Non tutti lo sanno ma i vecchi cavi USB potrebbero essere un problema per i nostri device, così come accade anche per quelli economici e prodotti da brand non affidabili.
Utilizzare un cavo danneggiato, troppo datato o economico potrebbe anzitutto garantire velocità di ricarica peggiori e, a lungo andare, danneggiare addirittura smartphone, tablet e tutto ciò a cui sono connessi.
In molti casi la cosa è palese e, ad esempio, vedere un cavo USB rotto o sfilacciato è già un primo segnale di pericolo. Tuttavia, in altri casi, la cosa potrebbe non essere così evidente e causare problemi senza che l’utente se ne accorga.
Fortunatamente, ci sono molti modi in cui si possono esaminare e testare i propri cavi prima di utilizzarli o chiaramente gettarli via. E dato che si tratta di un argomento piuttosto delicato, e che potrebbe avere ripercussioni economiche importanti, vale la pena parlarne più nel dettaglio.
Perché un cavo USB difettoso danneggia un dispositivo
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È bene sottolineare che il discorso sui cavi USB si applica universalmente a tutti i tipi di connettori, tuttavia vista la larghissima diffusione e vista anche la maggiore potenza che possono fornire, è utile focalizzarsi principalmente sui cavi USB-C.
Chiaramente, è difficile che qualsiasi cavo difettoso vada a danneggiare immediatamente un dispositivo ma comunque è un’ipotesi da non sottovalutare, perché un prodotto che non funziona come dovrebbe, ad esempio, potrebbe bruciare la porta USB di un telefono e addirittura provocare un incendio
Il rischio più grande è, dunque, un eccessivo surriscaldamento che potrebbe portare ai problemi di cui sopra.
Questo può avvenire in diverse circostanze: ad esempio se il caricabatterie è troppo potente lo smartphone potrebbe non essere in grado di gestire l’energia in entrata e raggiungere picchi di temperatura elevata, prima di fondersi.
Molti smartphone hanno circuiti di ricarica sofisticati che prevengono questo problema, in altri casi il circuito si trova anche all’interno dell’alimentatore ma, quando parliamo di prodotti economici, questa misura di sicurezza potrebbe non esserci (o potrebbe non funzionare a dovere) portando ai disastri appena descritti.
Un cavo USB difettoso o di scarsa qualità potrebbe causare il surriscaldamento del device a cui è collegato oppure portare alla perdita di dati durante il trasferimento
Per quanto riguarda i soli cavi USB, quelli più economici, sono realizzati con componenti di bassa qualità che potrebbero non essere in grado di trattenere il calore efficacemente, aumentando il rischio di surriscaldamento.
Così facendo potrebbe danneggiare il dispositivo a cui è collegato, fondere la batteria e addirittura prendere fuoco.
Come già detto i moderni smartphone hanno diversi sistemi di protezione, ma in caso di cavi economici il calore potrebbe partire dal cavo stesso, che potrebbe causare un incendio piuttosto velocemente.
Allo stesso modo un cavo economico potrebbe non garantire connessioni stabili e portare a una perdita di dati o all’interruzione della connessione con conseguente danneggiamento dei file dentro il dispositivo.
Perciò, per evitare conseguenze spiacevoli dovute al surriscaldamento è sempre consigliabile acquistare un cavo USB-C affidabile e di buona qualità.
Come capire se un cavo USB è difettoso
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In alcuni casi è piuttosto semplice capire se un cavo USB è difettoso e potrebbe avere dei “difetti estetici” piuttosto evidenti, tipo dei fili scoperti.
Questo accade quando un cavo è logoro oppure quando è realizzato con un materiale fragile, che può sfilacciarsi più facilmente di uno realizzato con materiali di qualità.
Altri problemi potrebbero interessare la porta USB con rotture o ammaccature che potrebbero aver rovinato o piegato uno dei pin al suo interno.
Capire se un cavo USB è difettoso è semplice e i difetti estetici sono un campanello d’allarme evidente, ma bisogna anche osservare le performance del cavo stesso e del device a cui è collegato
Qui è più complicato vedere il difetto, ma in caso di prese logore o in pessime condizioni, è sempre bene cambiare il cavo e sceglierne uno in condizioni migliori.
Se poi, collegando il cavo si nota una ricarica lenta dei propri device, questo è sicuramente uno dei campanelli d’allarme più evidenti di qualche problema e, per non rischiare, è consigliabile correre ad acquistare un nuovo cavo, non solo per garantire performance di ricarica migliori ma anche per evitare surriscaldamento o perdita di dati.
Cosa controllare prima di acquistare un cavo USB
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Chiaramente la maggior parte dei produttori di dispositivi produce cavi USB affidabili e di alta qualità, ma purtroppo non è sempre così.
Tuttavia se si acquista il cavo singolo è sempre bene leggere attentamente le informazioni sulla confezione, ascoltare i pareri e le recensioni di chi già l’ha utilizzato e, ovviamente, non andare a risparmio ma optare per prodotti di brand affidabili, anche se magari costeranno un po’ di più.
Acquistare un cavo USB di qualità, di solito, è la soluzione migliore per non avere brutte sorprese e rischiare di rompere i propri device o avere performance peggiori
Generalmente è sempre meglio comprare un cavo USB dello stesso marchio del device a cui andrà collegato, ma trattandosi di una connessione universale, potrebbe essere utilizzato con dispositivi diversi, per cui è bene semplicemente affidarsi ai brand più riconosciuti.
Perciò, in sintesi, è sempre meglio spendere qualche euro in più e acquistare un prodotto di buona fattura, piuttosto che andare a risparmio e comprare qualcosa che sia fragile, che non garantisca performance ottimali o che, peggio, possa essere dannoso per il proprio device.