo negli annunci delle case vacanze è certamente la foto della casa. Dopo aver cliccato sull'annuncio ne vedremo anche altre che mostrano gli altri ambienti della struttura. Queste foto ci possono dire molto sull'annuncio: se sono troppo belle, patinate, professionali forse non raffigurano la casa descritta ma sono state scaricate da qualche archivio online. Per fortuna è facile scoprirlo: basta fare click destro sulla foto e cercarla su Google, che ha un motore di ricerca interno per le immagini. Scopriremo in un batter d'occhio se quella foto è originale o se è stata usata in altri siti.
La location
Una bella casa non fa una bella vacanza. O almeno non da sola: la zona è importante tanto quanto l'immobile. Se nell'annuncio leggiamo che la casa è "a due passi dal mare", o che è "immersa nel verde" e "in una zona ricca di servizi" possiamo facilmente scoprire se è vero oppure no: basta cercare l'indirizzo della casa su Google Maps e verificare la distanza tra la casa e il mare, per poi farci un giro nei dintorni usando Street View. Se nei paraggi non c'è neanche un bar per prendere un caffè, allora la casa non è esattamente "in una zona ricca di servizi".
Il locatore
Dopo la location, è bene indagare anche sul locatore: se la piattaforma ha un sistema integrato per le recensioni leggetele bene, soffermandovi non solo sui giudizi sulla casa e sulla zona ma anche su quelli relativi a chi affitta. Avere a che fare con una persona poco educata o poco cortese può rovinarvi la vacanza se, per un motivo o per l'altro, avete l'esigenza di comunicare con lui.
Parlare in chat
La maggior parte delle piattaforme online per le case vacanze hanno una chat interna per inviare messaggi a chi ha pubblicato l'annuncio. Usiamola per farci inviare altre informazioni, altre foto e per capire se questa persona è realmente disponibile o se, una volta arrivati, non ci risponderà in caso di necessità.
Non inviare documenti personali
Tutti i gestori di alberghi, B&B e altre strutture ricettive hanno l'obbligo di legge di comunicare alla locale Questura le generalità degli ospiti. Esiste anche un portale online della Polizia di Stato, il cosiddetto Portale Alloggiati, per espletare questa procedura. Se quindi al vostro arrivo vi verrà chiesto un documento per farne una fotocopia non vi dovete allarmare: è un obbligo di legge. Ma se il documento vi viene chiesto prima di arrivare, magari scansionato e inviato via email o WhatsApp, allora cercate di essere prudenti. Le copie digitali dei vostri documenti potrebbero essere utilizzate per scopi poco leciti, come il furto d'identità.
12 luglio 2019