Moltissimi utenti privi di competenzeapprofondite non sanno come comportarsi in caso di sospetto dimalware su PC, smartphone o tablet.
Per fortuna però non è necessario essere dei super esperti per avvicinarsi alla procedura di diagnostica dei malware. Basta infatti imparare a utilizzare uno dei tanti strumenti disponibili sul mercato, dedicati alla difesa della sicurezza informatica.
Lo stesso discorso vale per chi vuole imparare come rilevare i malware. E per chi vuole imparare come rimuovere i malware da computer o device di vario tipo.
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1. Come rivelare un malware sul proprio dispositivo
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Il termine “malware” viene utilizzato per identificare programmi anche molto diversi tra loro. Che però sono uniti da un obiettivo comune: creare un danno al dispositivo dell’utente.
Questo presupposto aiuta a capire come mai esistano linee guida da seguire per individuare programmi malevoli a prescindere dalla loro natura specifica. Prima ancora di avviare una procedura diagnostica malware ad hoc.
I segnali di pericolo sono molteplici e non tutti vanno presi come la conferma di un attacco in corso da parte di hacker o malintenzionati. Allo stesso tempo, in caso di sospetto di malware sul proprio PC, è importante eseguire una scansione più accurata.
Un primo aspetto a cui prestare attenzione è il generale funzionamento del dispositivo. Ad esempio un device che inizia a presentare dall’oggi al domani rallentamenti più o meno pesanti potrebbe essere stato infettato.
Lo stesso discorso vale nel caso in cui si inizino a riscontrare arresti imprevisti delle app. Ma anche malfunzionamenti della batteria, riavvii anomali, spostamenti o eliminazioni di file senza la propria autorizzazione.
Attenzione anche ai popup e, più in generale, all’apparizione di link, pulsanti o CTA che rimandano verso siti sconosciuti. Specie nel caso in cui appaiano all’interno di programmi generalmente privi di inserzioni. E nel caso in cui siano legati a un’app o a un programma mai scaricato prima.
Il sospetto di un malware sul proprio PC o smartphone dovrebbe poi schizzare alle stelle nel caso di addebiti non autorizzati. Anche nel caso in cui si tratti di transazioni da pochi centesimi di euro.
Infine è sicuramente utile prestare attenzione al proprio dispositivo da un punto di vista “fisico”. I device infettati da malware spesso finiscono per utilizzare più intensamente determinate componenti interne.
Di conseguenza tendono a scaldarsi più del solito. Anche nel momento in cui, apparentemente, non stanno venendo eseguiti programmi o applicazioni pesanti.
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2. Come rimuovere un malware da computer o smartphone
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Dopo avere elencato i segnali di pericolo a cui prestare maggiore attenzione, è sicuramente utile entrare nel merito di come gestire la minaccia identificata.
Un primo aspetto da sottolineare è che per rimuovere un malware da computer, smartphone o device, occorre utilizzare strumenti ad hoc.
Nella maggior parte dei casi infatti, non è assolutamente sufficiente rimuovere un file infetto o corrotto. Così come non è sufficiente disinstallare un programma o un’app ritenuta potenzialmente responsabile delle problematiche in corso.
La prima cosa da fare è avviare una procedura per la diagnostica dei malware, utilizzando uno strumento dedicato. Può trattarsi di un antivirus o un antimalware di terze parti. Così come può trattarsi di un software proprietario, dedicato alla sicurezza informatica.
Gli step da seguire e le funzionalità a disposizione variano di caso in caso. Ma la stragrande maggioranza degli antimalware inizia a operare con una scansione del sistema.
La scansione permette al software di analizzare i file e le cartelle del dispositivo. Richiede una quantità di tempo variabile in base alla sua estensione e termina con un elenco di contenutipotenzialmentecompromessi.
Di solito a questo punto è il software stesso a suggerire il metodo migliore per proteggere il PC dai virus. O, più in generale, il device dai malware.
In alcuni casi il programma è in grado di recuperare un file compromesso, eliminando al tempo stesso la minaccia. In altri potrebbe essere necessario cancellare cartelle intere per rimuovere il malware dal computer.
In altri casi ancora antivirus e antimalware non sono in grado di eliminare l’infezione, ma riescono comunque a contenerla e isolarla.
Infine è anche possibile che il software non abbia modo di gestire l’attacco. Un’eventualità remota, che dipende soprattutto dal livello di aggiornamento dei software dedicati alla difesa del sistema, rispetto a quello delle minacce.
In questo caso è consigliabile testare un altro antimalware. O, in alternativa, rivolgersi a un professionista del settore della sicurezza informatica per una consulenza.
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3. Consigli utili per proteggere PC e smartphone da virus
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In conclusione, esistono alcune buone norme comportamentali che permettono di proteggersi ancor prima che un sospetto malware invada il pc piuttosto che lo smartphone o il tablet.
Si tratta di pratiche di sicurezza informatica, che riducono sensibilmente il rischio di esposizione a virus, malware o attacchi esterni. E che tutelano la privacy online dell’utente.
La stragrande maggioranza delle minacce viaggia per il web. E spesso i malintenzionati riescono a infettare i dispositivi contando sulla collaborazione delle loro stesse vittime.
Potrebbe sembrare uno scenario paradossale. Ma è importante sottolineare che gli utenti sono tendenzialmente ignari deipericoli che corrono online.
Proprio per questo è fondamentale prestare grande attenzione a tutto ciò che si legge e, soprattutto, a tutto ciò che si fa sul web.
Questo vuol dire, ad esempio, evitare di installare file provenienti da persone sconosciute. Lo stesso discorso vale per il clic su link, popup o CTA di sorta.
Esistono sicuramente diversi casi in cui il download di programmi è necessario, a prescindere dal grado di prossimità con una persona o una realtà.
In questi casi è importante analizzare preventivamente l’affidabilità della fonte. Un’operazione che può essere portata a termine in maniera rapida e semplice, inserendo alcune parole chiave a tema su un qualsiasi motore di ricerca.
Per saperne di più: Sicurezza informatica: guida alla navigazione sicura sul web