Grazie alla specifica USB4 versione 2.0 i connettori USB-C diventano in grado di supportare una velocità di trasferimento massimo da ben 120 Gbps. Si tratta di una crescita impressionante, che però è opzionale: ciò vuol dire che potrà essere utilizzata soltanto con configurazioni specifiche.
Secondo l’USB Implementers Forum (USB-IF) gli utenti dovranno aspettare almeno un anno (più probabilmente 18 mesi) per potere iniziare ad acquistare prodotti in grado di supportare questo tipo di prestazioni.
Come funziona l’USB-C
L’acronimo USB sta per Universal Serial Bus e viene utilizzato per indicare specifiche tipologie di connettori. I più recenti sono i connettori USB Type-C, che in Italia vengono quasi sempre chiamati USB-C. I precedenti standard di trasmissione di questo genere di connettori sono stati il Type-A e il Type-B.
Una caratteristica distintiva di USB-C sta nel fatto che il connettore è in grado di supportare diverse funzionalità. Ad esempio la sua velocità e la sua capacità di alimentazione possono variare in base alla singola specifica utilizzata.
Fino a qualche tempo fa, i connettori USB-C erano in grado di gestire e trasferire dati entro il seguente range di velocità: si partiva da un minimo di 0,48 Gbps (standard USB 2.0), fino ad arrivare a un massimo di 40 Gbps (USB4, Thunderbolt 3 e Thunderbolt 4).
Ora però le cose sono cambiate. L’USB-IF infatti ha pubblicato delle nuove specifiche relative a una versione 2.0 di USB4. L’elemento più importante sembra essere il supporto opzionale per larghezza di banda bidirezionale di 80 Gbps. Ma non solo: è stata certificata anche la possibilità di inviare o ricevere dati fino a 120 Gbps.
Le novità di USB4 versione 2.0
La versione 2.0 di USB4 supporta la velocità di trasferimento dati a 80 Gbps in entrambe le direzioni utilizzando una nuova architettura basata sulla codifica del segnale PAM-3. Il connettore gestisce 40 Gbps per corsia, con un totale di quattro corsie.
Si tratta di un potenziamento considerevole rispetto alle specifiche di USB4. Allo stesso tempo non va dimenticato che queste caratteristiche diventano disponibili soltanto in termini di possibilità. L’utente deve comunque controllare le proprie schede tecniche: solo così potrà farsi un’idea più concreta del tipo di prestazioni di cui potrà disporre.
Lo stesso discorso vale per i cavi. Gli attuali cavi passivi USB-C sono in grado di raggiungere gli 80 Gbps, ma l’impressione è che l’utente dovrà acquistarne di nuovi per potere usufruire a pieno di un 80 Gbps attivo.
La novità più interessante di USB4 versione 2.0 è sicuramente la possibilità di raggiungere una velocità di trasferimento a 120 Gbps a su tre corsie. Il connettore potrà inoltre essere configurato per operare in modo asimmetrico: garantendo una velocità a 120 Gbps in una direzione e a 40 Gbps nell’altra.
Si tratta come detto di una funzionalità opzionale, disponibile soltanto per applicazioni specifiche. Sarà il software di sistema del dispositivo in uso a determinare le modalità di funzionamento più adatte alla singola operazione. Nello specifico, la porta inizierà a connettersi a 80 Gbps e poi, se opportuno, passerà al funzionamento a 120 Gbps.