Avete visto l'ultima stagione di Games of Thrones in maniera non troppo lecita? La vostra passione, allora, potrebbe esservi costata cara. Lo affermano gli esperti di Kaspersky Lab, tra le principali software house attive nel settore della sicurezza informatica. I ricercatori russi, infatti, hanno monitorato l'andamento dei tentativi di attacco hacker legati al Trono di Spade 8, scoprendo una preoccupata impennata delle attività dei cybercriminali. In concomitanza con l'uscita dei vari episodi, infatti, si sono registrati picchi di attacchi malware, capaci di mietere migliaia di vittime in tutto il mondo.
Gli attacchi, ovviamente, non hanno riguardato gli utenti che hanno visto Games of Thrones 8 in diretta streaming su piattaforme "lecite" (in Italia, l'ultima stagione di GoT è andata in onda su Sky), ma coloro che hanno cercato strade alternative. Insomma, se avete guardato Il trono di Spade su piattaforme di streaming pirata è molto probabile che il vostro PC sia stato infettato da uno dei tanti malware realizzati appositamente per l'occasione.
Infezioni malware, "vince" la terza puntata
Come dimostrano i dati diffusi da Kaspersky Lab, infatti, in queste ultime settimane l'attività dei criminali informatici si è concentrata proprio su Games of Thrones e i suoi milioni di fan in tutto il mondo. A partire dall'episodio 1 fino all'episodio 7, sono stati rilevati mediamente tra i 300 e i 400 nuovi malware ogni giorno, con picchi di 1.200 virus nei giorni successivi al lancio del nuovo episodio. Una potenza di fuoco notevole, che ha fatto migliaia e migliaia di vittime in tutto il mondo.
Le statistiche diffuse da Kaspersky Lab mostrano come sia stato il terzo episodio, The long night, ad attirare maggiormente le attenzioni degli hacker. Nelle ore immediatamente successive al rilascio della puntata, infatti, sono stati registrati ben 3.000 attacchi al giorno. Un record che, probabilmente, verrà superato dall'episodio conclusivo della serie, andato in onda il 19 maggio e per il quale non sono ancora disponibili dati.
Non solo malware
I malware, comunque, non sono stati l'unica arma utilizzata dai cybercriminali. I pirati informatici, infatti, hanno creato anche delle false piattaforme di streaming video grazie alle quali rubare informazioni e dati personali ai malcapitati utenti. Di fatto, dei veri e propri attacchi phishing, che secondo gli esperti di Kaspersky hanno consentito di trafugare non solo credenziali di accesso a caselle di posta elettronica o social network, ma anche dati sensibili come i numeri e codici di sicurezza della carta di credito.
Come difendersi dai virus dello streaming
Nel report Kaspersky vengono forniti anche alcuni consigli per evitare di finire nella rete dei pirati informatici e ritrovarsi con computer infetti o, ancora peggio, con ammanchi nel conto corrente. Prima di tutto, evitare di visitare siti potenzialmente pericolosi, soprattutto se "promettono" di distribuire contenuti piratati. Nel caso vi trovaste a navigare su siti che non conoscete o di cui non vi fidate completamente, evitate di inserire dati personali e informazioni riservate come le credenziali delle caselle di posta elettronica o codici di sicurezza della carta di credito.
Per migliorare il livello di sicurezza dei propri account e dei propri dispositivi è più che consigliabile utilizzare un password manager e un buon software antivirus. Il primo vi aiuterà a creare password complesse e archiviarle, così da averle sempre a disposizione ogni volta che ne avrete bisogno. Il secondo, invece, vi proteggerà da infezioni malware e altri tentativi di attacco, mettendo al sicuro i dati presenti sul disco rigido e quelli che condividete online.
23 maggio 2019