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Sam Altman torna alla guida di OpenAI, cosa è successo

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Dopo essere stato licenziato senza preavviso, Sam Altman torna ad assumere il ruolo di CEO di OpenAI, la società che ha lanciato Chat GPT: cosa è successo

sam altman jamesonwu1972 / Shutterstock.com

Sono giorni di grandi cambiamenti in OpenAI e Microsoft. Un terremoto ha scosso la prima società quando il suo storico CEO Sam Altman, nonché fondatore, era stato licenziato senza preavviso dal consiglio d’amministrazione, non più fiducioso nelle sue capacità, destando stupore e dando il via ad una serie di cambiamenti. 

Un terremoto che sembrerebbe essersi concluso con il reintegro di Altman che, dopo il sollevamento e le proteste di investitori e dipendenti di OpenAI, è tornato alla guida della società. L’imprenditore, nome di grande spicco nel mondo della tecnologia, ha vinto la sua battaglia e, dopo aver raggiunto accordi per lui vantaggiosi, è pronto a tornare a lavorare sull’intelligenza artificiale per poter portare innovazione in ogni settore. Scopriamo cosa è successo.

Sam Altman, dal licenziamento al reintegro in OpenAI

Sono passati solo pochi giorni da quando, venerdì 17 novembre 2023, il consiglio d’amministrazione di Open Ai aveva a sorpresa annunciato il licenziamento del CEO Sam Altman. Da quel momento dei cambiamenti si sono susseguiti in fretta e non sono mancati colpi di scena.

A prendere il posto di Altman è stata, almeno inizialmente, Mira Murati e, dopo appena 48 ore, Emmet Shear, ex capo di Twitch. Nel frattempo, l’imprenditore era parso particolarmente vicino a Microsoft, principale investitore di OpenAI (ne detiene il 49%). Satya Nadella, l’amministratore delegato dell’azienda, aveva colto la palla al balzo offrendo ad Altman un ruolo importante e ponendolo alla guida di una squadra di ricerca e sviluppo dell'Intelligenza Artificiale. Al suo fianco avrebbe lavorato anche Greg Brockman, anch’egli rimosso da OpenAI.

La vicenda non si è conclusa così. Circa 700 dipendenti di OpenAI hanno protestato attivamente dopo il licenziamento di Altman, dicendosi pronti a lasciare immediatamente la società. Ad accoglierli sarebbe stata proprio Microsoft, che si era detta disposta ad effettuare nuove assunzioni per limitare i danni del terremoto in OpenAI.

Date le pressioni dei dipendenti e quelle degli investitori, preoccupati per il futuro della società, si è optato per il reintegro di Altman nel suo ruolo di CEO in OpenAI.

Sam Altman torna in OpenAI, le condizioni

Il ritorno di Altman in OpenAI non è privo di conseguenze. L’imprenditore ha affermato di aver avuto l’appoggio e il sostegno di Satya Nadella e di essere pronto a tornare a lavorare ai propri progetti e a consolidare la partnership con Microsoft.

L’accordo per il suo rientro prevede alcune modifiche importanti all’interno del consiglio di amministrazione, che è stato parzialmente ricostituito. Ad essere reintegrato è anche uno dei migliori collaboratori di Altman, Brockman, che aveva lasciato l’azienda dopo che il primo era stato licenziato. 

Soddisfatto delle soluzioni adottate Satya Nadella. Si prevede un periodo di maggiore stabilità all’interno dell’azienda, che favorirà i processi di innovazione.

A cura di Cultur-e
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