I primi mesi del 2019 sono stati molto importanti per il mondo degli smartphone, soprattutto per quanto riguarda il comparto fotografico. Negli ultimi mesi i produttori hanno fatto un deciso passo in avanti, lanciando nuove tecnologie molto utili e particolari. Huawei, ad esempio, è stata la prima a presentare uno smartphone (il P30 Pro) con obiettivo periscopico e zoom 5x, senza che la qualità della foto ne risenta. Google, OnePlus e Xiaomi, invece, si sono concentrate di più sull'ottimizzazione lato software e hanno introdotto la "modalità notte" che permette di migliorare la qualità degli scatti con poca luce. Gli algoritmi di intelligenza artificiale aiutano molto nel rendere più belle le immagini da pubblicare online.
Alcune delle funzionalità che troviamo nelle fotocamere sono molto utili per rendere più attraenti gli scatti, ma in alcuni casi bisogna essere dei veri e propri esperti per saperle utilizzare. Come ad esempio la modalità Pro della fotocamera. Negli ultimi anni tutti i produttori hanno aggiunto questa funzionalità nell'app Fotocamera, ma non tutti gli utenti sono in grado di utilizzarla. Lo stesso vale per la modalità per registrare video con risoluzione 4K a 60 frame per secondo. Ecco le 6 caratteristiche del comparto fotografico che uno smartphone deve avere nel 2019.
Modalità notte
La night mode è diventato un requisito fondamentale per uno smartphone top di gamma. Alla fine dello scorso anno ha fatto il suo debutto sugli smartphone Google, Xiaomi, Huawei e OnePlus, mentre quest'anno è apparsa sugli Asus, Motorola e Samsung. La modalità notte si basa su avanzati algoritmi di intelligenza artificiale, machine learning che migliorano enormemente la qualità delle immagini scattate con poca luce. L'effetto finale non è sempre come quello desiderato, ma rispetto al passato i produttori hanno fatto grossi passi in avanti sotto questo aspetto.
Purtroppo non tutti gli smartphone integrano la modalità notte. Solitamente è presente solo nei modelli top di gamma e medio di gamma. Per vederla anche negli smartphone lowcost bisognerà aspettare ancora un po' di tempo.
Negli ultimi mesi alcune aziende (Google e Huawei) stanno implementando la modalità notte anche per i selfie. Si tratta di una funzionalità ancora in fase di testing e che a causa della mancanza dello stabilizzatore ottico non offre sempre un ottimo risultato.
Modalità Pro o Manuale
Se avete uno smartphone che costa più di 400 euro non può mancare la modalità Pro o Manuale (il nome varia a seconda del modello di telefonino). Si tratta di una particolare modalità di scatto che permette all'utente di impostare diversi parametri: ISO, esposizione, luminosità e colori.
Non tutti gli smartphone supportano la modalità Pro/Manuale. Ad esempio non è presente nell'app fotocamera di Google, né sull'iPhone. L'uscita dei nuovi smartphone Google e Apple prevista tra settembre e ottobre potrebbe essere l'occasione buona per lanciare questa funzionalità.
Video con risoluzione 4K a 60 frame per secondo
Registrare filmati con una risoluzione UltraHD è una caratteristica presente sugli smartphone fin dal 2012, ma il supporto ai 60 frame è arrivato solo nell'ultimo periodo, e non su tutti i dispositivi. Lo troviamo sull'iPhone, sugli smartphone Android di Asus, LG, OnePlus, Samsung e Xiaomi. Ma non è presente, ad esempio sui cellulari Huawei che montano il Kirin 980 e sulla serie Pixel di Google. Molto probabilmente arriverà nei prossimi mesi/anni.
Lo zoom ibrido
Huawei e Oppo hanno mostrato la quanto sia utile avere un sensore periscopico sopra i loro dispositivi. Sul Huawei P30 Pro e sull'Oppo Reno 10x Zoom Edition sono preseti delle fotocamere in grado di inquadrare oggetti molto lontani, senza andare a inficiare sulla qualità dell'immagine.
Mentre Oppo e Huawei hanno puntato sull'hardware per migliorare lo zoom, altre aziende hanno sviluppato delle soluzioni software. Google ad esempio ha integrato sulla serie Pixel il Super Res Zoom che non ha nulla da invidiare alla soluzione delle due aziende cinesi. Inoltre, essendo una soluzione software è presente anche sul Google Pixel 3A, lo smartphone lowcost dell'azienda di Mountain View.
Autofocus sulle fotocamere frontali
Dopo l'hype avuto dai selfie 3-4 anni fa, molti produttori di smartphone si sono focalizzati nello sviluppo delle fotocamere posteriori. In questo modo la fotocamera frontale è rimasta indietro, soprattutto sotto il punto di vista delle funzionalità. Ad esempio, su molti smartphone la selfie camera non ha l'autofocus. Finora le uniche aziende che hanno implementato la funzionalità sui loro dispositivi sono Samsung e Google.
LG, ad esempio, su alcuni dispositivi ha montato una doppia fotocamera frontale, con il secondo sensore grandangolare. Purtroppo, però, la fotocamera grandangolare non ha l'autofocus, rendendo complicati i selfie di gruppo.
Auto HDR
L'HDR è una funzionalità presente sugli smartphone da oramai diversi anni. Ora le aziende stanno lavorando per implementare l'auto HDR, in modo che l'intelligenza artificiale riconosca in automatico la scena inquadrata e attivi l'HDR. Per il momento questo strumento lo troviamo sugli smartphone Google, Samsung, Vivo e Xiaomi, ma a breve dovrebbe fare il suo debutto anche su dispositivi di altre marche.
16 agosto 2019