Belieber e Directioner, il fenomeno dei gruppi su Twitter

Hanno in comune la passione per la musica di Justin Bieber, cantante canadese idolo delle teenager, e degli One Direction, pop band di origini anglo-irlandesi. A tal punto da essere conosciuti attraverso dei veri e propri nomi identificativi, i Beliebers e Directioners. Gruppi di fan nati prima di Twitter, ma che stanno sfruttando il sito di microblogging per comunicare e condividere il proprio interesse musicale.

 

E il fenomeno non è casuale: Bieber è uno dei cantanti più seguiti su Twitter, con oltre 34 milioni di follower. Gli One Direction, pur non potendo competere con le cifre del “collega”, si attestano attualmente sugli oltre 10 milioni di follower. Su entrambi gli account imperversano frasi delle canzoni più famose e dediche d’amore. Ma l’interazione con gli utenti non finisce qui, proprio per questo motivo si è arrivati a parlare di veri e propri gruppi su Twitter, anche se utilizzare questo termine non è propriamente esatto. Sul sito di microblogging, infatti, è possibile creare liste che mettono insieme utenti accomunati dagli stessi interessi oppure da una cerchia lavorativa comune, ma non creare un vero e proprio gruppo.

 

Gli appassionati di Bieber e degli One Direction hanno, infatti, fatto circolare in Rete gli hashtag #beliebers e #directioners, associati a post che parlano dei propri beniamini, riuscendo spesso ad affermarsi come trend topic, ossia gli argomenti di cui si discute di più su Twitter in un determinato momento. Il target è prevalentemente quello dei teenager: utenti molto giovani che, però, hanno una buona familiarità con i social network, grazie anche alla diffusione ormai capillare degli smartphone. 

 

Non sempre tutta questa passione e interesse sono condivisi in Rete. È recente il caso di una 17enne di Bologna che ha ricevuto insulti e minacce via Twitter per aver vinto un biglietto per il concerto degli One Direction a New York ed essere riuscita a incontrare la band dei suoi sogni dopo lo show. Inoltre, spesso capita che gli hashtag pro Bieber o One Direction siano utilizzati provocatoriamente dai detrattori dei cantanti per sbeffeggiare i fan con toni ironici. Fondamentale è che questo atteggiamento non degeneri in affermazioni più pesanti, come accaduto alla giovane di Bologna o come si è verificato in altri casi simili.

Il rischio di Twitter, così come degli altri social network, è che da arene di dibattito e confronto diventino luoghi dove scatenare violenza verbale o dare vita a noti episodi di cyberbullismo, ormai purtroppo sempre più diffusi in Rete.

 

24 febbraio 2013