Nel mese di dicembre dello scorso anno, OpenAI rilascia Point-E, il sistema di intelligenza artificiale generativa in grado di trasformare prompt di testo in rudimentali modelli 3D. Ora però l'azienda sta già lavorando a Shap-E, un sistema più evoluto e veloce in grado di creare immagini 3D di alta qualità con forme complesse e texture già applicate, grazie alla sua capacità di renderizzazione di texture e NeRF (Neural Radiation Fileds) o campi di radianza neurale.
I dati prodotti dall'AI possono così essere utilizzati in diverse applicazioni, come la creazione di asset per videogiochi e film, o modelli stampabili in 3D. Shap-E al momento non è disponibile online come ChatGPT e DALL-E, ma può essere installato localmente con Python. In futuro, questa nuova intelligenza artificiale potrebbe essere disponibile come web-app per la creazione di modelli 3D direttamente dal browser. Per ora però se si desiderano testare le capacità di Shap-E, si può visitare la pagina ufficiale su GitHub per tutte le informazioni sull'installazione e funzionamento.
OpenAI non si ferma: dopo ChatGPT e DALL-E, arriva Shap-E
Invece di limitarsi alla generazione di immagini bidimensionali partendo da stringhe di testo in input, Shap-E offre la possibilità di dare vita a forme tridimensionali utilizzabili con Paint 3D e convertibili in file con estensione STP così che si possa stamparle.
Inoltre, al di là della tecnologia, l'obiettivo è intrigante: sviluppare immagini 3D che possano essere utilizzate insieme ad altre applicazioni, possibilità che vale la pena esplorare. Presto, infatti, potrebbe essere possibile creare modelli 3D usando soltanto la voce.
Con tecnologie avanzate simili a GPT, potremmo essere in grado di comunicare verbalmente le nostre idee di design e far loro prendere vita senza nemmeno toccare il mouse. Questo significherebbe progettare prodotti, edifici, sculture e altro ancora attraverso il potere della parola.
Il che potrebbe persino rivoluzionare il mondo dei videogiochi, consentendo ai giocatori di generare oggetti in tempo reale semplicemente pronunciando i loro desideri. Per esempio, chiedere a un fabbro virtuale una spada di 3 metri con un'estremità a forma di campana e due grandi protezioni circolari sull'elsa. Le possibilità sono infinite.
La possibilità di creare modelli 3D con il potere della parola
Questo è un passo rivoluzionario verso l'utilizzo del linguaggio naturale per programmare effetti visivi in 3D. Infatti, questa tecnologia ha il potenziale per generare qualsiasi cosa immaginabile, dall'abbigliamento alle case ai compagni virtuali nelle app di realtà aumentata e virtuale. Ed è solo l'inizio.
La promessa poi è di interfacciare questa tecnologia con la stampa 3D per una precisione e un dettaglio ancora maggiori. Soprattutto, non bisognerà essere un genio per farne uso perché sarà l’assistente AI a fare il lavoro pesante, grazie alle sue capacità di elaborazione del linguaggio superiori.
Ma mentre questa tecnologia è entusiasmante, alcuni potrebbero trovare agghiacciante l'idea di AI super intelligenti che fabbricano oggetti del mondo reale da sole. Tuttavia, pensare che ci siano intelligenze artificiali che costruiscono squadre di robot per spazzare via l'umanità è piuttosto insensato. Qualsiasi AI sufficientemente avanzata avrebbe metodi molto più efficaci. Quindi per ora non rimane che sperimentare.
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