Introdotto da Apple nel lontano 1999, le basi Airport sono dei dispositivi Wi-Fi che permettono di configurare una rete domestica (o LAN, local area network) nel giro di pochi minuti. Pensate per il collegamento wireless dei dispositivi Apple – furono introdotti in accoppiata con gli iBook – oggi le basi AirPort sono compatibili con tutti i prodotti della linea Apple – iMac, MacBook, iPhone, iPod e iPad – e con i computer Windows.
Oggi la linea Airport si compone di tre prodotti: AirPort Express, AirPort Extreme e AirPort Time Capsule. Vediamo le caratteristiche di ognuno nel dettaglio.
AirPort Express
Il più piccolo della famiglia – un parallelepipedo largo una decina di centimetri e alto poco più di due - è indicato per piccole reti casalinghe. Pur supportando fino a 50 dispositivo connessi contemporaneamente, questo router wireless non è molto prestazionale.
Dotato di un unico ingresso Ethernet (con velocità teorica di trasferimento di 100 megabit al secondo), l'AirPort Express è compatibile con lo standard wireless 802.11n dual band sincrono (trasmette dati in contemporanea sia sulla banda da 2.4 Ghz sia sulla banda da 5Ghz), che garantisce velocità teoriche di 300 megabit al secondo.
Nel caso in cui si dovessero connettere troppi dispositivi alla stessa base, quindi, le prestazioni ne risentirebbero forzatamente.
Il punto di forza del modello Express – oltre ad un design elegante e sobrio – è la sua versatilità. Sul retro del dispositivo, assieme all'ingresso Ethernet si trova una porta USB e un piccolo ingresso jack da 3,5 millimetri.
La porta USB può essere utilizzata per collegare una stampante alla rete casalinga e trasformarla in un dispositivo di rete. Il jack, invece, permette di collegare l'AirPort ad un impianto stereo casalingo o a delle casse wireless ed effettuare streaming musicale grazie alla funzione AirPlay.
AirPort Extreme
Se l'Express ricorda molto da vicino una piccola base portaoggetti, l'AirPort Extreme somiglia molto più ad un totem. A parte questa differenza stilistica – ma il design, sobrio ed elegante, resta lo stesso – i due dispositivi svolgono più o meno le stesse funzioni. Il modello Extreme, però, è più indicato per abitazioni di grandi dimensioni o uffici di media grandezza.
Dotato di 4 porte Ethernet Gigabit (con velocità teorica massima di 1 gigabit – 1.000 megabit – al secondo) e compatibile con lo standard wireless 802.11ac dual band (velocità teorica massima di 1.3 gigabit – 1.300 megabit – al secondo), è decisamente più performante rispetto al fratellino piccolo (l'Express). Nonostante ciò, il numero di connessioni massime garantite (cinquanta) è lo stesso per i due dispositivi. La porta USB presente sul retro del dispositivo riconosce sia stampanti che dischi rigidi esterni.
AirPort Time Capsule
Identico nell'aspetto al modello Extreme, l'AirPort Time Capsule ne ricorda molto da vicino anche le specifiche tecniche. L'unica reale differenza tra i due modelli sta nell'hard disk (da 2 o 3 Terabyte) ospitato all'interno del Time Capsule (capsula del tempo in inglese).
Questo modello, quindi, può essere utilizzato come hard disk di rete o, in alternativa, come dispositivo di backup dei computer a cui è collegato. Utilizzando l'utility Time Machine installata su ogni computer Apple (sia iMac sia MacBook) sarà possibile effettuare il backup completo della memoria e recuperare file cancellati per errore anche a distanza di settimane. Nel malaugurato caso in cui il computer non dovesse più funzionare a causa di un malfunzionamento del sistema operativo, sarà possibile ripristinare il sistema ad una versione precedente.
Configurazione di Apple AirPort
Come accade per la gran parte dei dispositivi Apple, la configurazione degli AirPort è semplice ed intuitiva. Le informazioni richieste sono ridotte all'osso e nel giro di pochi minuti anche l'utente privo di qualsiasi capacità informatica sarà in grado di configurare il proprio dispositivo Wi-Fi.
Per connettersi alla rete AirPort bisognerà accedere al pannello di configurazione delle reti wireless e attendere che venga individuata. Nel caso in cui si debba accedere per la prima volta ad una base AirPort appena installata, all'utente verrà richiesto di assegnare un nome alla base e un SSID (service set identifier) alla rete. Opzionalmente, potrà essere impostata anche una password di rete, così da rendere più sicura la propria navigazione.
Nel caso in cui, invece, ci si debba connettere ad una rete AirPort già esistente con un nuovo dispositivo, si dovrà semplicemente inserire – se richiesta – la password di rete impostata in precedenza.
Nel caso nella rete domestica ci fosse già un altro dispositivo AirPort (ad esempio un AirPort Time Capsule) si può scegliere se utilizzare il nuovo arrivato per estendere la rete casalinga già esistente o se crearne una ex novo. In questo secondo caso si può seguire la procedura brevemente descritta nei paragrafi precedenti e creare una nuova LAN; se, invece, si volesse aggiungere il nuovo AirPort ad una rete già esistente, questo agirà da range extender (andrà ad estendere la portata della rete casalinga a cui è stato aggiunto).
Anche in questo ultimo caso, la configurazione è estremamente semplice: si sceglie la rete alla quale aggiungere l'AirPort, si inserisce la password di rete e si attende qualche minuto per la configurazione. Al termine di questa procedura, sarà possibile utilizzare uno dei due dispositivi per connettersi alla rete casalinga.
Per una migliore configurazione e gestione della rete domestica, è consigliabile scaricare l'AirPort Utility (disponibile per sistemi Mac OS, Windows e iOS).
14 ottobre 2013