In Breve (TL;DR)
- Il Relay privato Apple, incluso in iCloud+, protegge la privacy online degli utenti separando le informazioni sull’IP e i siti visitati, offrendo una sicurezza simile alle VPN ma limitata a Safari.
- Per attivarlo, accedi alle impostazioni iCloud e abilita l’opzione Relay privato, con ulteriori personalizzazioni disponibili per IP generico o geolocalizzazione leggera.
- Funziona con connessioni Wi-Fi o dati mobili e consente di navigare in sicurezza senza installare software aggiuntivo, ma non sostituisce del tutto le funzionalità avanzate di una VPN.
Il relay privato Apple è la soluzione a disposizione degli abbonati ad iCloud+ che, per certi versi, può essere considerata un’alternativa alle VPN. Una soluzione che protegge la privacy online dell’utenza, lanciata a partire dall’aggiornamento di sistema operativo mobile iOS 15.
Relay privato Apple impedisce a siti o enti esterni di visualizzare le informazioni private di chi naviga tramite browser Safari, dividendo la condivisione di dati in pacchetti: da una parte le informazioni sull’indirizzo IP, dall’altra quelle sul record DNS.
Perfettamente integrato con i sistemi operativi Apple, il relay privato si attiva automaticamente e non impedisce all’utente di proteggersi ulteriormente attraverso l’utilizzo delle VPN. Una scelta per certi versi auspicabile, considerato che anche questa soluzione tecnologica presenta alcuni punti di debolezza da tenere bene a mente.
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1. Cos’è e a cosa serve il Relay privato Apple
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Relay privato è il nome di una funzionalità con cui Apple ripensa il concetto di privacy online dei suoi utenti abbonati al servizio di archiviazione online iCloud+. Una soluzione che, per certi versi, è assimilabile a una VPN, ma che, al tempo stesso ha caratteristiche distintive specifiche.
Il relay privato Apple è stato lanciato nel 2021 ed è compatibile con tutti gli iPhone aggiornati a partire dal sistema operativo iOS 15 e i Mac aggiornati a partire da macOS Monterey. Lo scopo della funzione è impedire di risalire alle attività di navigazione dell’utente.
In questo senso relay privato tutela sia da enti terzi che dal provider di rete o la stessa Apple, grazie a un sistema di crittografia che agisce tanto sul traffico quanto sulle query ai Domain Name Server (DNS).Una peculiarità distintiva di relay privato è che le richieste di connessione vengono gestite da due relay diversi. Da una parte quello che conosce esclusivamente l’indirizzo IP, dall’altra quello che conosce esclusivamente il sito web di destinazione.
Il relay privato è la soluzione Apple sviluppata per proteggere al meglio la privacy online degli utenti abbonati al servizio iCloud+.
Questo presupposto tecnico aiuta anche a capire la differenza fondamentale tra relay privato e VPN, considerato che le reti virtuali private creano dei tunnel, rendendo visibile soltanto la posizione del server VPN in uso.
Allo stesso tempo, a differenza delle VPN, il relay privato Apple funziona esclusivamente conSafari. Ciò vuol dire che l’utente che naviga tramite app o tramite altri browser non potrà usufruire dello stesso livello di protezione online (o per lo meno non potrà usufruirne direttamente).
Un altro aspetto degno di nota del relay privato Apple è la possibilità di usufruire di servizi che prevedono la geolocalizzazione, senza però condividere informazioni private sensibili. In questo caso infatti la funzionalità mette a disposizione dei siti esterni soltanto un IP associato a una posizione generica.
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2. Come si attiva il relay privato di Apple
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Il primo presupposto necessario per poter abilitare il relay privato consiste nell’avere un abbonamento ad iCloud+: la versione a pagamento del servizio di storage Apple, che permette di ottenere fino a 12 TB di spazio di archiviazione online.
Una volta sottoscritto l’abbonamento, il relay privato dovrebbe attivarsi di default, ma, in caso contrario, è comunque possibile intervenire. La procedura da seguire è grossomodo la stessa, anche se potrebbero verificarsi delle piccole differenze tra i vari step in base al dispositivo o l’aggiornamento del sistema operativo in uso.
La prima cosa da fare è entrare nel menù delle Impostazioni di sistema, che su alcune versioni di macOS si chiama Preferenze di sistema. Dopodiché bisogna entrare nell’area dedicata al proprio ID Apple, selezionare la voce relativa ai servizi iCloud e poi fare clic sulla voce dedicata al Relay privato. In questa stessa area è possibile anche personalizzare la condivisione della propria Posizione indirizzo IP.
La voce di nome Mantieni posizione generica permette ai siti web visitati di proporre contenuti e comunicazioni in base a una leggera geolocalizzazione della propria utenza. In alternativa è anche possibile selezionare l’opzione di nome Usa paese e fuso orario, che garantisce un maggiore anonimato.
Il relay privato Apple può venire attivato anche su una rete cellulare specifica o su una Wi-Fi. Nel primo caso è necessario entrare nel menù di nome Cellulare o, in alternativa, nel menù di nome Opzioni dati cellulare. Dopodiché bisogna spuntare la voce di nome Limita tracciamento IP.
Nel caso di rete Wi-Fi bisogna ritornare al menù delle Impostazioni di sistema, individuare la Wi-Fi in uso e fare clic o tap sulla lettera “i” al suo fianco. Da qui bisogna attivare l’opzione di nome Limita tracciamento indirizzo IP.
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3. Quali sono i principali pro e contro del relay privato Apple
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Il principale vantaggio del relay privato è che si tratta di una soluzione perfettamente integrata nei sistemi operativi e nei dispositivi Apple. A differenza delle VPN, gli abbonati ad iCloud+ non devono installare alcunché e possono limitarsi a navigare su Safari in sicurezza.
Inoltre il relay privato Apple non impedisce in alcun modo di ricorrere anche a uno o più servizi di VPN, lasciando dunque grandissima libertà di scelta all’utente. Eppure questa funzionalità per certi versi è inferiore e “meno privata” proprio rispetto al Virtual Private Network.
Innanzitutto perché non ricorre al tunneling diviso, ma anche perché non dispone del cosiddetto kill switch: una soluzione di sicurezza che impedisce a parti terze di accedere ai dati dell’utente o inviare dati in caso di malfunzionamento della VPN.
Infine attenzione ai cookies: gli utenti che usufruiscono di relay privato e che accettano l’installazione di questi file di fatto mettono a disposizione dei siti visitati i propri dati di navigazione. Allo stesso tempo è importante sottolineare che relay privato Apple non è pensato espressamente per proteggere dai tracker.
Per saperne di più: IOS, caratteristiche del sistema operativo Apple