Al giorno d’oggi siamo tutti abituati a visitare spazi espositivi dedicati alle arti o alle tecnologie contemporanee: dai musei dedicati al design a quelli dedicati alla storia di Internet.
Il Web Design Museum riesce a fare entrambe le cose, posizionandosi in perfetto equilibrio tra un archivio tecnologico e uno artistico. Si tratta infatti di un portale online che racchiude migliaia di screenshot o di video di siti web, programmi e applicazioni mobile.
Ma non solo. Il Web Design Museum infatti colleziona e cataloga la crescita e le evoluzioni di tutti i suoi “ospiti” più illustri. Scorrendo tra le categorie è possibile visionare i diversi layout di pagine e software stagione dopo stagione: a partire dai primi anni ’90, fino ad arrivare agli anni ’10 del nuovo millennio.
Da Google a Instagram, da Amazon a LinkedIn, passando per il primo layout di Mozilla o di Netflix. Visitare il sito webdesignmuseum.org significa intraprendere un vero e proprio viaggio nella Storia, nel gusto e nella cultura pop del passato più recente.
Come orientarsi all’interno del Web Design Museum
Web Design Museum
Osservare da vicino il menù del portale webdesignmuseum.com aiuta a capire la complessità e la profondità del catalogo a disposizione. Le voci principali sono dedicate ai siti web, le app mobile e i software per desktop.
Il menù Websites è strutturato in un’area dedicata ai siti Flash e alcune aree Galleria. Le Galleries del Web Design Museum mostrano il meglio del meglio di periodi storici o gruppi di siti selezionati: ad esempio quelli della cosiddetta Golden Age del web design, ma anche quelli frutto dei primi esperimenti col linguaggio CSS.
Il menù Apps è strutturato in base al device: da iPhone ad Android, passando per Blackberry e Windows Phone. Il menù Software permette invece di scegliere tra programmi di grafica, browser, programmi di sviluppo e lettori multimediali.
A ciò si aggiunge un’ultima voce collaterale, che permette di ripercorrere una timeline ideale della Storia del web design. Un percorso che inizia con lo screenshot del primo Adobe Photoshop, datato 19 febbraio del 1990 e che termina con uno screenshot di Figma, datato 27 settembre 2016.
Il caso Netflix: storia di un sito che ha cambiato aspetto e funzione
Web Design Museum
Il “caso” Netflix è uno dei più interessanti in assoluto da visionare all’interno del Web Design Museum. Perché in questo caso i differenti cambi di aspetto del sito, testimoniano un’evoluzione profonda del senso e del ruolo della piattaforma.
Forse non tutti sanno che Netflix è nato nel 2002 e che, all’epoca, il portale non era una piattaforma di contenuti multimediali on demand, anche se proponeva un’esperienza d’uso non troppo diversa da quella che conosciamo oggi.
Nel 2002 Netflix era un negozio online per il noleggio di DVD, che però proponeva una formula decisamente caratteristica: un abbonamento mensile, che permetteva di affittare tutti i film disponibili in catalogo, per un massimo di tre film alla volta.
Un altro aspetto particolare di Netflix è che si tratta di un raro caso di servizio che, per diversi anni, ha abbassato progressivamente il suo costo di abbonamento: 19,95 dollari nel 2002, 17,99 dollari nel 2004, addirittura 9,99 dollari nel 2006 (grazie al neonato piano “Start”).
Per saperne di più: Web3, cos'è e come funziona