È stata tra le attrici più famose del suo tempo, avendo lavorato con i maggiori registi a fianco dei più celebrati attori suoi coetanei (ricordiamo, tra gli altri Spencer Tracy, Judy Garland, Clark Gable e James Stewart). Una fama dovuta, in parte, alla scena di nudo integrale del film Estasi (girato nel 1933) che, oltre a destare grande scalpore, la rese una delle prime attrici a comparire senza veli davanti a una cinepresa. Nonostante l'impegno teatrale e cinematografico non rinunciò mai alla sua grande passione per la scienza e l'ingegneria. Nel 1942, in piena II Guerra Mondiale (e nel momento più alto della sua carriera da attrice), brevetta un protocollo crittografico per telecomunicazioni senza fili. Impiegato nei decenni successivi in diversi sistemi di controllo militari, è oggi alla base di tecnologie come la rete cellulare e il Wi-Fi.
Lei è Hedy Lamarr, austriaca di nascita e statunitense di adozione, per molti una delle donne più belle di tutti i tempi.
L'infanzia in Austria e i primi passi nel mondo del cinema
Nata a Vienna il 9 novembre 1914 da genitori dell'alta borghesia austriaca (il padre Emil era direttore di banca originario di Leopoli, in Ucraina; la madre Gertrud Lichtwitz era una pianista originaria di Budapest, in Ungheria), venne battezzata con il nome di Hedwig Eva Maria Kiesler. Trascorre la sua infanzia nell'allora capitale dell'Impero Asburgico e qui completa il suo percorso scolastico, arrivando a iscriversi presso la facoltà di ingegneria dell'Università di Vienna. La sua carriera accademica, però, è bruscamente interrotta a fine anni '20 dello scorso secolo: Max Reinhardt, celebre produttore teatrale berlinese, la nota per la sua bellezza e la porta con sé a Berlino per trasformarla in un'attrice.
Nei primi anni '30 torna a Vienna, dove inizia a recitare in qualche opera teatrale e nelle prime produzioni cinematografiche. Nel 1933, nemmeno ventenne, è protagonista di Estasi (Ekastase il titolo originale) del regista cecoslovacco Gustav Machaty: la scena di nudo e le scene in cui simula un orgasmo le regalarono la fama, non sena provocare qualche frizione all'interno dell'ambiente familiare.
Matrimonio con fuga
Sempre nel 1933 sposa il trafficante d'armi Friedrich Mandl, ma è solo il primo di sei matrimoni non esattamente idilliaci: come racconterà la stessa Hedy Lamarr, Mandl la considerava una sua proprietà personale e fece di tutto per contrastare la sua carriera da attrice. Non solo: Mandl era tra i principali fornitori di armi della Germania nazista e dell'Italia fascista e ha diversi incontri (pubblici e privati) sia con Hitler sia con Mussolini. Frequentazioni non molto apprezzate da Hedy Lamarr: la donna, ancora fortemente appassionata all'ingegneria, preferisce di gran lunga parlare con i tecnici e gli scienziati militari, con i quali intrattiene lunghi discorsi sulle scienze applicate. Il rapporto con il marito diventa sempre più instabile e nel 1937 decide di scappare a Parigi: qui incontra Louis B. Mayer, che la convince a trasferirsi a Los Angeles per intraprendere la carriera di attrice nei nascenti studi MGM.
Star di Hollywood
La sua ascesa nel mondo cinematografico statunitense è fulminante. Come già detto, recita con i migliori registi e i più famosi attori del tempo, raccogliendo apprezzamenti tanto per la sua bellezza, quanto per la sua bravura di fronte la macchina da presa. Nel 1940 recita in "La febbre del petrolio" con Clark Gable e Spencer Tracy, mentre nel 1942 è protagonista di "Corrispondente X" sempre con Gable. Alla fine degli anni '40 ottiene un grande successo interpretando il ruolo di Dalila nel film "Sansone e Dalila" di Cecil B. DeMille. In pochi anni diventa una delle attrici più pagate di Hollywood e, per lei, i soldi non saranno mai un problema. A livello sentimentale, invece, ha una vita piuttosto travagliata: le sue relazioni non durano che pochi mesi e, negli anni, sposa cinque uomini senza però trovare il compagno di una vita.
L'invenzione del Wi-Fi
La lunga carriera da attrice negli Stati Uniti – sarà protagonista di oltre trenta pellicole – non la distoglie dalla sua passione per l'ingegneria e le scienze applicate. Anzi: sarà nel corso di una sessione di prove con il musicista tedesco George Antheil (anche lui emigrato negli Stati Uniti per fuggire alla Germania nazista) che ha un'intuizione geniale.
I due ideano un sistema di controllo a distanza per missili subacquei (i torpedo) che non poteva essere manomesso in alcuna maniera. In questo modo le navi nemiche non hanno modo di interferire nei segnali di comando inviati ai missili e non possono deviarne la traiettoria. Questo sistema crittografico – chiamato da Lamarr e Antheil Secret communication system – è basato sulla manipolazione a intervalli irregolari del segnale radio tra torri di controllo e missili. Il continuo cambio di frequenza (frequency hopping in inglese) rende molto difficile, se non impossibile, intercettare le comunicazioni tra sorgente e destinatario. Il primo prototipo del sistema di comunicazione segreto è basato sulla tastiera di un pianoforte, nella quale ognuno degli 88 tasti produce un differente segnale a una data frequenza.
Il brevetto arriva nel 1942 e Lamarr con Antheil propongono la loro invenzione alla Marina Statunitense, senza grosso successo. Il sistema, infatti, è sin troppo avanzato per il suo tempo e saranno necessari alcuni decenni prima che trovi applicazione pratica in sistemi militari (sarà fondamentale nel corso della Crisi dei Missili tra Stati Uniti e Cuba). In molti, comunque, non escludono che le reticenze delle forze armate statunitensi siano legate alle passate frequentazioni di Hedy Lamarr con i vari Hitler e Mussolini.
Il Secret communication system è oggi alla base del sistema a spettro espanso (Spread spectrum) e utilizzato in tecnologie come il GPS, Bluetooth, sistemi di comunicazione cellulare e Wi-Fi. Per la loro invenzione, Lamarr e Antheil sono stati inseriti nella National Inventors Hall of Fame degli Stati Uniti nel 2014. Nel 1997, invece, Lamarr e Antheil ricevono l'Electronic Frontier Foundation (EFF) Pioneer Award.