Nel panorama della mobilità condivisa, i taxi sono sicuramente gli attori con la storia più lunga ma, al tempo stesso, sono stati per diversi anni anche quelli meno "smart". La digitalizzazione delle prenotazioni delle corse in taxi, infatti, è iniziata solo recentemente e in risposta alla sfida proveniente dalle app di car sharing e carpooling.
Oggi, in Italia e all'estero, esistono diverse piattaforme online di prenotazione delle corse e, ognuna di esse, ha la sua app da scaricare sullo smartphone. Le caratteristiche di queste app sono molto simili tra loro, almeno finché restiamo tra le app collegate alle cooperative dei tassisti. Diverso è il caso di Uber, un servizio che in alcuni Paesi del mondo permette a chiunque di diventare driver e di trasportare passeggeri ma che, in Italia, si è dovuto adeguare alla normativa vigente accettando nella sua flotta solo autisti con certificato di abilitazione professionale o tassisti con licenza.
Ma quali app può usare, oggi in Italia, un normale cittadino che ha bisogno di prenotare un taxi?
Wetaxi
Wetaxi è un servizio nato a Torino nel 2017 e che si è in breve tempo allargato ad oltre 20 città italiane. Nell'ottobre 2019 è arrivato anche a Roma e Milano, grazie ad un accordo con le cooperative Taxiblu (1.800 taxi a Milano) e Samarcanda (500 taxi a Roma). La promessa di Wetaxi è quella di offrire una corsa comoda, senza sorprese sul prezzo e, per di più, anche a basso impatto ambientale: tra le opzioni disponibili dall'app, infatti, c'è anche quella di condividere la corsa con altri utenti che fanno un percorso simile. Al risparmio sulla CO2 emessa dal taxi aggregando le corse corrisponde una riduzione del prezzo del 50% per i passeggeri. Wetaxi accetta pagamenti con carte di credito, PayPal, Satispay e anche direttamente a bordo del taxi, a fine corsa.
It Taxi
It Taxi è l'app ufficiale dell'Unione Radiotaxi Italiana, cioè l'associazione che riunisce le cooperative dei radiotaxi di 75 città del nostro Paese. Conta su 12.000 taxi disponibili in totale e gestisce 245.000 corse ogni mese. L'app è la versione digitale della vecchia chiamata telefonica alla cooperativa radiotaxi: ci permette di decidere una corsa, ci dice quale taxi sta arrivando a prenderci e ci permette anche di sapere quanto manca al suo arrivo. È possibile sapere in anticipo il costo della corsa e, pagando online, lo possiamo bloccare. Si paga solo con PayPal o con abbonamento aziendale mensile.
AppTaxi
AppTaxi ci permette di prenotare una corsa in 13 città italiane da uno degli oltre 5.000 tassisti delle 20 cooperative aderenti al servizio. A Venezia con App Taxi è possibile prenotare anche un taxi acqueo, un motoscafo per spostarsi attraverso i canali da un punto all'altro della città. È possibile anche preferire un taxi elettrico, o ibrido, per inquinare di meno durante la corsa. Si può pagare direttamente dall'app, tramite carta di credito, Satispay e persino con BitCoin.
FreeNow
FreeNow è il nuovo servizio di prenotazione taxi via app nato dalla fusione di MyTaxy (Daimler Mercedes) e DriveNow (BMW). Oggi è presente in oltre 100 città europee, tra le quali ci sono anche sei città italiane: Milano, Napoli, Roma, Torino, Catania, Palermo e Cagliari, con i rispettivi aeroporti. L'app permette di prenotare un taxi anche quattro giorni prima della corsa, di scegliere il tipo di veicolo e di pagare con carta di credito, contanti, PayPal, Google Pay o Apple Pay. In caso di cancellazione di una corsa l'utente paga una penale.
Uber
Uber è il gigante della prenotazione delle corse online: è presente in 700 città del mondo, in Italia è presente a Milano, Roma e Torino. Ormai è ben più di un'app per prenotare un taxi, visto che in base ai vari Paesi offre decine di servizi diversi, compreso Uber Air, che altro non è se non il servizio di taxi volanti attualmente in fase di sperimentazione, e Uber Eats per le consegne di cibo a domicilio. Restando alle prenotazioni delle corse in taxi, però, Uber offre sia servizi "Economy" che "Premium". Tra i primi ci sono Uber Pop, bloccato in Italia per concorrenza sleale con i tassisti, e Uber Taxi che invece sembra sia poco apprezzato dai tassisti, che quindi snobbano la piattaforma. Tra i servizi premium c'è invece Uber Black, più simile ad un noleggio con conducente che ad un taxi vero e proprio.
17 maggio 2020