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Applicazioni incompatibili Chrome, cosa sono e cosa fare

Il team di sviluppo del browser di Big G brucia i tempi e aggiunge una nuova funzione di sicurezza al software, con l'obiettivo di renderlo più stabile

Chrome

Con l'aggiornamento rilasciato a partire dal 4 settembre 2018, Chrome ha iniziato una vera e propria battaglia (all'ultimo sangue, potremmo dire) contro una particolare tipologia di applicativi e software che, apparentemente, hanno ben poco a che fare con il browser realizzato in quel di Mountain View. In particolare, Chrome ha preso di mira quelle applicazioni, definite incompatibili, che in qualche modo tenterebbero di modificarne il funzionamento tramite il cosiddetto code injection (letteralmente "Iniezione di codice").

Si tratta di una misura difensiva adottata da Chrome sia per garantire prestazioni elevate ai propri utenti – potrebbe accadere che il code injection delle applicazioni incompatibili rallenti il rendering e caricamento delle pagine web – sia per evitare che qualche furbetto ne approfitti per "iniettare" all'interno del browser di Big G del codice malevolo e rubare così informazioni e dati di navigazione degli utenti. Come vedremo tra poco, infatti, l'iniezione di codice all'interno di altri software è una delle tecniche hacker maggiormente utilizzate per portare attacchi informatici di ogni tipo.

Perché le applicazioni utilizzano il code injection

Solitamente, gli applicativi utilizzano la tecnica del code injection per modificare il comportamento di un altro applicativo. Un software antivirus, ad esempio, potrebbe utilizzare questa tecnica (anche nei confronti di Chrome) per controllare in maniera diretta il funzionamento di un applicativo e migliorare la sicurezza del sistema informatico. Allo stesso tempo, però, il code injection può essere utilizzato per sfruttare falle e vulnerabilità di alcuni software e permettere ad hacker e criminali informatici di avere accesso al nostro PC e alle nostre informazioni.

 

Chrome in esecuzione su MacBook

 

Uno scenario, quest'ultimo, tutt'altro che peregrino. Una delle tecniche di attacco hacker maggiormente utilizzate è quella dell'SQL injection, che prevede l'inserimento di righe di codice malevolo all'interno di un database SQL in modo che vengano poi eseguite dagli applicativi di gestione dati. Allo stesso modo, i pirati informatici sono soliti iniettare codice all'interno di altri software con l'obiettivo di creare "un'apertura" nel sistema da spiare e riuscire così a trafugare informazioni di ogni tipo, dalla cronologia di navigazione alle password.

Quando verrà bloccato il code injection su Chrome?

Google ha dato un preavviso piuttosto lungo sulle sue intenzioni di bloccare il code injection. Già nel novembre 2017 gli ingegneri di Mountain View avevano annunciato che avrebbero bloccato l'iniezione di codice nel giro di qualche mese, notando che gli utenti Windows soggetti a questa tecnica erano maggiormente propensi a registrare crash e malfunzionamenti del browser Google. Inizialmente, la previsione era di bloccare questa tecnica a partire dal gennaio 2019, ma evidentemente i test condotti sulla versione beta di Chrome hanno dato risultati migliori rispetto a quanto previsto e si è deciso di anticipare il rilascio ufficiale di un trimestre.

 

Chrome

 

Come controllare se si possiedono applicazioni incompatibili con Chrome

Nel caso in cui un utente volesse sapere se sul suo PC ci sono applicativi incompatibili con Chrome non sarà costretto a spulciare all'interno delle cartelle del suo sistema operativo alla ricerca di qualche indizio. Sarà sufficiente sfruttare gli strumenti che lo stesso Chrome mette a disposizione e agire di conseguenza. Con la versione 69 del browser, tra le varie voci del menu Impostazioni dovrebbe comparirne anche una relativa ai controlli di compatibilità. Se si non doveste riuscire a trovarla, sarà necessario scrivere nella barra degli indirizzi (quella dove si digita la URL del sito web da visitare, tanto per intendersi) la stringa "chrome://settings/IncompatibleApplications" (se avete timore di sbagliare a digitare qualcosa potete anche fare copia e incolla, ricordandovi di eliminare gli apici). Nel giro di qualche istante, dovreste visualizzare l'elenco completo degli applicativi installati nel vostro browser Chrome che utilizzano la tecnica del code injection. Tra questi, come preannunciato, potreste trovare anche il nome del vostro antivirus e altri software che mai avreste pensato di leggere. Al fianco di ogni nome, poi, dovrebbe essere presente anche un pulsante per disinstallare il programma in questione. È probabile che il pulsante conduca alla finestra del Pannello di controllo dalla quale potete seguire la procedura guidata di disinstallazione.

 

Chrome su PC

 

Come detto, questa nuova funzionalità di sicurezza – e non solo – sarà introdotta a partire dalla versione 69 di Chrome, in rilascio dal 4 settembre 2018. Per verificare quale versione di Chrome è installata sul PC, cliccate sull'icona con i tre puntini in verticale in alto a destra, porta il puntatore del mouse sulla voce Guida e poi su Informazioni su Google Chrome. Si aprirà una nuova finestra del browser con tutti i dati di cui avete bisogno.

A cura di Cultur-e
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