Sono la punta di diamante di Apple per un ascolto di musica di alto livello però, nonostante la qualità sonora, gli AirPods possono rivelarsi non particolarmente adatti ad alcune forme di orecchio. Perciò è determinante individuare l’espediente migliore per renderli anche comodi nel corso delle ore in cui se ne fa uso. Se durante il movimento gli AirPods escono dalle orecchie, non entrano correttamente o si trasformano in un vero incubo nello svolgimento dell’attività sportiva, sono molteplici gli espedienti da tentare prima di abbandonare completamente l’idea di riuscire a far propri questi piccoli indossabili. Quali sono le migliori possibilità? Scopriamole insieme.
AirPods in posizione con i ganci
Utilizzare gli AirPods effettuando dell'esercizio fisico è ritenuto da alcuni una scelta poco felice, visto che in certi casi capita di vederli scivolare fuori dalle orecchie e cadere inesorabilmente sul pavimento. A volte bastano gesti limitati per raggiungere il medesimo risultato, quindi è importante identificare il giusto rimedio al problema. Per questo motivo i ganci da applicare direttamente ai due auricolari diventano utili supporti per lo sport. Con una realizzazione in silicone semirigido o ulteriori materiali che ben si adeguano al contatto con la pelle, si distinguono in due distinte macro-tipologie di design. La prima è la più piccola che, con la sua struttura, aumenta la dimensione dell’AirPod singolo rendendo maggiore lo spessore dello stesso all’interno del padiglione; favorisce inoltre l’isolamento pure in condizioni estreme. Il secondo, differentemente, si aggancia materialmente all’orecchio, posizionandosi tutto intorno ad esso; meno isolante, vista la conformazione, appartiene alla categoria che si distingue per stabilità seppur con qualche svantaggio dal lato del sound.
Ognuna ha i suoi vantaggi e i punti deboli ma, provandole entrambe, si può facilmente determinare quella più piacevole da indossare.
Rispetto ad altre metodologie, queste possono risultare comode in fatto di sicurezza ma decisamente meno vantaggiose se si considera la questione ricarica. Per poter essere inseriti e di conseguenza caricati nell'alloggiamento del case originale, è necessario privare gli AirPods dei ganci e conservarli separatamente in contenitori adeguati che occupano spazio, soprattutto quando si è lontano da casa; a ciò si aggiunge un aumentato pericolo di perderli o romperli inavvertitamente nel ripetere la gestualità nel tempo.
Tra le proposte di ganci in-ear più apprezzati vi sono gli EarBuddyz 2.0 di EarBuddyz: costruiti in silicone premium, isolano dall’ambiente e si installano o rimuovono per la carica con piccoli semplici movimenti. C’è poi la versione di Moko: arrivano in quattro coppie di esemplari, realizzati sempre in silicone morbido e disponibili in diversi colori, con aletta che crea la giusta ampiezza per il posizionamento nel condotto uditivo. Quelli di Icarer, al contrario, sono ganci esterni morbidi e resistenti, ancora in silicone, adatte sia per AirPods 1 che 2 e Pro; il materiale, malleabile per migliorarne l'adattamento, è lavabile per una totale sanificazione dopo l’attività fisica. Un’altra proposta è fornita da Elago che, con la costruzione in poliuretano termoplastico (TPU), si modella per circondare in maniera ideale l’orecchio scongiurando scomodità e fastidi; poi, il foro all'estremità consente di attaccare il laccetto magnetico per unirle ed evitare di smarrirle.
AirPods: usa i cuscinetti per l’aderenza
Quando gli Airpods non entrano nel padiglione auricolare, sia perché troppo grandi che troppo piccoli, non resta che utilizzare il cuscinetto della dimensione adeguata. Offerti in tre misure già nella scatola al momento dell’acquisto, spesso si rivelano il trucco corretto per garantire un utilizzo più sicuro senza il rischio di perdere o di far piombare a terra l’auricolare, con l'incognita di danneggiamenti definitivi. Se non si hanno a disposizione, niente paura: vi è l’opportunità di comprarne altri nei principali shop fisici o digitali.
I modelli che maggiormente riescono a rendere agevole l’utilizzo sono le varianti prodotte in soffice memory foam, una densa schiuma in poliuretano che per le sue caratteristiche si trova nei prodotti per il sonno come materassi e cuscini. Il materiale di produzione è capace di modificarsi alla pressione o a modellarsi attraverso il calore del corpo, riprendendo successivamente e in pochi istanti la sua forma originaria; in tal modo, una volta inseriti, i cuscinetti si accomodano perfettamente rispettando la conformazione dell’orecchio.
È sufficiente incastonarli alla parte dedicata all’amplificazione, seguendo le indicazioni fornite nella confezione. Con grandezze variabili è facile trovare quella adatta alle proprie esigenze.
Come nel caso precedente, scegliere la misura appropriata diventa fondamentale, specialmente per quanto riguarda l’isolamento acustico dai rumori: solo una corretta aderenza riesce infatti ad annullare tutti i suoni provenienti dall’ambiente circostante. Per questo, in aggiunta al comfort, bisogna tenere conto di tale particolare dettaglio; se escono o se gli AirPods non entrano, è indispensabile cambiare formato o, addirittura, soluzione. I cuscinetti di Tx-500 di Comply sono in grado di bloccare ogni rumore, infilandosi nell’orecchio e riducendo l’incidenza di eventuali irritazioni per l’uso prolungato; stabili e in tre taglie, si adattano grazie al memory foam e alla temperatura corporea. Nascono in silicone quelli di New Bee, in tre dimensioni differenti, sono lavabili (ovviamente staccandoli dagli AirPods) per avere dei supporti sempre puliti e funzionali.