I nuovi auricolari wireless sono impermeabili? Non proprio o non del tutto, ma, come dichiarato dalle case produttrici, posseggono un certo grado di resistenza all'acqua. Per sfatare ogni dubbio, due blogger di CNET, portale statunitense dedicato alla tecnologia, hanno deciso di mettere alla prova la resistenza di tre modelli di auricolari: AirPods, Powerbeats Pro e Galaxy Buds. Il test ha previsto tre diverse prove per simulare cosa accade alle cuffie a contatto con il sudore, se cadono inavvertitamente in acqua o, se per disgrazia, subiscono un lavaggio in lavatrice.
Ad avere la meglio in questo confronto a tre sono le AirPods. Le cuffie wireless Apple sono le più resistenti e possiedono una certificazione IPX4, cioè sono resistenti agli spruzzi. Le Samsung Galaxy Buds godono di una certificazione IPX2, cioè sono resistenti alle gocce d'acqua. Questo significa che sono protette dagli schizzi d'acqua e dal sudore. Infine, le cuffie Powerbeats Pro non hanno ricevuto alcuna certificazione ufficiale in base alla resistenza all'acqua, ma i test effettuati da CNET hanno raccontato una storia diversa.
La sfida del sudore
Il primo test prevede la resistenza dal sudore durante un allenamento in palestra. I blogger, indossando gli auricolari, hanno spruzzato dell'acqua con un piccolo diffusore per farla colare in maniera uniforme sui lati della testa. Dopo aver spruzzato le cuffie ben cinque volte, come raccomandato dalle case produttrici dopo un'eventuale esposizione all'acqua, hanno asciugato gli auricolari. Subito dopo sono stati messi in funzione per testarne la connessione Bluetooth, la qualità dell'audio riproducendo della musica e il corretto funzionamento del microfono attraverso la registrazione di un file audio. I Powerbeats Pro e i Galaxy Buds hanno superato la prova, ma gli AirPods sono risultati decisamente i migliori.
Il test di immersione
Superata la prima prova, le ragazze di CNET hanno effettuato il test di immersione. Si tratta di una prova che ha lo scopo di simulare l'eventuale caduta in acqua degli auricolari, evento più frequente di quanto possiamo immaginare. Gli auricolari sono stati immersi per cinque secondi in un'ampolla di vetro piena d'acqua, quelle che solitamente sono riservate ai pesci rossi, successivamente ripescati e asciugati.
Le cuffie wireless sono state testate nuovamente con gli stessi parametri utilizzati per il primo test e questo il verdetto: le tre coppie di auricolari sono sopravvissuti al test di immersione e continuano a funzionare regolarmente. Non è possibile, però, escludere qualche malfunzionamento a lungo termine. Ovviamente sia Apple che Samsung raccomandano di non immergere in acqua o altri tipi di liquido i propri auricolari, ma se ciò dovesse accadere per puro caso potremmo stare tranquilli.
Il test della lavatrice
L'ultima prova è sicuramente la più estrema, ma non per questo improbabile: la simulazione di un lavaggio in lavatrice. Può accadere di dimenticarsi gli auricolari nelle tasche di una giacca e il danno è fatto. Come si saranno comportati gli auricolari? I due blogger hanno tolto gli auricolari dalle loro custodie e li hanno inseriti singolarmente in una tasca chiusa con una cerniera lampo in tre diverse giacche. Le lavatrici sono state impostate su un normale ciclo di lavaggio di 30 minuti in acqua fredda con detersivo e, ovviamente, centrifuga.
Terminato il lavaggio gli auricolari sono stati recuperati e asciugati per testarne nuovamente il funzionamento. Le Powerbeats Pro si sono distinte subito per una migliore riproduzione della qualità del suono, mentre il microfono risultava leggermente attenuato. Le Galaxy Buds sono risultate le migliori in termini di registrazione audio attraverso il microfono, ma pessimi nella riproduzione con il suono dell'auricolare sinistro quasi impercettibile e debole sul destro, anche con il volume al massimo. Infine, gli AirPods se la sono cavata con una riproduzione audio migliore elle Galaxy Buds, ma anch'essa sbilanciata sui due auricolari, idem per il microfono anch'esso un po' ovattato.
Quali sono gli auricolari Bluetooth più resistenti all'acqua?
Dopo 48 ore, i blogger di CNET hanno ripetuto nuovamente i tre test: gli auricolari wireless Powerbeats Pro continuavano a funzionare, anzi, il problema relativo al microfono riscontrato dopo il test della lavatrice sembrava addirittura rientrato. I Galaxy Buds suonavano più forte rispetto alla prima sessione di test, ma l'auricolare sinistro non dava più segni di vita. Chi ha reagito in maniera migliore, anche alla seconda tornata di test, sono stati proprio le AirPods: entrambi gli auricolari continuavano a riprodurre l'audio in maniera chiara e nitida a un volume decente, mentre il microfono era ancora un po' ovattato.
Alla fine dei test gli auricolari Powerbeats che non possiedono alcuna certificazione IP relativa alla resistenza all'acqua si sono difesi molto bene, una vera sorpresa. Buona la "performance" dei Galaxy Buds soprattutto lato microfono, purtroppo solo uno degli auricolari permetteva ancora di riprodurre il suono. Infine il vincitore sono gli auricolari AirPods che, sebbene non siano classificati per resistere al sudore, lo hanno fatto in maniera egregia.
3 agosto 2019