La ricarica wireless è un sistema molto efficiente per ricaricare la batteria del proprio smartphone e, seppur non veloce come la classica ricarica via cavo, rappresenta una soluzione molto apprezzata dagli utenti.
Tuttavia, già da qualche tempo, la “vecchia” idea di ricarica senza fili ha lasciato il posto a nuove soluzioni con look e design sempre più accattivanti, che permettono alle persone di nascondere il proprio caricatore all’interno di oggetti di uso comune da posizionare in casa, in auto o in ufficio.
Perciò, per i possessori di uno smartphone con Qi, acquistare un dispositivo per la ricarica senza fili diventa molto più semplice e si può finalmente dire addio a quei tappetini di ricarica scarni e senza il minimo appeal. Scopriamo di più.
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1. Come funziona la ricarica wireless
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La ricarica wireless, almeno per il momento, è una funzionalità riservata ai telefoni di fascia alta e nemmeno in questo caso è sempre garantita dai produttori.
Allo stesso modo, ci sono anche altri prodotti che utilizzano questo sistema, come gli smartwatch o gli auricolari wireless che, più o meno, garantiscono quasi tutti la compatibilità con tale modalità di ricarica.
Pur trattandosi di una soluzione abbastanza efficiente, è chiaro che non ha ancora raggiunto i livelli della vecchia ricarica via cavo e, generalmente, sono necessarie diverse ore prima che il proprio device raggiunga il 100% di batteria, per cui è un sistema che viene utilizzato principalmente durante la notte o quanto si sta per tanto tempo in un posto, come in casa o in ufficio (al limite in auto per i viaggi più lunghi).
Il funzionamento è molto semplice e, per certi versi, emula un classico sistema via cavo solo che l’alimentatore, invece di inviare corrente in bassa tensione allo smartphone, la invia a un apposito pad che si attiva solo quando rileva nelle vicinanze un device compatibile.
Quando si avvicina un telefono con ricarica senza fili, la bobina magnetica all’interno del pad di ricarica genera un campo magnetico a bassa potenza che viene intercettato da una bobina simile presente all’interno del device da ricaricare, convertendo l’energia magnetica in elettricità.
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2. Ricarica wireless in casa
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La ricarica della batteria del proprio smartphone o di qualsiasi altro dispositivo, avviene nella stragrande maggioranza dei casi all’interno della propria abitazione.
Per questo motivo sempre più sistemi per la ricarica wireless sono diventati dei veri e propri oggetti di design, eleganti ma comunque funzionale.
Per chi lavora spesso da casa, ad esempio, non potrà fare a meno di comprare un caricatore wireless da collegare sotto la propria scrivania (o comunque sotto una superficie metallica più sottile di 17 mm) e caricare il proprio device semplicemente poggiandolo al proprio fianco.
Niente più cavi volanti e caricatori sparsi in giro per casa, ma solo una soluzione pratica e invisibile.
E lo stesso discorso si applica anche al proprio comodino, con la possibilità di installare uno strumento del genere al suo interno, oppure acquistare direttamente un comodino “smart” che deve semplicemente essere collegato alla presa di corrente e integra al suo interno già tutto il necessario per la ricarica.
Un’altra soluzione molto interessante per la propria abitazione è una lampada o una cornice smart con l’apposita superficie di ricarica.
Questi due prodotti, oltre a una grande comodità e una buona adattabilità a ogni ambiente (in questo caso sono ottimi anche per l’ufficio), assolvono più che bene anche alla funzione principale per cui sono stati creati: fare luce e contenere le proprie foto preferite.
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3. Ricarica wireless in ufficio
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Alcuni degli strumenti appena visti possono essere utilizzati tranquillamente anche in ufficio, come l’appena citata lampada con base di ricarica, la cornice per le foto e, chiaramente, il caricabatterie da posizionare sotto la scrivania.
In alternativa, e specialmente per chi non rimane sempre in ufficio e ha bisogno di spostarsi spesso, un’altra ottima soluzione per la ricarica sono i caricatori magnetici che si attaccano sul retro dello smartphone ricaricandolo.
Questa tipologia di prodotti rappresenta un po’ la naturale evoluzione dei powebank solo che non ha bisogno di alcun collegamento via cavo e diventano quasi la naturale estensione del telefono stesso.
La comodità di un sistema del genere è che si può continuare a utilizzare lo smartphone come se niente fosse e muoversi liberamente senza essere vincolati a cavi e prese di alcun tipo.
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4. Ricarica wireless in auto
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Alcune delle automobili più moderne sul mercato, integrano al loro interno un apposito scompartimento destinato alla ricarica dei dispositivi wireless. Perciò mentre si è alla guida, basta solo poggiare il dispositivo là dentro e caricarlo per tutta la durata del viaggio.
Per chi avesse un’automobile meno recente è possibile acquistare un supporto per il device con ricarica wireless. Si tratta del classico supporto per attaccare magneticamente il proprio device, ma che include anche le bobine per ricarica, così da “automatizzare” tutto il processo senza aver bisogno di cavi aggiuntivi (oltre a quello da inserire nella presa dell’accendisigari, si intende).
Bisogna però sottolineare che questo caso specifico il “risparmio” in termini di cavi è davvero minimo e l’unico beneficio di questo sistema è che il cavo per la ricarica non è collegato direttamente allo smartphone e può dunque essere nascosto o fissato alla plancia senza alcun problema.
Per saperne di più: La guida completa agli smartphone