A leggere i commenti di uno dei tanti video pubblicati su YouTube si scopre che le persone lo paragonano ai geni della fisica del passato. Come Newton oppure Einstein. O, per restare più vicini ai nostri giorni, a Steven Hawking. E, d'altronde, come ambizioni non è di fatto inferiore ai nomi citati in precedenza: con il suo "Wolfram Physics Project" intende scoprire una Teoria del tutto, in grado di superare la Teoria delle Stringhe e fornire una base fisica per l'origine dell'Universo e di tutto ciò che esso contiene.
Chi è Stephen Wolfram
Stephen Wolfram non può di certo essere considerato una personalità come molte altre. Anzi: anche se molti lo conosceranno per Wolfram Alpha ("un motore computazionale di conoscenza che interpreta le parole chiave inserite dall'utente e propone direttamente una risposta", come si legge nella descrizione del sito), Wolfram è una delle menti più brillanti del nostro tempo, un astrofisico apprezzato ma anche e soprattutto uno scienziato eclettico, capace di sviluppare alcuni dei software scientifici più utilizzati nei dipartimenti universitari di tutto il mondo.
Nato il 29 agosto 1959 a Londra, Stephen Wolfram è un fisico, scienziato e imprenditore statunitense di origine britannica famoso per i suoi lavori nei settori più disparati (fisica e informatica su tutti, ma non solo). Figlio di ebrei di origine tedesca, fuggiti nel Regno Unito per fuggire alla barbarie nazista, Wolfram dimostra sin dalla più tenera età una certa predisposizione per la fisica. Nel corso degli anni la fisica resta il suo interesse principale, ma non l'unico: Stephen Wolfram inizia ad appassionarsi alla matematica e all'algebra, all'informatica e ai sistemi computazionali.
L'obiettivo, come detto, è quello di sviluppare un sistema generale, una Teoria del tutto, che possa spiegare da un punto di vista fisico ogni singolo aspetto dell'Universo nel quale viviamo.
Stephen Wolfram: gli studi
All'età di 14 anni aveva già scritto tre libri sulla fisica particellare, mentre negli anni successivi abbandonò i corsi dell'Eton College e del St' John College (Oxford) perché li riteneva sin troppo noiosi. Si trasferisce così negli Stati Uniti, dove frequenta i corsi del California Institute of Technology (Caltech). Qui, all'età di 20 anni, ottiene un dottorato in fisica particellare, difendendo una tesi realizzata con scienziati del calibro di Richard Feynman, Peter Goldreich, Frank J. Sciulli e Steven Frautschi. A 21 diventa professore della stessa università grazie alla MacArthur Fellowships, il più giovane ad averla mai ottenuta.
Negli anni successivi Wolfram si dedica allo studio di sistemi complessi utilizzando tecniche come quella degli automi cellulari e sfruttando sistemi informatici per condure simulazioni computerizzate. Questi lavori furono propedeutici alla creazione del campo di studi dei sistemi complessi, alla cui "fondazione" accademica Stephen Wolfram partecipò in qualità di uno dei massimi esperti. A questo punto, la fisica particellare era solo un lontano ricordo: Wolfram si dedica anima e corpo allo studio dei sistemi complessi e degli automi cellulari.
Nell'ottica di facilitare il suo lavoro, Wolfram sviluppa a metà degli Anni '80 il software Mathematica, ancora oggi tra i programmi di simulazione matematica più utilizzati in ambito accademico.
Una nuova scienza
Dal 1992 al 2002 Wolfram lavora a una serie di studi empirici su sistemi computazionali semplici. Gli studi vengono raccolti nel libro "A new kind of Science", un nuovo tipo di scienza. Nelle pagine del volume lo studioso statunitense sostiene che questi sistemi devono essere utilizzati per modellare e comprendere la complessità della natura. La conclusione cui Wolfram è giunto è che l'Universo ha una natura discreta e che siano sufficienti dei programmi basati sui sistemi computazionali per spiegarne il funzionamento e l'origine. Sostiene anche che la realizzazione di un tale programma comporterebbe una grande rivoluzione in ogni settore scientifico: dalla fisica alla chimica fino ad arrivare alla biologia.
Wolfram Physics Project
Nell'aprile del 2020 lo studioso statunitense annuncia l'avvio del Wolfram Physics Project, un tentativo di riscrivere tutte le regole della fisica riducendole in un paradigma di ipergrafi. Si tratta di un'evoluzione delle teorie espresse nel libro "A new kind of science" e punta a risolvere la complessità dell'universo riducendola a sistemi più semplici. Si tratta di un progetto aperto alla collaborazione della comunità scientifica internazionale e di chiunque voglia impegnarsi in una delle sfide più difficili e complesse della fisica moderna.
L'invito alla collaborazione di Wolfram è accompagnato da alcuni video esplicativi e da un "libretto di istruzioni" composto da oltre 800 pagine. Inoltre, lo scienziato statunitense ha reso disponibili i video di brainstorming tra lui e i suoi collaboratori, così da fornire ulteriori spunti a chiunque abbia intenzione di collaborare.