Se per Walter Benjamin la fotografia ha sancito la perdita dell’”aura” tipica delle opere d’arte - quell’unicità che conferiva loro un carattere quasi sacrale - oggi è possibile far rivivere l’esclusività di un momento in uno scatto. Nulla di nuovo, questa è la fotografia. Ma non è proprio così.
Autographer, l’ultimo gioiello della OMG Life, è così intelligente che stabilisce da sola chi e cosa immortalare. La Oxford Metric Group è lo stesso gruppo inglese che nel 2009 ha prodotto, con la collaborazione del centro Microsoft di Cambridge, la Sensecam, una fotocamera da appendere al collo come un portaocchiali e rivolta ai pazienti con forme particolarmente gravi di amnesia causate da infezioni cerebrali e ictus o malattie come l’Alzheimer.
Anche in questo caso ha progettato una “wearable camera”: la si indossa e al resto pensa lei. Potrebbe quasi essere scambiata per un ciondolo di produzione tech, di forma rettangolare, pesa appena 58 grammi e si sviluppa in verticale. In alto ha un piccolo gancio, non ha il mirino né il monitor.
La vera chicca però è nascosta. Grazie ai suoi cinque sensori e a un modulo GPS la fotocamera è in grado di intercettare i cambiamenti di direzione, temperatura, velocità, colore e luce, per poi decidere qual è il momento giusto da immortalare. A questo punto, Autographer scatterà una solo foto e non decine di istantanee inutili; basterà cambiare location o semplicemente inclinazione, per avere una nuova immagine.
Ha una memoria interna di 8 GB ed è in grado di salvare fino a 2000 fotografie in alta risoluzione, che potranno andarsi a comporre in un video in stop motion, una sorta di diario per immagini che documenta un avvenimento: dal primo compleanno del piccolo di casa al concerto della band del cuore, dalla passeggiata in campagna alla visita nella città d’arte. Inoltre, grazie al modulo bluetooth è possibile connettere Autographer a uno smartphone o a un tablet e condividere l’album appena creato sui social network.
4 ottobre 2012