Gli smart glasses realizzati da Meta in collaborazione con Ray-Ban sono stati integrati con un chatbot AI. Un assistente virtuale in grado di interagire con tutto ciò che circonda l’utente.
Le funzionalità di intelligenza artificiale permettono agli occhiali intelligenti di vedere attraverso una fotocamera. E ascoltare attraverso dei microfoni dedicati.
Il risultato è un assistente che interpreta la realtà, nelle maniere più diverse. A partire dalle risposte elaborate a partire da input visivi. Fino ad arrivare alla traduzione simultanea di audio da una lingua all’altra.
Mark Zuckerberg presenta i nuovi smart glasses Meta
L’integrazione dell’intelligenza artificiale ha donato agli occhiali intelligenti Meta Ray-Ban nuove interessanti funzionalità. Molte delle quali ruotano attorno a un assistente virtuale con capacità davvero fuori dal comune.
Per attivare l’assistente basta indossare gli smart glasses realizzati dalla società di Mark Zuckerberg ed esclamare: “Ehi, Meta”. In una maniera non troppo diversa dal modo in cui si chiama in causa Siri, il celebre assistente vocale Apple.
Con la differenza che il chatbotAI di Meta sarà letteralmente in grado di sentire e di vedere attraverso gli smart glasses. Tutto grazie all’interazione con la fotocamera e i microfoni installati all’interno degli occhiali.
Le potenzialità di questo assistente sono potenzialmente molto vaste e lo stesso Zuckerberg è sceso in campo per un primo assaggio. Il fondatore di Facebook ha pubblicato un video in cui chiede agli smart glasses di suggerire un abbinamento di pantaloni adatto a una maglietta specifica.
Per farlo ha descritto vocalmente le caratteristiche della maglietta. E, una volta ricevuta la risposta, ha chiesto all’assistente di tradurre le sue parole in un’immagine.
Le funzionalità AI multimodali degli occhiali intelligenti Meta Ray-Ban
La dimostrazione descritta nei capoversi precedenti chiama in causa funzionalità AI multimodali ancora tutte da scoprire. Zuckerberg ha dichiarato che le persone potranno dialogare con l’assistente Meta AI a qualsiasi ora del giorno o della notte.
E che l’assistente sarà in grado di dare loro informazioni su tutto quello che stanno guardando o ascoltando. Dunque gli smart glasses potranno riconoscere il luogo in cui si trova un utente e le persone con cui sta parlando. Ma anche i capi che indossa o la musica che ascolta.
In un’altra dimostrazione, l’assistente AI degli occhiali intelligenti Meta Ray-Ban descrive un’opera d’arte a un utente mentre la osserva. Ma sarà anche in grado di garantire tanti altri servizi tipici dei tool di intelligenza artificiale generativa.
Ad esempio la generazione di testi, che potrebbero integrarsi ancora una volta con quanto ripreso o immortalato. Si pensi in tal senso alla creazione di didascalie per le foto.
A ciò si aggiunge la possibilità di effettuare traduzioni da una lingua all’altra in tempo reale. O magari di riassumere e riordinare informazioni testuali complesse.
Per saperne di più: Realtà Virtuale e Realtà Aumentata: cosa sono e come possono cambiare la nostra vita