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Le case intelligenti sono diventate un argomento di grande interesse, ma spesso circondato da leggende e fraintendimenti. Un motivo è imputabile al fatto che si tratta di un paradigma relativamente nuovo e in continua evoluzione. La mancanza di familiarità e di una conoscenza accurata può portare alla diffusione di informazioni errate o esagerate, che possono alimentare falsi miti.
Quello che spaventa è che la smarthome porti a un'eccessiva automazione e quindi, al controllo totale delle macchine sulla nostra vita quotidiana. Inoltre, visto che coinvolgono la raccolta di dati personali e la connessione di dispositivi alla rete Internet, ciò può suscitare preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza che possono portare alla diffusione di miti riguardo all'accesso non autorizzato ai dati o al controllo remoto da parte di terze parti.
Come qualsiasi altra tecnologia, le smarthome possono presentare problemi tecnici, ma le persone possono esasperare inconvenienti occasionali e portare alla diffusione di miti sulla loro affidabilità o sulle difficoltà nell'installazione e nell'utilizzo. Infine, aspettative irrealistiche sulle funzionalità e sulle capacità delle case intelligenti, una volta insoddisfatte, generano convinzioni di presunte limitazioni o inefficienze della tecnologia.
In questo articolo, esploreremo alcuni dei miti più diffusi sulle smarthome e forniremo una visione chiara sulla realtà di questa tecnologia.
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1. Le smarthome sono costose
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Le case intelligenti possono essere costose, soprattutto se si opta per una realizzazione su misura progettata appositamente per la propria casa. Ma non è necessario spendere tanto.
La cosa migliore è iniziare con un progetto di piccole dimensioni e poi ampliarlo pezzo per pezzo. Un ottimo modo per farlo è acquistare lampadine intelligenti economiche per ridurre i consumi e gestire l'illuminazione di casa da remoto, e capire come ci si trova. Successivamente, si potrebbe considerare l'aggiunta di uno o due sensori.
Se si è a proprio agio con l'elettricità, è possibile installare interruttori intelligenti per controllare diverse lampadine e sopportare un costo leggermente superiore rispetto ad una smart bulb conveniente.
Stare attenti alle offerte poi aiuta a risparmiare. Gli assistenti vocali come Echo e Google Home vengono spesso scontati. Anche se i costi possono accumularsi, è facile dilazionare la spesa nel tempo, in modo da accusare meno l'impatto. Non è necessario acquistare tutti i gadget e sicuramente non è necessario comprarli tutti in una volta sola. -
2. Le case intelligenti sono sempre in ascolto
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Questo è uno dei miti che si sente spesso soprattutto se si diventa un proprietario di smarthome, o si utilizzano gli assistenti vocali. Ma non è affatto vero, almeno non nel modo in cui la gente teme. I voice assistant, come Alexa e Google Assistant, sono sempre all’erta, ma per rispondere prontamente alle parole d’ordine come "Alexa" o "Okay, Google".
Non inviano nulla ad Amazon o Google finché non sentono quel comando specifico. E una volta che riconoscono la parola “di attivazione”, elaborano il comando e lo processano in cloud. Quindi non c’è da preoccuparsi, se registrassero tutto ciò che ascoltano e lo inviassero alla nuvola, ci si accorgerebbe facilmente del drastico aumento dell’utilizzo della rete. -
3. Le smarthome sono facilmente hackarabili
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Nel mondo connesso di oggi, ogni dispositivo ha il potenziale per costituire un gateway per gli hacker. Sorprendentemente, non è l’hub o la presa intelligente l'anello più debole della sicurezza domestica, ma piuttosto il router Wi-Fi. Una rete Wi-Fi sicura è la base di una casa connessa sicura. La maggior parte delle vulnerabilità nei dispositivi smarthome richiede l'accesso fisico o remoto attraverso la rete.
Quindi, oltre ad adottare misure per proteggere l'accesso alla propria casa, come installare telecamere di sicurezza, sensori di movimento o un sistema di allarme, bisogna cambiare le credenziali di accesso al router e assicurarsi di installare periodicamente gli aggiornamenti del firmware per correggere eventuali vulnerabilità.
In questo modo, si può ridurre significativamente il rischio di intrusioni. Anche perché coloro che desiderano farci veramente del male o derubarci sceglieranno la strada più facile. Invece di hackerare una serratura intelligente, potrebbero semplicemente rompere una finestra. -
4. Le case intelligenti sono difficili da implementare
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Se all’inizio l'implementazione di una smarthome sembrava un compito arduo, ora è più facile che mai. Per creare una smart home, è necessaria una connessione Internet e la scelta di diversi dispositivi IoT (Internet of Things) come sistemi di sicurezza con telecamere e sensori, lampadine intelligenti, elettrodomestici a basso consumo energetico, ecc.
È possibile configurare gli smart device attraverso il dispositivo stesso o tramite una smartphone app ed è importante che tutti i dispositivi siano connessi alla stessa rete Internet per interagire tra loro. Gli assistenti vocali consentono di controllare gli elettrodomestici con la voce, come l'accensione della TV o delle lampadine.
La chiave per mantenere semplice la propria smarthome è iniziare in piccolo ed espandersi gradualmente. Sì, le cose possono diventare più complicate man mano che si aggiungono più dispositivi e automazione, ma nel tempo ci si sentirà più a proprio agio con la tecnologia e sarà più facile personalizzare la propria casa.
