Pochi giorni fa, Samsung ha rilasciato ufficialmente un aggiornamento per l'app Samsung SmartThings.
Ma se da un lato questo update va a migliorare l’utilizzo dell’applicazione in questione, dall’altro ha avuto anche delle pesanti ripercussioni su alcuni smartphone più datati che, stando alle prime dichiarazioni sul web, sarebbero rimasti bloccati in un bootloop dopo l'aggiornamento. Ecco cosa sappiamo.
Samsung, quali dispositivi rimangono bloccati?
Come già anticipato, si tratta essenzialmente di smartphone non più recentissimi, come quelli appartenenti alla serie Galaxy S10 che dopo l’aggiornamento sono diventati totalmente inutilizzabili.
Secondo le informazioni a disposizione i dispositivi interessati da questo problema sono: Samsung Galaxy S10, Samsung Galaxy S10e, Samsung Galaxy S10+, Samsung Galaxy S10 5G, Samsung Galaxy Note 10, Samsung Galaxy Note 10+ e Samsung Galaxy Note 10+ 5G.
A questi, stando sempre ai rumor sul web, si aggiungono anche il Samsung Galaxy A90 e il Samsung Galaxy M51.
Cosa succede all’app SmartThings e come risolvere
Da quanto si legge in rete, dopo aver aggiornato l'app Samsung SmartThings o SmartThings Framework alla build numero v2.2.02.11 (arrivata ufficialmente lo scorso 2 ottobre), i dispositivi di cui sopra rimangono bloccati in un bootloop.
Al momento, non sembrano esserci soluzioni al problema e Samsung non ha ancora commentato la cosa; tuttavia secondo Android Police se il proprio smartphone finisse in questa spiacevole situazione, l’unica cosa da fare è passare per un ripristino delle impostazioni di fabbrica che, ovviamente, risolve le cose ma causa anche la perdita di tutti i dati sul telefono.
Un’eventualità che chi provvede a fare backup frequenti non deve assolutamente temere ma che, invece, per chi conserva dentro al telefono buona parte della propria vita tra foto, video e contatti potrebbe essere davvero una decisione terribile.
Dato che il colosso sudcoreano non ha ancora detto nulla al riguardo, per il momento l’unica cosa da fare (se il dispositivo non è già compromesso, si intende) è disattivare la funzione di aggiornamento automatico nel Galaxy Store immediatamente.
Questo garantisce che il framework SmartThings non venga aggiornato involontariamente in background, tenendo ovviamente al sicuro lo smartphone e tutto il suo contenuto.
Per chi, invece, è già “caduto nella trappola”, l’unica cosa da fare è forzare lo spegnimento del dispositivo e procedere con il ripristino delle impostazioni di fabbrica passando per il Recovery Mode di Android.
Per ora, non è chiaro se e quando Samsung fornirà una soluzione a questo problema anche se, con buone possibilità, è solo questione di tempo, visto che l’azienda sudcoreana è sempre molto attenta a questo tipo di segnalazioni e di “inconvenienti”, cercando nei limiti del possibile di aiutare anche gli utenti in possesso di device meno recenti.
Per saperne di più: La guida completa agli smartphone