Presence Sensing è la nuova tecnologia di Windows 11 che permetterà di bloccare automaticamente un dispositivo, per proteggerlo da eventuali utilizzi non richiesti. Per attivarsi sfrutta un particolare sensore in grado di rilevare se l’utente è fisicamente presente nei dintorni del dispositivo. Ma anche di rilevare se sta interagendo o meno con esso.
Windows 11 è il più recente aggiornamento di sistema operativo realizzato da Microsoft Corporation per quanto riguarda la famiglia Windows NT. È stato presentato nel giugno del 2021 e, stando a diversi rumors, potrebbe passare il testimone al successivo Windows 12 entro il 2025.
Nel frattempo Windows 11 continua a venire implementato aggiornamento dopo aggiornamento, acquisendo funzionalità sempre diverse. Una di queste è in arrivo ed è nota col nome di Presence Sensing.
Presence Sensing si integra con tutta una serie di app che possonoaccedere o meno ai dati sulla presenza, in base alle preferenze dell’utente. L’opzione di rilevamento della presenza è già a disposizione degli utenti interessati a testarla. Per utilizzarla occorre scaricare la build 22624.1610 in Windows 11 Insider Preview.
Come funziona il Presence Sensing di Windows 11
Gli utenti che ricorrono a Presence Sensing possono visionare una finestra dedicata alle Impostazioni di rilevamento. Uno spazio in cui è possibile monitorare tutte le app che abbiano effettuato un accesso allo strumento nell’arco dell’ultima settimana.
Il rilevamento di presenza può essere attivato o disabilitato al 100%, ma è anche possibile limitare il suo utilizzo a un numero ristretto di programmi. Le principali app utilizzate su sistema operativo Windows hanno già ricevuto la documentazione tecnica di Presence Sensing e tutte le istruzioni necessarie per integrare la funzionalità di rilevamento.
Presence Sensing fa parte degli strumenti per la privacy di Windows 11. Dunque per raggiungerla è possibile fare clic sul menù delle Impostazioni, rappresentato dalla celebre icona a forma di ingranaggio.
Da qui bisogna selezionare la voce di nome Privacy e sicurezza e, successivamente, selezionare la voce di nome Rilevamento presenza sui dispositivi supportati.
È importante specificare che in questo periodo Presence Sensing è in fase di test. Dunque non è detto che sia a disposizione di tutti gli utenti che aggiornano Windows 11.
Presence Sensing e la privacy degli utenti
Presence Sensing è stato pensato per tutelare la privacy dell’utente. Più precisamente per impedire che un estraneo possa accedere alle informazioni personali del titolare del dispositivo.
Allo stesso tempo alcuni addetti ai lavori stanno manifestando qualche perplessità sulla tecnologia di rilevamento della presenza. Il rischio infatti è che proprio questa funzionalità finisca per violare la privacy dell’utente.
La risposta di Microsoft a questo genere di dubbi non si è fatta aspettare. L’azienda fondata da Bill Gates ha infatti reso noto che Presence Sensing non viene utilizzato per raccogliere immagini o metadati sugli utenti Windows.
Inoltre tutta l’elaborazione dati viene eseguita esclusivamente sull’hardware del dispositivo, senza ricorrere in alcun modo al cloud. In questo modo, chiude Microsoft, Presence Sensing e il rilevamento della presenza riescono ad aumentare la sicurezza dell’utente, senza intaccare la sua sfera privata.
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