Il limite maggiore cui avevano dovuto far fronte sinora le stampanti 3D era il prezzo. In molti hanno provato a progettare e realizzare modelli economici, ma i casi in cui si era riusciti a stare al di sotto dei 1.000 dollari (una sorta di limite psicologico, se così possiamo dire) si potevano contare sulle dita di una mano. La ciurma di pirati della Pirate 3D, però, è pronta a presentare una stampante tridimensionale dai costi accessibili a tutti. Chiamata, tanto per restare in tema piratesco, The Buccaneer.
A portata di tutti
Il primo dato che salta agli occhi è il prezzo: 347 dollari (poco più di 260 euro al cambio attuale) per una stampante 3D completa e funzionante. Prezzo davvero accessibile, dietro al quale si nasconde un progetto piuttosto solido. La campagna lanciata a fine maggio su KickStarter.com – il sito di crowdfunding più in del momento – puntava a raccogliere i 100.000 dollari necessari al lancio della produzione nel giro di un mese. La soglia è stata però passata nel giro di 10 minuti e, al termine della campagna, erano state raccolte ben 3520 donazioni per un totale di 1 milione e 400 mila dollari.
I motivi di questo successo sono da cercare, probabilmente, nella facilità di utilizzo e nel prezzo di listino molto al di sotto della media di mercato. “Vogliamo realizzare – afferma uno dei membri di Pirate 3D – un prodotto facile da utilizzare e configurare e che sia alla portata di tutti”. E se The Buccaneer manterrà tutte le promesse, non potrà che essere così: dopo aver caricato il materiale plastico utilizzato per creare oggetti tridimensionali, il dispositivo sarà già pronto per entrare in funzione.
Cartucce per stampanti
Il segreto di questa stampante 3D sta nell'innovativo sistema di “stoccaggio” della plastica utilizzata per stampare gli oggetti tridimensionali. Come si legge nella pagina del progetto, gli utenti che utilizzeranno The Buccaneer non dovranno far altro che caricare la cartuccia con il materiale plastico per la stampa nel vano posto nella parte superiore del dispositivo. Ogni volta che si sarà a corto di “inchiostro” plastico, non si dovrà far altro che aprire il vano, estrarre quella che ricorda per molti aspetti una classica cartuccia per stampanti – solo più grande - e sostituirla con una nuova. Poi si prende il filo, lo si collega alla testina della stampante e si torna di nuovo in “pista”, per stampare nuovi progetti.
L'isola del tesoro
Come ogni ciurma di pirati che si rispetti, anche quelli di Pirate 3D hanno la loro isola del tesoro. Un'isola, però, molto particolare. L'isola, innanzitutto, si trova sui server della società di Palo Alto e ospita una galleria di progetti già realizzati e pronti per essere stampati da The Buccanner. Basta collegarsi al database, - sia attraverso un computer, sia attraverso un dispositivo mobile –, scaricare il progetto che più interessa e inviarlo alla stampante; se si vuole, però, è possibile personalizzare il progetto, apportando le modifiche che più si ritengono necessarie.
4 luglio 2013