Il 1° luglio 1979 Sony introdusse sul mercato un lettore di musicassette destinato a diventare una icona degli anni Ottanta che rivoluzionò per sempre il modo di ascoltare la musica. Stiamo parlando del Walkman, uno dei più grandi successi, non solo dal punto di vista commerciale, ma, soprattutto, culturale del secolo passato e permise a intere generazioni di portare la musica sempre con sé. Il Walkman fu lanciato in tutto il mondo con il celebre film "Il tempo delle mele" del 1980 grazie ad una scena indimenticabile passata agli onori della storia cinematografica e non solo. Con l'avvento dei lettori CD portatili inizia il declino del Walkman ormai entrato di diritto a far parte del nostro immaginario collettivo.
Nel 2001, con l'arrivo della musica digitale, viene dapprima "mandato in soffitta" per poi scomparire definitivamente nel 2010. Il Walkman ha segnato un'epoca e un momento cruciale della nostra storia, ma come si sono evoluti i dispositivi in grado di registrare e riprodurre la musica dal 1800 ad oggi? Scopriamolo insieme.
Il fonografo
Inventato da Thomas Edison fu descritto nel 1877 da un articolo del New York Times come l'invenzione che avrebbe dato vita ad importanti cambiamenti nei costumi sociali. Il fonografo permetteva, seppur in maniera "primitiva", di registrare e riprodurre il suono. Si trattava di un dispositivo meccanico costituito da un cilindro ricoperto da una sottile lamina di stagno che veniva fatto girare grazie a una manovella. La barra a cui era attaccata la manovella era filettata cosa che permetteva al cilindro non solo di roteare ma di traslare anche lungo il proprio asse.
Vicino al cilindro vi era una tromba acustica con una membrana a punta metallica a contatto con il cilindro. Nella fase di registrazione il suono veniva catturato dalla tromba che facendo vibrare la membrana muoveva la punta metallica incidendo così sulla lamina di stagno una traccia. La riproduzione avveniva facendo ripercorrere alla punta la traccia precedentemente incisa che, a sua volta, faceva vibrare la membrana emettendo un suono successivamente amplificato dalla tromba acustica.
Il grammofono
Nel 1886, il rivale di Edison, Alexander Graham Bell, modificò il fonografo brevettando il Grafofono. Bell impiegò la stessa tecnologia di Edison, ma utilizzò un cilindro di cera al posto di quello con lamina di stagno, una soluzione per quei tempi più semplice ed economica. Ma nel 1888 Emile Berliner inventò il grammofono, il primo dispositivo capace di registrare su dei dischi piatti, inizialmente realizzati in vetro, e che potevano essere duplicati. L'invenzione del disco si affermò presto come vero e proprio standard dell'epoca e divenne uno dei modi principali con il quale ascoltare e registrare la musica nei decenni a venire.
La radio
Negli anni Quaranta la maniera più diffusa per ascoltare la musica e le notizie era la radio. Inizialmente era utilizzata solo per scopi militari, ma a partire dalla seconda metà del 1920 si diffuse un utilizzo civile grazie a Guglielmo Marconi.
Il Jukebox
Negli anni Cinquanta i jukebox erano ovunque, nei bar, nei ristoranti, nei locali notturni. Tuttavia, un decennio dopo iniziò il lento declino di questo grande e luminoso dispositivo tanto amato dai giovani dell'epoca.
I dischi
Mentre la radio era arrivata al culmine della sua popolarità, i dischi stavano iniziando a conquistare il mondo. Sempre più diffusi verso la seconda metà del ventesimo secolo, i dischi ormai non vennero più realizzati in vetro o in cera, ma utilizzando una plastica vinilica. Nasce così il mito del vinile, più pratico, leggero e resistente, innovazione che spinse la musica a divenire un hobby privato piuttosto che un evento sociale.
Lo Stereo8
Fu il primo standard di registrazione audio su di un nastro magnetico, ma venne cannibalizzato all'istante dalla diffusione delle musicassette. Fu principalmente utilizzato tra gli anni sessanta e settanta dall'industria discografica per la commercializzazione e la diffusione della musica. Ma solo dopo vari anni furono disponibili in commercio, oltre a lettori Stereo8, anche dei registratori.
Il mangianastri
Nel 1981 il New York Times lo definì " il dono più desiderato". Il mangianastri permetteva alle persone di ascoltare la musica, ma anche di registrarla. Una vera innovazione che diede vita all'era dei mixtape. Le persone erano in grado di registrare le canzoni ascoltate alla radio sulle musicassette creando così delle compilation personalizzate. Oggetto mitologico fu il famoso Boombox, il grande mangianastri utilizzato anche dai primi rapper e DJ in grado di riprodurre musicassette e di registrare. Ma il punto di forza del Boombox era quello di sparare la musica ad altissimo volume grazie ai suoi woofer in grado di spingere i bassi fino a 150 decibel.
Il Walkman
Nel 1979 costava la bellezza di 150 dollari, il walkman rivoluzionò per sempre il modo di ascoltare la musica, un successo inaspettato per la Sony che divenne ben presto uno dei prodotti dell'azienda giapponese più venduti in assoluto con ben 400 milioni di pezzi. All'inizio le cose non andarono molto bene, il Walkman ci mise un po' ad essere capito e accettato. Ma le cose cambiarono in fretta e nel 1983 le musicassette superarono le vendite dei vinili.
Il Compact Disc, l'avvento dei CD
Nel 1982 viene annunciata al mondo una nuova tecnologia per ascoltare la musica. Il Compact Disc, conosciuto poi semplicemente come CD, viene inventato già nel 1979 dalla collaborazione tra due delle maggiori aziende tecnologiche al mondo: Philips e Sony. Le due società volevano creare qualcosa di piccolo, estremamente sottile e capace di contenere circa 74 minuti di audio. Tuttavia ci volle più di un decennio affinché i CD si imposero come standard per ascoltare la musica.
Il primo lettore raggiungeva cifre esorbitanti per il consumatore medio dell'epoca: più di 1000 dollari. Nel 1984 Sony introdusse il primo lettore CD portatile ad un prezzo abbordabile, solo 200 dollari, cinquanta in più rispetto a vecchi Walkman. Il CD divenne il prodotto per l'intrattenimento domestico con la crescita più rapida della storia.
La musica digitale: arrivano gli MP3
L'arrivo della nuova era digitale cambia tutto ed è l'inizio della fine dei CD. Napster cambia il modo di ascoltare la musica e di condividerla. Il nuovo formato digitale MP3 permette tutto ciò. Nascono e si diffondono numerosi servizi peer to peer, le case discografiche di tutto il mondo tremano e corrono ai ripari: Napster viene chiuso nel 2001 dopo essere stato messo sotto accusa dalla Recording Industry Association of America.
iPod: Steve Jobs stupisce il mondo
Nel novembre del 2001 Steve Jobs, CEO di Apple lancia un prodotto unico che ricalca il successo del Walkman traslato però nel nuovo mondo digitale: nasce l'iPod. Il lettore digitale della mela morsicata fu messo in vendita a 399 dollari e poteva contenere "solo" mille brani. Successivamente la casa di Cupertino introdusse cinque diversi tipi di iPod: iPod: Classic, Mini, Nano, Shuffle e Touch. Nel 2003 arrivò anche iTunes, il lettore multimediale digitale che ha cambiato per sempre il business dell'industria musicale digitale.
I servizi di streaming
Il ventunesimo secolo è stato caratterizzato dall'ascesa di YouTube, di web radio come Pandora o nuovi servizi di streaming come Tidal, Apple Music e Spotify. Sebbene le vendite della musica digitale vadano a gonfie vele, le grandi case discografiche non hanno ancora attutito il colpo: il cambiamento dalla musica con supporto fisico a quello digitale è costato la perdita di miliardi di dollari all'industria discografica, in favore di nuovi player che, grazie alla loro capacità di intuire i cambiamenti, hanno trasformato per sempre il modo di ascoltare la nostra musica preferita.
4 agosto 2019