Continua a crescere il numero di utenti italiani che sceglie la banda ultralarga per connettersi a Internet da casa. Secondo gli ultimi dati relativi al secondo trimestre 2014, in Italia si è superata la soglia dei 500mila contratti attivi, con un trend di netta crescita negli ultimi tre mesi. A marzo 2014 l'Autorità Garante per le Telecomunicazioni (Agcom) contava 310mila utenti attivi sulla fibra ottica, secondo stime non ufficiali di alcuni esperti del settore, sei mesi più tardi questi utenti sono raddoppiati (dato aggregato dei clienti Fiber To The Home, FTTH, e Fiber To The Cabinet, FTTC). Due gli operatori a beneficiare maggiormente del trend di crescita; Telecom, che conta circa 100.000 clienti allacciati in fibra; e FASTWEB, che grazie alla sua rete FTTH e FTTC somma più di 400 mila utenti (100mila sulla rete FTTC e 300mila sulla rete FTTH).
Cos'è la banda ultralarga
Quando si parla di banda ultralarga ci si riferisce a quel gruppo di tecnologie che permette agli utenti di godere di una connessione Internet con banda di trasmissione pari o superiore ai 30 megabit al secondo (anche se, in altri casi, a seconda dei contesti, si parla di connessioni superiori ai 2 oppure ai 100 megabit/s). Capacità di trasmissione superiori ai 30 Mb/s si intendono in genere veicolate tramite reti di accesso di nuova generazione (Next generation access network, NGAN) realizzate in fibra ottica, tecnologia che garantisce prestazioni superiori di almeno un ordine di grandezza rispetto alle tecnologie attuali. In altre parole, rispetto alle connessioni ad Internet maggiormente diffuse (appartenenti alla famiglia delle xDSL), le NGAN garantiscono connessioni nell'ordine delle decine di megabit o superiori.
Negli ultimi anni gli investimenti in ambito NGAN nel settore si sono moltiplicati: praticamente tutti gli operatori del mercato hanno dato vita a programmi per l'aggiornamento tecnologico delle proprie reti esistenti (ad esempio tramite l’aggiornamento delle infrastrutture all'interno degli armadi di smistamento localizzati in strada) o, in altri casi, a programmi di stesura ex-novo di reti in fibra ottica. L'accordo Telecom Italia – FASTWEB, ad esempio, ha permesso di estendere la rete in fibra ottica (con tecnologia FTTC) in alcune delle maggiori città italiane, raggiungendo una copertura del 20% circa del territorio nazionale.
La crescita italiana
Il recente aumento della copertura in fibra del territorio nazionale ha avuto inevitabili ripercussioni (positive, in questo caso) sulla diffusione domestica delle connessioni Internet ad alta e altissima velocità. Stando al recente report Agcom, tra il primo trimestre 2013 e il primo trimestre 2014 gli accessi alla banda larga sono cresciuti di 220mila unità (arrivando a 310mila totali), di cui 130mila (il 60% circa) attivati da dicembre 2013 a marzo 2014. Buona parte di questo aumento è dovuto a linee con tecnologia NGAN: grande impulso è arrivato dagli investimenti sull'estensione della rete FTTC (Fiber To The Cabinet), che hanno portato all'espansione della rete in fibra preesistente.
Secondo alcuni analisti di settore queste cifre hanno subito un ulteriore incremento negli ultimi mesi. Stando ai dati economici diffusi da FASTWEB, i clienti attivi sulla nuova tecnologia NGAN sono 110.000 e, sommati agli utenti attivi con altri operatori, si supera la soglia del mezzo milione di contratti attivi sulla fibra ottica o tecnologie analoghe. Ad oggi le città italiane coperte da questi servizi sono una cinquantina, ma il loro numero è in costante crescita.
Prospettive
L'Agenda Digitale Europea, tramite il programma Ue “Europa 2020”, prevede che entro la fine di questo decennio tutti i cittadini europei debbano avere la possibilità di accedere a Internet con una larghezza di banda di almeno 30 megabit al secondo. Per adeguarsi alle direttive europee, gli operatori prevedono grossi investimenti nel prossimo triennio: diversi miliardi di euro saranno utilizzati per proseguire il processo di aggiornamento dell'infrastruttura telefonica nazionale. Tali investimenti saranno concentrati soprattutto in infrastrutture che sfruttino la tecnologia VDSL2/FTTC(FTTCab), considerata la migliore, tra quelle attualmente disponibili, per raggiungere lo scopo.
Per quel che riguarda la tecnologia VDSL2, l'aggiornamento della rete di comunicazione si basa su uno sviluppo parallelo della rete in fibra ottica e degli apparati comunicativi basati sul doppino di rame. La Very-high-rate digital subscriber line 2 (sviluppo dell'acronimo VDSL2) basa il proprio funzionamento sull'algoritmo di vectoring, che permette di attenuare il rumore di fondo delle comunicazioni e le interferenze tra i vari doppini, permettendo in questo modo di ottenere ampiezze di banda maggiori rispetto alla vecchia tecnologia ADSL basata su infrastrutture di solo rame.
Questa tecnologia è strettamente legata all'architettura di rete del tipo FTTC (Fiber To The Cabinet): solo facendo giungere la rete in fibra ottica sino agli armadi di strada (cabinet) si è in grado di garantire velocità di connessione che cadano nel range della banda ultralarga. Le prestazioni della VDSL2, infatti, degradano velocemente all'aumentare dalla distanza tra l'armadio di strada e le abitazioni servite, tanto che linee lunghe anche solo mezzo chilometro (da casa del cliente alla centralina di accesso stradale) presentano velocità non dissimili da quelle di una normale ADSL di vecchia generazione.