Da almeno dieci anni, quindi da ben prima che la pandemia facesse riscoprire a miliardi di persone nel mondo che a casa ci sono un sacco di cose interessanti da fare, è scoppiata in milioni di persone in tutto il mondo la mania (a volte la moda) dell'indoor gardening. Cioè di coltivare piante a casa. Soprattutto piante tropicali e subtropicali, che si adattano discretamente bene alla coltivazione dentro le mura domestiche.
Ma serve parecchia esperienza e, purtroppo, prima di potersi vantare di essere un coltivatore esperto è di solito necessario fare fuori un bel po' di piante. Il detto dice che puoi definirti un coltivatore quando ne hai ammazzate cento, mentre per vantarti del titolo di coltivatore esperto ne devi stecchire almeno mille. In realtà non è più necessario seminare tutti questi cadaveri verdi, perché la tecnologia oggi aiuta parecchio a coltivare piante in appartamento.
Con le app, soprattutto: esistono app per identificare le piante e che ci danno anche consigli accurati su come gestirle quotidianamente. Nate come esperimenti di sviluppatori appassionati di giardinaggio, oggi queste applicazioni per smartphone sono diventate molto di più anche grazie ad una buona dose di intelligenza artificiale.
Eccone alcune, come usarle e qualche consiglio bonus che vi permetterà di diventare coltivatori indoor anche se non avete il pollice verde.
App per identificare le piante
Il primo problema di chi si approccia al mondo del giardinaggio, in casa o fuori, è che nel mondo ci sono non meno di 400 mila specie di piante diverse, ognuna delle quali ha esigenze specifiche in fatto di luce, temperatura, irrigazione, concimazione.
Un neofita del giardinaggio, quindi, ha l'esigenza innanzitutto di sapere che piante sta coltivando: molto spesso si compra una pianta per l'aspetto estetico, per poi vederla morire lentamente a casa perché si è scelta una specie totalmente incompatibile con la nostra abitazione.
Di app per identificare le piante, per fortuna, ce ne sono diverse. Per sfortuna, però, quelle che funzionano meglio sono a pagamento.
La più nota è Picture This, che costa 19,99 euro l'anno, cioè circa 1,66 euro al mese, ovvero un caffé e mezzo, con una prova gratuita di 7 giorni.
Vale la pena spenderli? Se abbiamo spesso esigenza di identificare una pianta, allora la risposta è sì: Picture This mostra una elevata percentuale di successo nell'identificazione della specie di una pianta e può tornare veramente utile.
Ma l'identificazione è solo una delle funzioni di Picture This, che può anche fornirci moltissime informazioni su come coltivare ogni pianta, sui problemi di coltivazione più frequenti, può impostare dei promemoria per l'irrigazione e la fertilizzazione. Ma non solo: Picture This può anche identificare le erbacce, i parassiti, gli uccelli che frequentano il giardino e dirci se una pianta è tossica per gli animali domestici.
Picture This è disponibile per Android e iOS.
Altra app per identificare le piante, e non solo, è Planta: funziona in modo simile a Picture This ma nella versione gratuita non ha la funzione per riconoscere la specie. Altra cosa che si ha a disposizione solo pagando la versione premium è l'esposimetro, che in realtà è un luxometro: si punta lo schermo del cellulare verso la luce che colpisce la pianta e l'app, leggendo i sensori della fotocamera, ci dice quanta luce viene irradiata su di essa.
Il grosso limite di Planta, al momento, è che nel suo archivio non ci sono ancora le piante da giardino, ma solo quelle "da interni" (definizione che, dopo aver ucciso abbastanza piante, smetterete di usare). La versione premium di Planta è parecchio più cara di quella di Picture This: 3,17 euro al mese, cioè 37,99 euro l'anno.
Planta è disponibile per Android e iOS
Una terza app per identificare le piante è Blossom, anch'essa in versione limitata o premium in abbonamento (19,99 euro l'anno). Purtroppo, però, abbiamo notato che la capacità di indovinare la specie delle piante fotografate è nettamente inferiore su Blossom, rispetto ad esempio a Picture This (la più accurata tra quelle che abbiamo provato).
Per il resto non mancano le opzioni per creare promemoria per l'irrigazione, le informazioni sulle esigenze della pianta (anche in questo caso: molto di base) e altre funzioni secondarie già viste in altre app.
Blossom è disponibile per Android e iOS.
Infine, un avvertimento che vale per tutte le app, anche per le migliori. Dopo aver identificato o inserito manualmente le vostre piante in queste app, di sicuro vedrete indicazioni di cura molto generiche, che vanno contestualizzate al vostro ambiente di coltivazione. Diffidate, ad esempio, da informazioni come "acqua due volte a settimana" o "luce: pieno sole".
Sono informazioni che possono andar bene solo in specifiche condizioni di coltivazione: il "pieno sole" di Ragusa, anche dietro una finestra o persino una tenda, non è affatto la stessa cosa del "pieno sole" di Brescia. Così l'irrigazione, che dipende moltissimo dalla temperatura che abbiamo in casa e dalla luce che riceve la pianta: più luce riceve, più "lavora" e più acqua berrà.
Bonus: la tecnologia gratis per coltivare piante in casa
Come sarà ormai chiaro a tutti, quindi, le app per coltivare meglio le piante in casa possono essere molto utili se usate nel modo giusto e, soprattutto, se sono in versione premium a pagamento: tutte le funzioni più interessanti, in particolare l'identificazione, si pagano.
Ci permettiamo di suggerirvi un'ottima alternativa totalmente gratuita, che ha il solo limite di non essere così immediata nel responso come queste app: si tratta del gruppo Facebook "Identificazione delle Piante" e del suo gruppo collegato "Identificazione malattie e parassiti delle piante". Questi due gruppi sono un eccellente esempio di intelligenza collettiva messa a disposizione di tutti, gratuitamente, grazie ai social network.
Basterà iscriversi ai due gruppi (sono privati) e pubblicare la foto della pianta o del parassita per avere una risposta persino più accurata di quella fornita dalle app. Non passeranno pochi secondi per averla, certo, ma spesso basteranno pochi minuti.
Tornando alle app, ma a quelle 100% gratuite, vi invitiamo anche a scaricare una delle tantissime app luxometro: si tratta di app che usano la fotocamera dello smartphone per calcolare quanta luce c'è in una stanza (il risultato è espresso in Lux o Lumen) e ci permettono di capire subito se tale quantità è sufficiente o no. Sia sul Play Store che sull'App Store se ne trovano moltissime.