Tutto durò lo spazio di pochi giorni. Dall'apice del successo alla caduta e alla successiva scomparsa passarono cinque giorni, una settimana al massimo. Dong Nguyen, sino allo scorso febbraio sconosciuto sviluppatore mobile originario del Vietnam, non riuscì a resistere all'esposizione mediatica e decise di cancellare la sua creatura sia dall'App Store, sia dal Google Play Store. E dire che lo sviluppatore ne aveva di buone ragioni per mantenere in vita il suo Flappy Bird: quanto meno 50mila, come i dollari generati quotidianamente dal suo videogame grazie alle inserzioni pubblicitarie.
A mesi di distanza da quella decisione – e di sostanziale anonimato – Dong Nguyen torna a far parlare di sé. La prossima settimana, infatti, lo sviluppatore asiatico lancerà sull'App Store e sul Google Play Store Swing Copters, il sequel di Flappy Bird.
Il gioco dovrebbe arrivare il prossimo 21 agosto, anche se non si ha ancora l'ufficialità. L'app dovrebbe arrivare in versione freemium: nel caso si vogliano eliminare i banner pubblicitari si dovrà pagare 99 centesimi, altrimenti il giochino per smartphone e tablet Android e iOS sarà completamente gratuito.
Il gameplay
La base di partenza è la stessa che regalò fortuna e fama a Flappy Bird: un uccellino svolazzante che deve evitare ostacoli se vuole sopravvivere. Anche sul versante della grafica non ci sono grosse novità da registrare: stesso aspetto da videogame anni '80 con grafica bidimensionale e colori piatti. Nonostante ciò, Swing copters si candida ad essere il prossimo “campione di viralità”.
Così come il suo fratello maggiore, il gioco in uscita il prossimo 21 agosto è tanto semplice sulla carta quanto complicato nella realtà: anziché muoversi in avanti attraversando stretti cunicoli, questa volta l'uccellino sarà chiamato a librarsi verso l'alto tentando di evitare pericolosissimi martelli, spostandosi verso destra e verso sinistra ad ogni tocco del display dello smartphone.
Il protagonista del videogame, insomma, dovrà districarsi tra martelli e strette “feritoie”, zigzagando in mezzo al “campo di gioco” nella speranza di arrivare il più in alto possibile.