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Dopo una lunga ricerca (e un altrettanto lunga lista di dinieghi e risposte negative), Uber ha trovato finalmente il suo nuovo CEO. Sarà Dara Khosrowshahi a prendere il posto di Travis Kalanick, costretto ad abbandonare la sua creatura a causa dei molteplici scandali (alcuni a sfondo hot) che lo avevano travolto tra la primavera e l'estate del 2017. Il compito che attende Dara Khosrowshahi non è certamente dei più semplici: pur essendo la startup a maggior valutazione sul mercato (tra i 40 e 50 miliardi di dollari), Uber sarà probabilmente costretta a rivedere il suo modello di business e amministrativo, anche per far fronte alle molteplici istanze legislative che un numero crescenti di Paesi sono pronti ad avanzare per bloccare (o limitare) l'attività della società.
Non che la cosa possa spaventare Dara Khosrowshahi, abituato ad affrontare sfide forse anche più impegnative. Prima di approdare in Uber, infatti, l'imprenditore statunitense d'origine iraniana dovrà abbandonare il suo posto a capo del consiglio di amministrazione di Expedia, tra i leader del settore turistico online (nel caso non lo conosceste, Expedia permette di prenotare voli low cost online, stanze in albergo o acquistare pacchetti turistici all inclusive). Insomma, Khosrowshahi potrebbe realmente essere l'uomo giusto al posto giusto.
Chi è Dara Khosrowshahi
L'American Dream in persona. Così ama definirsi il nuovo Amministratore Delegato di Uber. E, a vedere la biografia Dara Khosrowshahi non c'è assolutamente da dargli torto. Figlio di esuli iraniani (scapparono dal Paese mediorientale nel 1978, agli albori della rivoluzione iraniana), nasce il 28 maggio 1969 a Teheran. Nella capitale dell'Iran, come detto, trascorre solo la sua infanzia, mentre la sua formazione accademica e professionale si svolge completamente nella sua patria adottiva, gli Stati Uniti. Dopo la laurea in ingegneria elettronica presso la Brown University (ottenuta nel 1991), Khosrowshahi entra a far parte della Allen & Company prima consulente e poi come Vice Presidente esecutivo.
La sua avventura nel mondo dell'alta finanza dura fino al 1998, quando l'ingegnere d'origine iraniana entra a far parte della galassia d'aziende legata a IAC, tra le maggiori media company statunitensi. Nell'agosto 2005, invece, viene assunto da Expedia per ricoprire il ruolo di CEO. Sotto la sua guida, la società passa attraverso una pesante ristrutturazione che la porterà, però, a diventare uno dei leader di mercato nel settore del turismo online. In questi 12 anni Expedia si espande in oltre 60 Paesi in tutto il mondo, vede crescere il proprio fatturato da 15 a 72 miliardi di dollari, mentre le azioni passano da una valutazione di circa 20 dollari a oltre 150 dollari.
In questo stesso periodo Dara Khosrowshahi si trova, da un lato, a fronteggiare la nascita e la crescita di servizi come Airbnb e, dall'altro, a trattare con servizi di auto a noleggio online. Skill professionali che, in un modo o nell'altro, torneranno utili al Khosrowshahi una volta che sarà alla guida di Uber.
