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Amazon acquista Twitch per 1 miliardo di dollari

Con un colpo da maestro, Jeff Bezos mette le mani su una delle prede più ambite del panorama web. Ecco perché

L'offerta di contenuti di Fire TV presto crescerà ulteriormente grazie a Twitch

L'annuncio arriva un po' a sorpresa. Gli investitori e gli analisti di mercato aspettavano qualche novità dal fronte Google ed invece arrivano da un nuovo fronte di cui ben pochi – se non nessuno – erano a conoscenza. Twitch, la piattaforma di streaming video in diretta specializzata in videogames ed e-sport, è stata acquistata da Amazon per una cifra di poco inferiore al miliardo di dollari in contanti. A diffondere la notizia è stata la stessa Amazon con un comunicato pubblicato sul proprio sito web. Le maggiori testate di settore – tanto statunitensi, quanto europee – sono state colte di sorpresa dall'accordo, tanto che la voce ha iniziato a diffondersi appena un'ora prima che arrivasse l'ufficialità.

 

Amazon Twitch

 

L'accordo, prima di essere ratificato, dovrà passare sotto le “forche caudine” dell'antitrust statunitense ed europeo: un processo che richiederà sicuramente alcune settimane, se non mesi. Se non dovessero essere ravvisati impedimenti di sorta (le analisi condotte dai due enti sono sempre piuttosto stringenti), il matrimonio sarà ufficialmente celebrato nei prossimi mesi.

L'annuncio di Amazon e Twitch

Sono Emmet Shear e Jeff Bezos, rispettivamente CEO di Twitch e Amazon, a dare l'annuncio del raggiungimento dell'accordo. “Sono onorato di annunciare di essere stati acquistati da Amazon – si legge nella dichiarazione di Shear. Abbiamo scelto Amazon perché crede nella nostra comunità e condivide con noi i valori e le prospettive a lungo termine, e vuole aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi in maniera più veloce. Tutto rimarrà, più o meno, come era prima: manterremo i nostri uffici, il nostro personale, il nostro brand e, cosa più importante, la nostra indipendenza. Ma grazie alle risorse di Amazon saremo in grado di realizzare un Twitch addirittura migliore di quello odierno”. Speranze condivise anche da Bezos. “Come Twitch, siamo ossessionati dalla soddisfazione dell'utente e ci piace pensarla differentemente dagli altri. Non vediamo l'ora – continua il CEO di Amazon – di aiutarli a costruire nuovi servizi per la comunità dei videogamer”.

Matrimonio senza senso?

Ad una prima occhiata, questa unione potrebbe apparire un nonsenso. O, quanto meno, avere meno senso dell'acquisto da parte di Google (che, pare, abbia deciso di non dare seguito alle trattative per paura di una decisione avversa dell'antitrust). I maggiori investimenti fatti sinora da Amazon riguardavano il rafforzamento della propria infrastruttura hardware per il potenziamento dei canali di vendita.

 

Amazon

 

Rientrano in questa ottica, ad esempio, gli sforzi compiuti dalla creatura di Jeff Bezos per creare un ecosistema di dispositivi hardware – il Kinlde Fire, il Fire TV e, dulcis in fundo, il Fire Phone – grazie ai quali incrementare le vendite di software e app. E, quando si era interessata allo streaming video, lo aveva fatto producendo in prima persona delle serie TV o affidandosi a serie TV già collaudate e non a user-generated content. Insomma, molti analisti hanno storto il naso alla lettura della nota stampa diffusa da Amazon.

I perché di Amazon

A fugare i primi dubbi sull'acquisizione, basterebbe leggere le cifre che Twitch fa registrare mensilmente. Con 55 milioni di utenti unici al mese, 15 miliardi di ore di contenuti visualizzati nell'arco di trenta giorni, 1 milione di utenti che hanno creato contenuti da condividere sulla piattaforma. A questo va aggiunta l'incredibile capacità di Twitch di creare contenuti che incollano letteralmente gli utenti alla sedia: mediamente, un utente della piattaforma di streaming guarda 13 ore di video per settimana, mentre il 58% guarda più di 20 ore. Per Amazon, però, non si tratta di una questione legata ai soli numeri.

 

Il Fire TV

 

Grazie a Twitch, il gigante dell'e-commerce riuscirà ad avere accesso diretto a una delle fasce di consumatori più interessanti e, solitamente, più difficilmente raggiungibili: quella degli uomini tra i 18 e i 49 anni di età. Il 78% degli iscritti a Twitch rientra in questa fascia di età e, grazie ai contenuti presenti sulla piattaforma, Amazon sarà in grado di avere un “rapporto” privo di mediazioni con loro. Twitch, non bisogna negarlo, sarà una fonte inesauribile di contenuti che Amazon potrà mettere a disposizione – in forma più o meno esclusiva – per gli utenti della sua piattaforma hardware, Fire TV in testa.

Twitch, insomma, da portale poco “monetizzabile” potrebbe immediatamente trasformarsi in una gallina dalle uova d'oro, sia per i contenuti che porta in dote, sia per le potenzialità pubblicitarie e commerciali sinora non sfruttate a pieno.

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La costruzione – silenziosa – di un impero

E mentre tutti continuano a interrogarsi sui perché di Amazon e sulle ragioni profonde – quasi filosofiche – dell'accordo, qualcuno fa notare come il più grande negozio di e-commerce al mondo sia diventato, al contempo e sottotraccia, uno dei protagonisti dell'universo del gaming online e non solo. Tutto ha inizio nel 2008, quando Amazon acquista Reflexive Entertainment, una piccola software house specializzata nello sviluppo di giochi per PC e in possesso di una piattaforma web dove vendere quegli stessi giochi. La scalata al mondo dei videogames continua nel 2011 con il lancio dell'Amazon App Store, negozio virtuale dove acquistare applicazioni e giochi per smartphone. L'anno successivo, e siamo al 2012, Amazon presenta il suo Game Studios, dipartimento interno alla struttura del gigante dell'e-commerce deputato esclusivamente allo sviluppo di videogames.

 

Twitch

 

Negli ultimi due anni la creatura di Jeff Bezos ha adottato una strategia piuttosto differenziata per rafforzare la propria posizione all'interno del settore gaming. Mentre da un lato gli Studios hanno continuato a sfornare giochi per piattaforma mobile e piattaforma social, dall'altro sono stati chiusi accordi con software house e sviluppatori indipendenti, entrati così all'interno della “sfera d'influenza” Amazon. Tra queste Double Helix, specializzata nello sviluppo di giochi per console, e Kim Swift, uno dei più rinomati designer di videogame ancora in attività. L'ultimo tassello (almeno per il momento) aggiunto a questo è quello di Twitch: basterà per placare la fame di videogiochi che sembra aver assalito Jeff Bezos?

A cura di Cultur-e
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