Che l'utilizzo senza freni di smartphone e altri dispositivi elettronici possa, in qualche modo, incidere sulla salute delle persone è opinione comune. Vuoi per le onde elettromagnetiche, vuoi per una sorta di "assuefazione" ai dispositivi, sono sempre più gli enti, istituzioni e associazioni (anche mediche) che sconsigliano l'utilizzo prolungato degli smartphone. Molti ritengono, ad esempio, che l'utilizzo eccessivo di smartphone porti a una vera e propria intossicazione, con sintomi (ed effetti) come quello della sindrome della vibrazione fantasma.
A essere maggiormente a rischio di diventare dipendenti dagli smartphone, però, sembrerebbero essere i più giovani, adolescenti e preadolescenti in testa. Questa, almeno, l'opinione di due importanti azionisti istituzionali di Apple che, in una lettera datata 5 gennaio 2018, chiedono alla casa di Cupertino di intervenire e porre rimedio alla situazione.
Il contenuto della lettera inviata ad Apple
Redatta e sottoscritta da esperti di Jana Partners e California State Teachers' Retirement System (Caltstrs), la lettera invita Apple ad attivarsi e diventare promotrice di un'azione che consenta ai genitori di difendere i propri figli da dispositivi diventati tanto ubiqui quanto potenzialmente pericolosi. "Sarebbe contro il senso comune – si legge nella missiva dei due azionisti Apple – affermare che un tale utilizzo da parte di bambini, il cui cervello è ancora in fase di sviluppo e formazione, non abbia il benché minimo impatto. O che i produttori di dispositivi così potenti non debbano fornire aiuto ai genitori ad accertarsi che gli smartphone siano utilizzati in maniera ottimale".
Le statistiche relative all'utilizzo degli smartphone, d'altronde, sono impietose. Negli Stati Uniti i bambini ricevono il primo telefono all'età di 10 anni e lo utilizzano per più di 4,5 ore al giorno (escluse chiamate e l'invio di SMS). Circa l'80% di loro controlla i dispositivi ogni ora e la metà afferma di avere una sorta di dipendenza dai loro dispositivi mobili.
Gli studi citati nella lettera
A supporto della loro tesi che lo smartphone possa essere pericoloso per adolescenti e preadolescenti, i due azionisti Apple presentano una lunga lista di studi e ricerche a firma di diversi enti ed istituzioni statunitensi.
- Attenzione scolastica. Un'indagine del Center on Media and Child Health e dell'Università dell'Alberta (Canada) condotta intervistando 2.300 insenanti rivela che il 75% ritiene che il livello di concentrazione dei ragazzi nei confronti di compiti e lezioni scolastiche sia notevolmente ridotto
- Cresce il rischio di suicidio. Una ricerca condotta da Twenge tra gli adolescenti statunitensi dimostra che i ragazzi che utilizzano lo smartphone per più di cinque ore al giorno ha il 71% di possibilità in più che aumentino i fattori di rischio suicidario rispetto a chi lo utilizza per meno di un'ora
- L'influenza dei social. Secondo un'indagine dell'American Psychological Association il 58% dei genitori statunitensi si dicono preoccupati degli effetti che i social network possono avere sulla salute mentale e fisica dei loro bambini
- Disturbi del sonno. Ragazzi e adolescenti che utilizzano per troppo tempo smartphone e dispositivi elettronici presentano diffusi disturbi del sonno
Cosa potrebbe fare Apple
Nella lettera, Jana Partners e California State Teachers' Retirement System forniscono ad Apple anche alcuni suggerimenti sulle azioni da mettere in atto per tentare di ridurre la dipendenza da smartphone dei più giovani. Prima di tutto, la casa di Cupertino dovrebbe utilizzare parte dei suoi ricavi per finanziare ricerche e indagini in questo settore, così da avere dati più precisi e certi sugli effetti sullo sviluppo del cervello provocati dall'utilizzo eccessivo di smartphone (e altri dispositivi elettronici). In seconda battuta, Apple dovrebbe sviluppare nuovi strumenti di parental control che consentano ai genitori di avere maggior controllo sui dispositivi dei propri figli. Una soluzione suggerita è quella di dover inserire l'età del ragazzo nel corso della prima accensione, così da ricevere suggerimenti utili sul tempo di utilizzo dell'iPhone e sui portali di social network "accettabili".
Stoccata ai social e l'intervento di Tony Fadell
I due azionisti Apple, infatti, non risparmiano qualche critica anche alle reti sociali e ai portali di social media. "Non è un segreto – si legge nella lettera inviata ad Apple – che molti siti e app di social media siano studiate e realizzate per dare quanto più possibile dipendenza, così come riconosciuto ultimamente anche dai loro creatori".
Opinione condivisa anche da Tony Fadell, che a cavallo tra 2005 e 2007 contribuì alla progettazione e sviluppo del primo iPhone. Lo storico ingegnere Apple non risparmia stoccate alla sua ex azienda e agli altri giganti della Silicon Valley – non solo produttori di dispositivi, ma anche gestori di reti sociali – invitando tutti a compiere uno sforzo maggiore per combattere la dipendenza da smartphone tanto nei ragazzi quanto negli adulti.