Al momento, a vederle su una mappa del nostro Paese, somigliano a tanti piccoli pois sulla pelle di uno giaguaro. Fatto sta che la rete 5G in Italia inizia a prendere forma e, città dopo città, la sperimentazione della nuova tecnologia di connettività mobile continua a vele spiegate. Dopo Roma, dove la prima antenna era stata accesa presso la Biblioteca Giovenale nel Municipio IV a fine febbraio 2018, è il turno di Matera. Nella città lucana, che sarà Capitare della Cultura Europea nel 2019, Tim, Fastweb e Huawei hanno acceso la prima antenna 5G in via Carlo Levi, a due passi dai Sassi.
L'Italia, e i suoi operatori tecnologici e telefonici, confermano così il loro ruolo di leader nel settore del 5G tanto in Europa quanto nel mondo. Come accennato, diverse sperimentazioni sono state già avviate in alcune città del nostro Paese e, se dovessero dare i risultati sperati, l'Italia potrebbe essere una delle prime nazioni al mondo a creare una propria rete cellulare 5G su tutto il suo territorio.
Che cos'è il progetto BariMatera 5G
Frutto di un bando di concorso fortemente voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico, BariMatera 5G è il progetto ideato da TIM e Fastweb (e realizzato con la collaborazione tecnica e tecnologica di Huawei) che consentirà di coprire con il segnale 5G gran parte del territorio comunale dei due centri del Sud Italia. Grazie a BariMatera 5G, il capoluogo pugliese e quello lucano diventeranno due delle prime città in Europa a offrire la banda ultralarga mobile ai propri cittadini, ai turisti e, soprattutto, alle aziende del territorio. L'obiettivo è quello di coprire con il segnale 5G il 75% delle aree interessate alla sperimentazione entro la fine del 2018.
Il progetto, che prevede investimenti sul territorio per oltre 60 milioni di euro nell'arco di quattro anni, vede la partecipazione (oltre alle 3 aziende capofila) di 52 partner di eccellenza, tra cui 7 centri universitari e di ricerca, 34 grandi imprese e 11 pubbliche amministrazioni.
Rete 5G Matera, gli aspetti tecnici e tecnologici
L'antenna impiantata in Via Carlo Levi a Matera impiega la tecnologia Massive-MIMO (traducibile con "MIMO massivo", dove MIMO sta per Multiple-In Multiple-Out), che consente di gestire contemporaneamente decine di segnali radio in entrata e in uscita. L'antenna lavora nello spettro di frequenze tra i 3,7 e i 3,8 gigahertz (banda messa a disposizione dal MISE) ed è in grado di adattarsi dinamicamente alla domanda di traffico e alla posizione degli utenti.
Sin dai primi test condotti sul campo, le antenne Huawei scelte da TIM e Fastweb hanno mostrato performance notevoli. La velocità di connessione 5G si è attestata mediamente attorno ai 3 gigabit al secondo, con una latenza di appena 2 millisecondi. Una volta a regime, la rete 5G in fase di realizzazione a Matera e Bari garantirà una capacità trasmissiva 10 volte superiore a quella garantita dal 4G LTE.
Connettività 5G, quali settori ne beneficeranno
Le migliori performance – sia sul fronte della velocità di connessione, sia su quello della latenza e della banda passante a disposizione – garantite dalla rete 5G rispetto alle tecnologie precedenti dovrebbero richiamare le attenzioni di aziende attive in alcuni dei settori tecnologici a maggior tasso di crescita. Nel corso di questi anni, a Bari e Matera saranno condotte diverse sperimentazioni (previsti, almeno nel piano iniziale, ben 70 use case) in settori come la sanità, l'industria 4.0, il turismo, la cultura, l'automotive e la sicurezza pubblica.
5 marzo 2018