L'USB non sarà più come lo abbiamo conosciuto (o meglio, utilizzato) sino a oggi. Tra fine febbraio e inizio marzo 2019 l'USB Implementors Forum (un consorzio che raccoglie i vari produttori e centri di ricerca che partecipano allo sviluppo dello standard) ha fatto ordine tra i vari formati disponibili sul mercato e annunciato il rilascio di uno standard tutto nuovo che dovrebbe permettere di trasferire file tra due dispositivi a velocità comparabili a quelle del Wi-Fi 5 (se non addirittura superiori).
La quasi contemporaneità degli annunci, unito a una sorta di rebranding operato dallo USB-IF, ha finito con il creare non poca confusione, soprattutto tra gli utenti. Nei paragrafi che seguono, quindi, troverete tutte le informazioni di cui avete bisogno per capire che cos'è l'USB 3.2 (nelle sue varie declinazioni), come sarà l'USB 4 e quali le velocità raggiunte dai vari standard oggi sul mercato.
Cos'è USB 3.2
Come accennato, nel corso del MWC 2019, tenutosi nell'ultima settimana di febbraio presso la Fiera di Barcellona, i vertici dell'USB Implementors Forum hanno reso nota una diversa organizzazione dello standard USB 3.x. Galeotto, in questo caso, il rilascio di nuove specifiche, che hanno consentito di raddoppiare la velocità USB 3.1 e portarla fino ai 20 gigabit al secondo (come sempre in questi casi, si tratta di un valore puramente teorico, raggiungibile solamente se vengono rispettate determinate condizioni "di laboratorio").
Per evitare che gli utenti potessero confondersi tra i vari standard esistenti, il Forum ha deciso di rinominare le differenti versioni di USB 3.x già presenti sul mercato. Il vecchio standard USB 3.0, vecchio ormai di un decennio, sarà chiamato USB 3.2 gen. 1; lo standard USB 3.1 sarà chiamato USB 3.2 gen. 2, mentre l'ultimo introdotto sarà chiamato USB 3.2 gen 2x2. Specifiche tecniche e funzionalità offerte dai vari standard sono di fatto le stesse, mentre cambierà la velocità di trasferimento dati tra due device compatibili. La gen. 1 garantisce velocità massima di 5 gigabit al secondo; la gen. 2 una velocità massima di 10 gigabit al secondo; la gen. 2x2 una velocità massima di 20 gigabit al secondo.
Allo stesso modo, l'USB-IF ha fornito indicazioni – non vincolanti – sui nomi che i produttori potrebbero utilizzare per indicare più semplicemente la compatibilità di cavi e dispositivi. I prodotti della gen. 1 dovrebbero essere chiamati con l'appellativo SuperSpeed USB; i prodotti della gen. 2 con SuperSpeed USB 10 Gbps; i prodotti della gen. 2x2 con SuperSpeed USB 20 Gbps. Come detto, i produttori non hanno nessun obbligo di adottare queste denominazioni, ma sarebbero sicuramente più semplici e intuitive da "leggere".
Cos'è USB4
Pochi giorni dopo l'annuncio di Barcellona, lo USB Implementors Forum ha reso note alcune delle specifiche dello USB4, il nuovo standard di settore che dovrebbe arrivare sul mercato a partire dalla seconda metà del 2019. Anche se per la scheda tecnica completa si dovrà aspettare ancora qualche settimana (secondo il comunicato stampa dell'USB-IF le caratteristiche tecniche saranno disponibili attorno alla metà dell'anno), si conoscono già alcune novità che saranno implementate nell'USB4.
Innanzitutto, arriva finalmente l'implementazione di Thunderbolt 3, lo standard proprietario di Intel rilasciato nel 2017 in versione gratuita. Ciò vuol dire che i connettori USB4 saranno in grado di supportare flussi video 4K e 5K con una frequenza di aggiornamento di 60 Hertz. Non solo: un singolo cavo USB4 permetterà di ricaricare dispositivi di qualunque genere con una potenza massima di 100 Watt. Ciò vuol dire che potremmo ricaricare smartphone, tablet e computer laptop ancora più velocemente di quanto siamo abituati a fare ora (i sistemi di ricarica veloce oggi in commercio "lavorano" a 20 Watt, un quinto rispetto alla potenza del nuovo standard).
Sul fronte della velocità, l'USB4 presenta importanti novità. Secondo le informazioni rilasciate dall'USB-IF, il nuovo standard permetterà di raddoppiare la velocità massima dell'USB 3.2 gen. 2x2, arrivando a toccare picchi (teorici) di 40 gigabit al secondo. Ossia, 5 gigabyte ogni secondo, 300 gigabyte al minuto.