Quando si parla di laptop, la maggior parte degli utenti pensa subito a due sole opzioni: o uno dei tanti computer portatili con sistema operativo Windows 10 o un MacBook di Apple, con sistema operativo macOS. In pochi, invece, pensano alla possibilità di sostituire il proprio normale notebook con un Chromebook. I Chromebook non sono altro che dei notebook con sistema operativo Chrome OS di Google, che lavorano prettamente in cloud e che, per tanto, hanno poco spazio di archiviazione locale: tipicamente 32/64 GB, molto spesso su SSD e a volte con tecnologia eMMC.
Di certo non è possibile usare un Chromebook per far girare pesanti programmi di elaborazione foto e video, come la suite di Adobe, ma con un portatile con sistema Chrome OS si possono svolgere la maggior parte dei compiti per i quali di solito usiamo un normale notebook moderno. Rimane il problema della frammentazione di Chrome OS, che getta alcune ombre sulla longevità dei singoli modelli e sulla loro compatibilità con le app future, ma in generale oggi ci sono almeno 5 ottimi motivi per scegliere un Chromebook. Eccoli.
Chrome OS è molto più stabile di Windows 10
Chrome OS è un sistema operativo molto leggero, solido e stabile. Si basa su Linux e si aggiorna da solo in background. Gli aggiornamenti rilasciati da Microsoft per Windows 10 non sempre risolvono i problemi di funzionamenti. Anzi, in alcuni casi rivelano dei bug che complicano la vita dell'utente.
Chrome OS rende semplice cambiare hardware
Se decidiamo di sostituire un vecchio laptop Windows e di passare ad un portatile nuovo, allora ci toccherà l'incombenza di trasferire i nostri file dal vecchio al nuovo laptop. Non è difficile, ma è noioso e non sempre fila tutto liscio senza intoppi. Di sicuro ci richiederà un bel po' di tempo, a meno che non abbiamo l'abitudine di parcheggiare tutti i nostri dati su un disco esterno. Con un Chromebook il problema non si pone, perché i dati sono tutti in cloud. I notebook con Chrome OS hanno anche uno spazio di archiviazione interno sul quale possiamo salvare alcuni dati, ma a meno che non abbiamo cambiato le impostazioni base quei dati saranno anche salvati sui server online. Quindi ci basterà accendere il nuovo Chromebook e inserire le nostre credenziali per ritrovare tutti i nostri dati esattamente dove li avevamo lasciati.
Anche se il Chromebook si rompe i nostri dati sono salvi
Per lo stesso motivo appena descritto, se il Chromebook si rompe, viene rubato o persino se va a fuoco, noi non perderemo un solo dato. Quando il computer tornerà a funzionare (o quando avremo acquistato un nuovo Chromebook in sostituzione del precedente) avremo tutti i nostri dati a disposizione.
I Chromebook possono lavorare anche offline
Uno dei miti duri a morire sui Chromebook è quello che, per usarli, dobbiamo essere per forza connessi online. Non è così: la maggior parte delle app per Chrome OS è in grado di lavorare anche offline e, una volta tornata la connessione, la sincronizzazione sarà del tutto automatica. Ad esempio, offline, è possibile leggere, rispondere e cercare un' e-mail su Gmail, guardare un film o una serie TV che abbiamo scaricato da Google Play Movies, usare quasi tutte le funzioni di Google Documenti e Drive. Andando su https://chrome.google.com/webstore/category/extensions e selezionando l'opzione "Funziona offline" dalla colonna a sinistra potremo cercare sul Chrome Web Store tutte le app che funzionano anche senza connessione a Internet.
Su Chrome OS girano anche app per altri sistemi operativi
Sempre parlando di app per Chrome OS, c'è anche da dire che non è detto che noi dobbiamo usare per forza app per Chrome OS. Non tutti lo sanno, ma il sistema operativo di Google è in grado di eseguire anche le app per Android, molti programmi per Linux e, grazie all'app CrossOver Chrome OS (che costa 41 euro l'anno) può far girare anche molte applicazioni per Windows. È sufficiente andare sulla pagina Web del programma per cercare l'applicazione Windows che vogliamo far girare su Chrome OS e scoprire se CrossOver Chrome ci permetterà di usarla o meno. La lista è veramente lunghissima.
22 agosto 2019