Android O doveva essere il grande protagonista di Google I/O 2017, la conferenza annuale che l'azienda di Mountain View organizza insieme agli sviluppatori, e il sistema operativo mobile lo è stato. Tutte le novità che erano state preannunciate durante la prima Developer Preview sono state confermate e c'è stato spazio anche per qualche novità: dal nuovo sistema Vitals fino ad Android Go.Durante il keynote dedicato ad Android O, Google è stata chiara: l'obiettivo è aumentare il numero di utenti che ogni giorno utilizza uno smartphone con il sistema operativo del robottino verde montato sopra e per farlo è necessario restare al passo con i tempi, ma soprattutto garantire alle persone un device che sia impeccabile in ogni occasione. Per questo motivo gli sviluppatori hanno lavorato alacremente per migliorare l'ottimizzazione del sistema operativo mobile e per aumentare la fluidità e l'autonomia di Android. Le novità più interessanti riguardano la possibilità di utilizzare la funzionalità Picture-in-picture in tutte le applicazioni e il nuovo sistema di notifiche che va a migliorare quanto di buono già fatto vedere con Android Nougat. Infine gli sviluppatori si sono concentrati sulla sicurezza delle app, realizzando la nuova piattaforma Play Protect che avviserà l'utente quando sta scaricando applicazioni nocive dal Google Play Store.
La grande sorpresa, però, non è stata la presentazione delle funzionalità di Android O, ma l'annuncio di Android Go, una nuova versione leggera del sistema operativo mobile. Come già fatto con YouTube Go, la versione Lite della piattaforma di video streaming disponibile per i paesi emergenti, Google ha deciso di sviluppare una versione di Android che funzioni anche sugli smartphone che non hanno i requisiti per supportare Android O. Il sistema operative Lite sarà disponibile dal 2018 e porterà con sé molte novità che permetteranno a milioni di utenti di utilizzare l'ultima versione di Android.
Vitals, il nuovo sistema che muove Android O
L'azienda d Mountain View è decisa a migliorare il proprio sistema operativo mobile e per farlo ha deciso di focalizzare l'attenzione su tre caratteristiche fondamentali: autonomia dello smartphone, maggiore sicurezza delle app e nuovi strumenti per gli sviluppatori.
- Autonomia smartphone. Il problema più importante degli smartphone Android è la durata della batteria. Nonostante i produttori aumentino la potenza della batteria difficilmente si riescono a superare le 24 ore di autonomia dopo un utilizzo intensivo delle smartphone. Gli sviluppatori Android hanno lavorato su due diversi fronti: da un lato l'ottimizzazione del software, dall'altro le applicazioni in background. Per quanto riguarda l'ottimizzazione del sistema operativo, con Android O le applicazioni si apriranno ancora più in fretta, riducendo i consumi, mentre per quanto riguarda le app in background, sarà limitato il loro funzionamento in modo da migliorare l'autonomia
- Sicurezza app. La sicurezza del proprio smartphone è una delle preoccupazioni principali degli utenti Android. Per questo motivo, Google ha realizzato Play Protect, una piattaforma che avvertirà l'utente quando sta per scaricare applicazioni potenzialmente infette dal Google Play Store. La piattaforma verrà aggiornata continuamente per far fronte alle nuove minacce che nascono ogni giorno in Rete
- Console sviluppatori. Per gli sviluppatori ci sono due grosse novità. In primis dei nuovi strumenti da utilizzare all'interno della Console del Google Play Store che permetteranno di realizzare delle app a misura d'utente. Ma la novità più importante riguarda Kotlin, un nuovo linguaggio di programmazione che supporterà nativamente tutte le funzionalità di Android O.
Le novità di Android O
Le altre novità di Android O migliorano la gestione delle notifiche e delle applicazioni da parte dell'utente.
- Picture-in-picture. Richiesta a gran voce dagli utenti, la funzionalità Picture-in-picture sarà resa disponibile per tutti gli smartphone Android con la prossima versione del sistema operativo. In pratica Picture-in-picture permetterà di utilizzare due applicazioni contemporaneamente. Se ad esempio si sta effettuando una videochiamata, sarà possibile ridurre la finestra della telefonata e aprire il calendario per controllare l'agenda degli impegni. L'utente potrà decidere autonomamente la grandezza delle finestre. Google ha rilasciato anche delle istruzioni che dovranno seguire le software house per implementare la funzionalità all'interno del sistema operativo
- Gestione delle notifiche. Con Android Nougat, Google era già intervenuta pesantemente sulla gestione delle notifiche, con il prossimo aggiornamento del sistema completerà il lavoro. Su Android Nougat, quando si riceverà una notifica sarà possibile per l'utente posticiparla e impostare altre opzioni entrando in un nuovo menu appositamente creato. Inoltre, le notifiche verranno raggruppate a seconda della categoria di appartenenza
- Autofill integrato nel sistema operativo. L'autofill è il sistema che permette di registrare automaticamente le credenziali d'accesso dei vari servizi online. Chrome già lo integra nel browser, ora Google lo porterà anche nel sistema operativo mobile con l'aggiornamento ad Android O. Quando si scaricherà un'applicazione e le credenziali del servizio sono già presenti in Chrome non sarà necessario effettuare il login, ma sarà automatico
- Scrittura dei testi velocizzata. L'intelligenza artificiale che gestisce i suggerimenti e il "copia e incolla" della tastiera è stato migliorato per velocizzare la scrittura dei messaggi degli utenti. Android O riconoscerà automaticamente indirizzi e-mail, numeri telefonici e indirizzi stradali e fornirà suggerimenti accurati
- TensorFlow Lite. Google vuole migliorare la performance del proprio sistema operativo e punta sui sistemi di machine learning. TensorFlow Lite è la nuova disponibile per gli sviluppatori che permetterà di migliorare in tempo reale le applicazioni sfruttando i sistemi di machine learning. La piattaforma non è stata spiegata perfettamente e nelle prossime settimane se ne saprà sicuramente di più.
Android Go
Il vero protagonista del keynote, però, è stato Android Go, la nuova versione leggera del sistema operativo mobile dedicata alle nazioni in via di sviluppo. Mercati come l'India sono troppo importanti per aziende del calibro di Google. Purtroppo la nazione asiatica deve scontare un arretramento tecnologico che non permette alla maggior parte della popolazione una connessione veloce a Internet. Per questo motivo Facebook e Google hanno realizzato delle versioni Lite delle proprie applicazioni di punta. L'azienda di Mountain View, dopo YouTube Go, è pronta a lanciare entro il 2018 anche Android Go, che potrà essere utilizzato per realizzare smartphone a basso costo. Il nuovo sistema operativo non avrà requisiti elevati: per funzionare basterà avere uno smartphone con 1GB di RAM. E Google ha promesso che le funzionalità saranno le stesse del fratello maggiore. Le applicazioni, a partire da Google Chrome consumeranno meno RAM, mentre nel Play Store saranno disponibili delle app sviluppate appositamente per Android Go.
Android O disponibile in Beta
Android O è disponibile in versione Beta, ma potrà essere scaricato solamente dagli utenti che dispongono di un Google Pixel, di un Nexus 5x o di un Nexus 6p.