Del suo lancio, ormai, si sapeva da tempo. Da quando Nintendo ha dimostrato che il mercato delle console retrogaming è vivo e vegeto – anzi, forse più vivo di quanto lo sia quello delle "normali" console gaming – molti produttori del mondo dei videogame hanno iniziato a mettere in cantiere uno di questi prodotti. Tra questi non poteva mancare la statunitense Atari, tra le prime a lanciare una console nella seconda metà degli Anni '70 del secolo scorso.
E proprio dalle ceneri di una di queste che nasce Atari VCS, metà console retrogaming metà hub multimediale da posizionare nel salotto di casa e da utilizzare per trasformare il televisore in una smart TV. A differenza delle scelte adottate da Nintendo, infatti, Atari ha deciso di realizzare sì una console che si inspirasse al passato, ma con componenti e funzionalità prettamente moderne. Tra le tante, l'Atari VCS è dotata anche di un browser, che permetterà agli utenti di navigare online e consultare portali di notizie in diretta o aggiornare i social network.
Differente anche le modalità di finanziamento del progetto. Mentre Nintendo ha preferito contare su fondi propri, l'azienda statunitense ha optato per il crowdfunding, creando un'inserzione sulla piattaforma IndieGoGo. L'obiettivo era quello di raccogliere 100.000 dollari, così da poter iniziare la produzione in massa dei primi modelli. Nei primi due giorni di campagna, Atari VCS ha raccolto oltre 2 milioni di dollari, divenendo uno dei progetti di maggior successo della piattaforma di finanziamento dal basso.
Specifiche tecniche Atari VCS
Già a leggere le caratteristiche tecniche Atari VCS si capisce che l'ultima creatura del produttore statunitense non è una normale console retrogaming. Al suo interno trovano spazio un processore di potenza equiparabile a quello di un PC di fascia media (realizzato appositamente da AMD), 4 gigabyte di RAM, un acceleratore grafico di buon livello (Radeon R7), 32 gigabyte di spazio d'archiviazione espandibile con scheda SD o hard disk esterno. Insomma, un ottimo prodotto da salotto, che può essere utilizzato indifferentemente per giocare o per trasformare il televisore in smart TV. A far girare il tutto, infine, troviamo una distribuzione Ubuntu Linux adattata alle necessità di Atari.
Sul fronte del design, i progettisti statunitensi non hanno dovuto inventarsi assolutamente nulla. Cavalcando l'onda delle console retrogaming, hanno realizzato un clone della celeberrima Atari 2600, una delle prime console a esser stata immessa sul mercato e tra quelle ad aver venduto il maggior numero di esemplari. Ed esattamente come il modello che l'ha precedura, anche Atari VCS è realizzata in plastica, metallo e legno, con finiture ricercate e curate sin nei minimi dettagli.
Per comprenderne meglio le potenzialità, sarà sufficiente leggere la scheda tecnica Atari VCS.
-
Dimensioni e peso. 368,3 x 134,6 x 40,6mm per 1,36 kg
-
Processore. Bristol Ridge A10
-
GPU. Radeon R7
-
RAM. 4 gigabyte
-
Memoria interna. 32 gigabyte espandibili con scheda SD o disco rigido esterno
-
Connettività. Wi-Fi dual band, Ethernet gigabit, Bluetooth 5.0, HDMI 2.0, 4 USB 3.0
-
Sistema operativo. Distribuzione Linux basata su Ubuntu
Cosa si può fare con Atari VCS
Dal momento che non è stata ancora resa disponibile, neanche in versione prototipo, capire cosa "sa fare" l'Atari VCS è un po' complesso. Dalla scheda tecnica appena snocciolata, è facile supporre che il retrogaming sia solo una delle tante funzionalità che i suoi possessori potranno sfruttare. Come annunciato dagli stessi vertici dell'azienda statunitensi, l'Atari VCS arriverà sul mercato con oltre un centinaio di videogame Atari già precaricati in memoria, mentre molti altri saranno resi disponibili nelle settimane e nei mesi successivi.
Questa, però, non è che una "parte" della storia: dotata di specifiche tecniche di buon livello e con sistema operativo basato su Ubuntu, è facile ipotizzare che l'Atari VCS permetterà di installare altri giochi e altri applicativi scaricabili dal web. La scheda grafica, ad esempio, è in grado di supportare giochi con risoluzione 4K con HDR a 60 frame al secondo. Ovviamente, la console sarà in grado anche di riprodurre film e video con la stessa risoluzione e la stessa frequenza di frame. Insomma, un set-top box di alto livello, che farà la felicità di tutti quegli utenti che vogliono trasformare in smart TV il televisore del salotto.
Vista la presenza di ben 4 microfoni direzionali nella parte frontale del dispositivo, è facile supporre che l'Atari VCS potrà essere controllata anche attraverso comandi vocali. Ancora non è dato sapere se implementerà Alexa, Assistente Google o un altro assistente vocale sviluppato in house, ma l'intelligenza artificiale di Amazon sembra avere un po' di vantaggio sulle altre ipotesi. In alternativa, al console retrogaming potrà essere controllata con joypad e joystick old style, oppure utilizzando un mouse e una tastiera.
Che giochi si possono installare su Atari VCS
Gli stessi dubbi che permangono sulle funzionalità dell'Atari VCS ci sono, ovviamente, anche sulla tipologia di giochi che potranno essere installati sulla console. Come già detto, il dispositivo arriverà a casa con oltre un centinaio di classici Atari e la promessa che nelle settimane e mesi successivi saranno rilasciati altri titoli, sia old style sia più moderni., realizzati da sviluppatori e softwre house indipendenti. Oltre a questo, però, sono stati resi noti ben pochi dettagli sui giochi per Atari VCS. Da aggiungere un ultimo dettaglio, sul fronte del gaming: l'Atari VCS permetterà di effettuare lo streaming in diretta delle proprie partite sfruttando piattaforme come Twitch.
Prezzo e disponibilità Atari VCS
Dal 30 maggio 2018, l'Atari VCS è disponibile in pre-ordine su IndieGoGo, piattaforma di crowdfunding tra le più conosciute e utilizzate. Si prevede che i primi modelli saranno distribuiti (in tutto il mondo) a partire da luglio 2018. Il prezzo di partenza su IndieGoGo è di 200 dollari, ma verrà aumentato non appena sarà terminata la fase di preordine: facile supporre che il prezzo finale Atari VCS sia di 249 dollari circa.
2 giugno 2018