Probabilmente, mai un brevetto hi-tech era riuscito a scatenare un tale trambusto a livello politico e sociale in tutto il mondo. Quanto meno, non negli ultimi anni. Un ulteriore "record" che Amazon può segnare nella sua storia ultradecennale (ma che non sappiamo quanto piacere possa fare al gruppo guidato da Jeff Bezos). Fatto sta che il brevetto per un braccialetto elettronico (simile a un fitness tracker, ma con funzionalità differenti) ottenuto nei giorni passati da Amazon ha fatto discutere sin dalla sua scoperta e continuerà a far discutere per ancora molto tempo.
Il brevetto incriminato
Presentato nel 2016 e accettato nella prima metà di gennaio 2018 dall'ufficio brevetti statunitense, il braccialetto elettronico Amazon non verrà mai messo in vendita. Non si tratta, infatti, di un dispositivo pensato per il mercato, ma di un wearable destinato ai dipendenti del gigante dell'e-commerce impiegati in uno dei tanti magazzini sparsi nel mondo. Il braccialetto Amazon fornirà informazioni ai magazzinieri, indirizzandoli verso il giusto reparto e permettendo loro di ottimizzare i tempi di lavoro. Questo, però, è solo un lato della medaglia.
Spulciando nel brevetto Amazon si scopre infatti che il braccialetto elettronico comunica anche con un server centrale, che gira poi i dati al caporeparto. Quest'ultimo potrà così monitorare e seguire ogni singolo movimento dei dipendenti e scoprire se perdono tempo all'interno del magazzino, quanto tempo trascorrono in bagno o se prendono un pacco piuttosto che un altro. Per il gigante dell'e-commerce è un modo per fornire indicazioni sull'efficienza lavorativa ai lavoratori stessi, ma molti ritengono che non sia così.
Come funziona il braccialetto Amazon per i dipendenti
Dal brevetto del braccialetto elettronico Amazon è anche possibile capire come funzioni e quali siano le tecnologie utilizzate per monitorare spostamenti e comportamenti degli operai e magazzinieri. Sfruttando segnali ultrasonici e segnali radio, il braccialetto comunica con ricevitori disposti ai quattro angoli di uno scaffale del magazzino. Ciò consente ai rilevatori di conoscere la posizione del braccio e della mano e, nel caso, indirizzare il lavoratore verso la giusta posizione con vibrazioni e altri segnali. Allo stesso tempo, però, i ricevitori permetteranno di localizzare il magazziniere all'interno degli spazi lavorativi, monitorarne gli spostamenti e verificare il tempo che impiega per svolgere le varie mansioni assegnategli.
Polemiche senza fine
Pur trattandosi di un semplice brevetto e non sapendo ancora se e quando Amazon vorrà realizzarlo e utilizzarlo (al momento il gigante dell'e-commerce smentisce ogni qualsivoglia intenzione o velleità), l'iniziativa ha immediatamente scatenato una ridda di polemiche in tutto il mondo. Secondo molti analisti, infatti, se Amazon dovesse realizzare il braccialetto elettronico per monitorare i suoi magazzinieri ne violerebbe la privacy e metterebbe in atto politiche antisindacali.
Risultati economici quarto trimestre 2017 Amazon
In concomitanza con la scoperta del brevetto, Amazon ha rilasciato i dati relativi ai risultati economici del quarto trimestre 2017 (ottobre-dicembre). Un trimestre record per il gigante dell'e-commerce che, complice anche la riforma fiscale approvata negli Stati Uniti, fa registrare profitti per 2 miliardi di dollari (dato più alto mai fatto registrare dalla società di Jeff Bezos). Crescono le entrate relative al portale e-commerce che, grazie al Black Friday e alle festività natalizie, fa registrare un incasso di oltre 60 miliardi di dollari. Crescono anche le entrate dalla pubblicità online (1,62 miliardi) e dai servizi cloud di AWS (5,1 miliardi di dollari).
2 febbraio 2018