Secondo molti addetti ai lavori, gli smartphone pieghevoli (o foldable) sono tra le tecnologie più interessanti del settore rappresentando, forse, la prima vera “rivoluzione” in un contesto che è rimasto più o meno immobile nel tempo.
Certamente i moderni smartphone sono un concentrato di tecnologia e innovazione e l’ultima in ordine di tempo è l’intelligenza artificiale che sta facendo la differenza anche in questo ambito; tuttavia il fattore di forma pieghevole è una delle novità più evidenti del mercato e per questo motivo non sorprende affatto che sempre più produttori stiano pensando a realizzare prodotti del genere.
Ma le cose non sono sempre semplici e i foldable hanno ancora parecchi dettagli da sistemare che per molti potrebbero rappresentare un problema nell’utilizzo quotidiano. Vediamo allora cosa considerare prima di acquistare un pieghevole.
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1. Prezzi elevati
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Naturalmente che uno smartphone pieghevole sia molto più costoso di un telefono classico è ben noto a tutti e, con buone possibilità, con i soldi spesi per un foldable di fascia medio-alta si può acquistare un top di gamma nell’altro senso.
Del resto si parla di un fattore di forma “complicato” che richiede soluzioni e design particolarissimi e, oltretutto, anche la presenza di un doppio schermo va a influire sul prezzo finale.
Non è una novità ma chi sta pensando di acquistare un device del genere, potrebbe essere scoraggiato proprio dai prezzi troppo elevati per ciò che realmente può offrire in termini di prestazioni.
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2. La piega centrale
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Uno smartphone pieghevole (da aperto) porterà nelle mani dell’utente uno schermo di dimensioni generose ma che, una volta chiuso, può diventare compatto (quasi) quando uno smartphone classico.
Tuttavia non si potrà fare a meno di notare che nel punto centrale del display, quello che si piega appunto, sarà ben visibile la forma della cerniera e sarà una piega piuttosto netta.
Non è la fine del mondo e dopo un po’ diventerà normale, però per molti potrebbe rappresentare un “difetto” sia visivo che tattile, dato che quando ci si muove sullo schermo con le dita la cosa sarà piuttosto evidente.
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3. La fragilità del device
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Tra gli altri problemi di un foldable c’è sicuramente quello del display molto più delicato rispetto a uno smartphone classico.
Chiaramente un sistema del genere deve essere estremamente flessibile per consentire l’apertura e la chiusura del dispositivo, questo porta irrimediabilmente a una certa fragilità che, a lungo andare, potrebbe essere fatale allo smartphone.
È bene ricordare che il meccanismo di apertura del telefono esiste da decenni e nei primi anni 2000 ha rappresentato davvero una grande rivoluzione.
Tuttavia, ciò che forse non si ricorda è che un sistema del genere (oltre ad essere un po’ scomodo per le operazioni più veloci) porta anche a una certa usura della cerniera, che alla fine potrebbe rompersi o non chiudere più a dovere.
Certo i produttori assicurano migliaia e migliaia di aperture prima della rottura delle cerniere ma, effettivamente, a lungo andare il meccanismo finirà per degradarsi, garantendo movimenti sempre meno fluidi.
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4. Il design
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Uno smartphone pieghevole, nonostante il look accattivante, è molto più ingombrante rispetto a un classico telefono e questo per molti potrebbe rappresentare un problema.
Non si parla tanto delle dimensioni, quanto dello spessore che su alcuni modelli è davvero importante, al punto che il dispositivo potrebbe addirittura non entrare nella tasca dei pantaloni.
La tecnologia naturalmente va avanti, ma le dimensioni rimangono ancora piuttosto consistenti e, con buona possibilità, ci vorrà ancora parecchio tempo prima di ottenere un prodotto sottilissimo ma senza rinunciare a un comparto hardware di un certo livello.
La strada da fare è ancora parecchia ma, in futuro, anche i foldable potrebbero essere estremamente sottili e molto meno ingombranti.
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5. Le fotocamere
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Considerando il prezzo di listino di un foldable è ragionevole pensare che possa offrire almeno un comparto fotografico di buona qualità, cosa che naturalmente non è così.
Al momento, infatti, le fotocamere di un pieghevole sono decisamente inferiori rispetto a quelle di uno smartphone classico e questo è dovuto alla “mancanza di spazio” a disposizione per installare sensori più performanti e soluzioni hardware più evolute.
Non si tratta, naturalmente, di fotocamere di fascia bassa, c’è sempre un certo livello qualitativo, tuttavia è innegabile che i sensori a bordo siano meno efficienti rispetto a un telefono “normale”.
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6. La batteria
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Il discorso dello spazio a disposizione va a influire anche sulle batterie che sui foldable sono molto meno capienti rispetto agli altri smartphone.
Questo non va solamente a ridurre l’autonomia del device, ma si riflette anche sulle performance. I produttori infatti, nel tentativo di garantire almeno un giorno pieno di utilizzo scelgono processori con consumi ridotti che, però, portano anche a un drastico abbassamento di potenza.
Questo costringe le case produttrici a dove cercare di bilanciare costantemente prestazioni e autonomia, cercando di far “quadrare i conti” senza però venirne a capo, non fino a quando non arriveranno batterie più efficienti e meno ingombranti, comunque.
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7. La user experience
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L’ultimo problema che affligge i telefoni pieghevoli riguarda la user experience con Android che, per quanto possa essere ottimizzato dai vari brand, non è ancora efficiente al 100% con device del genere.
Il sistema operativo, infatti, deve fare il doppio del lavoro e funzionare sia sullo schermo piccolo (a device chiuso) che su quello di maggiori dimensioni (a device aperto), dovendo di volta in volta autoregolare le dimensioni del sistema operativo e delle singole applicazioni.
Questo porta a una certa confusione e, in alcuni casi, i disservizi sono più che evidenti. Niente di troppo grave, si intende, e spesso si tratta di piccoli glitch temporanei ma che, per chi vuole un device efficiente e con una user experience fluida e funzionale, potrebbero rappresentare un problema.
Per saperne di più: La guida completa agli smartphone