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PUN Index GME, cosa cambia per i consumatori italiani

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Con il decreto legge del 9 dicembre 2023, dal 1° gennaio 2025 è stata introdotta una nuova modalità di acquisto dell’energia che considera le zone elettriche del paese. Cosa bisogna sapere

Energia elettrica Miha Creative/Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Dal 2025, il PUN è sostituito dal PUN Index GME, basato sui prezzi zonali per maggiore trasparenza.
  • Il cambiamento interessa principalmente il mercato all’ingrosso, con i consumatori che potranno leggere la nuova dicitura in bolletta​.

Il 1° gennaio 2025, in Italia è cambiato il modo di acquistare l'energia elettrica per gli Operatori sul mercato elettrico all’ingrosso e il vecchio sistema, basato sul prezzo unico nazionale (PUN), ha lasciato il posto a una nuova modalità di acquisto che tiene conto dei prezzi zonali determinatisi nelle sei diverse “zone”, Nord, Centro Nord, Centro Sud, Sud, Calabria, Sardegna e Sicilia in cui il nostro Paese è diviso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo cambiamento riguarda principalmente il mercato all’ingrosso e non comporta modifiche rilevanti per il cliente finale.

L’introduzione del nuovo indice di calcolo rientra tra le misure europee per lo sviluppo di un mercato integrato dell’energia elettrica, fondato su un processo di formazione dei prezzi maggiormente trasparente

Come funziona l’acquisto all’ingrosso di energia elettrica?

Energia Elettrica

Renata Photography/Shutterstock

L’acquisto all’ingrosso di energia elettrica è un processo che avviene attraverso i mercati energetici regolamentati, come la Borsa Elettrica (gestita dal Gestore dei Mercati Energetici), dove l’energia viene acquistata e venduta.

Il GME è l'ente incaricato della gestione del mercato elettrico italiano e opera sotto l'autorità dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che in Italia ha il compito di regolamentare i settori dell'energia, delle reti, del ciclo idrico e dell'ambiente.

Gli attori del mercato, quindi, sono i fornitori di energia che acquistano l’elettricità all'ingrosso da produttori, altri fornitori o in Borsa (GME).

L'energia elettrica acquistata dipende dall'andamento dei prezzi che sono influenzati da domanda e offerta, dal costo delle materie prime (come il gas) e da fattori stagionali o geopolitici.

In Italia, fino al 31 dicembre 2024, il prezzo dell’energia era legato al PUN (Prezzo Unico Nazionale), ma con l’inizio del nuovo anno, è stato introdotto il PUN index GME, derivato direttamente dalle contrattazioni sul GME.

Cosa cambia in pratica per il cliente finale?

Bolletta energia elettrica

brizmaker/Shutterstock

Sebbene l’introduzione del nuovo PUN index GME rappresenti un’evoluzione nel calcolo dei prezzi sul mercato all’ingrosso, questa novità riguarda principalmente l’acquisto della materia prima e non incide sulle condizioni di vendita dell’energia verso l’utente finale.

Quindi, in poche parole, per i consumatori, non ci sono cambiamenti evidenti e significativi, se non il fatto che vedranno in bolletta la definizione del nuovo riferimento di calcolo PUN Index GME, utilizzato per determinare i prezzi sul mercato all’ingrosso.

In generale, questo cambiamento implica un’ulteriore apertura e liberalizzazione del mercato, con effetti che potrebbero essere positivi, sia in termini di maggiore efficienza e trasparenza, sia in termini di vantaggi in bolletta per i clienti finali.

Come funziona il nuovo sistema?

Prezzo energia elettrica

Renata Photography/Shutterstock

Come anticipato, fino a oggi il prezzo di riferimento dell’energia elettrica è stato definito dal PUN (Prezzo Unico Nazionale) che altro non è che il prezzo, unico a livello nazionale, dell’energia elettrica, calcolato quotidianamente sulla base dell’andamento della Borsa elettrica.

Questa soluzione, però, non riusciva a riflettere le diverse condizioni locali di produzione e consumo; per questo motivo all’interno del Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE) è stato introdotto il calcolo del prezzo di acquisto per zona.

Pertanto, dal 1° gennaio 2025, le offerte in vendita sono valorizzate sulla base di un nuovo indice di riferimento PUN Index GME, che darà sempre un’indicazione univoca del prezzo dell’energia (senza suddivisione in zone) calcolato, in continuità con il PUN, come la media ponderata dei sei prezzi zonali.

Tuttavia, a differenza del PUN che era la media delle offerte di mercato il giorno prima dell’acquisto, il PUN Index GME sarà un indice calcolato a consuntivo sui prezzi zonali (dopo l’acquisto dell’energia).

L’ARERA ha inoltre previsto un meccanismo volto a ridurre le disparità tra le varie aree del Paese (componente perequativa) volto a bilanciare le differenze tra le aree più o meno efficienti in termini di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Ovviamente bisognerà anche sviluppare nuove tecnologie per la gestione intelligente dell'energia che avranno lo scopo di favorire la partecipazione attiva dei consumatori al mercato che, da parte loro, dovranno essere adeguatamente informati sui nuovi meccanismi e sulle opportunità che offrono.

In conclusione, l’introduzione del metodo di calcolo basato sui prezzi zonali intende rendere il mercato elettrico italiano più trasparente, preciso e allineato alle pratiche europee di misurazione del prezzo dell'energia elettrica.

Questa modifica riflette l'evoluzione del sistema energetico italiano e il ruolo centrale del GME nella gestione e determinazione del prezzo dell'energia, con l'obiettivo di mantenere un equilibrio su tutto il territorio, ma con una strategia progettata in modo da non comportare impatti negativi per gli utenti, che potrebbero addirittura beneficiare di una maggiore tempestività nell'adeguamento dei prezzi dell'energia.

Per saperne di più: Energia elettrica, le nuove tecnologie all'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico

A cura di Cultur-e
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