Per cavalcare con successo le nuove frontiere tecnologiche che virano verso il Web 3.0, le aziende devono affidarsi a figure professionali ad hoc, come l’Innovation Manager. Professione che rimane poco conosciuta in Italia fino al 2019 quando il MISE vara degli incentivi per aiutare PMI e imprese ad avviare percorsi di trasformazione tecnologica tramite la sottoscrizione di contratti di lavoro.
In questo contesto, viene creato un albo ad hoc, dove gli Innovation Manager possono iscriversi per aiutare le aziende a importare strumenti e metodi innovativi. Oggi le opportunità sono davvero tante: dal Web 3.0 al Metaverso.
Il Web 3.0 è la nuova frontiera di Internet che comprende realtà aumentata, realtà virtuale, blockchain, non fungible token (NFT) e Metaverso che ridisegnerà il mondo del lavoro
Man mano che si consoliderà, il Web 3.0 diverrà uno snodo evolutivo cruciale per le aziende di ogni tipo e dimensione. Qui entrerà in gioco l’Innovation Manager in qualità di esperto sia teorico che pratico, con il compito di aiutare le organizzazioni a sfruttare le opportunità del Metaverso e della Blockchain, guidando i processi di trasformazione per rinnovare i modelli aziendali ed aprire nuove opportunità di business in spazi inesplorati.
Innovation manager: chi è e cosa farà
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Secondo la definizione degli Osservatori Digitali del Politecnico di Milano, l’Innovation Manager è un esploratore, un evangelista dell’innovazione e un abilitatore.
Nella veste di esploratore, l’innovation manager ha il compito di selezionare partner con cui l’azienda può collaborare, valutare opportunità di crescita e analizzare il contesto di mercato per capire come procedere con la digitalizzazione.
Come evangelista dell’innovazione introduce nei processi aziendali nuove tecnologie disruptive che cambiano la cultura dell’impresa. Nella funzione di abilitatore valuta i progetti attivi in azienda e si relaziona con i dipendenti promuovendo il cambiamento culturale a tutti i livelli.
L’Innovation Manager è un professionista specializzato nell’IT, in grado di mettere in atto i processi necessari alla riorganizzazione delle aziende nel percorso verso la digitalizzazione
L’Internet di domani è un nuovo mondo che proietta competenze e capability a un nuovo livello, superiore a quello della prima era della grande Rete e della versione social ed user-friendly che ne è seguita. Un salto ulteriore in avanti, con un elemento di continuità rispetto al recente passato: il boom prolungato della domanda di figure specializzate.
Ciò che renderà la figura dell’Innovation Manager sempre più ricercata nel futuro dalle aziende alle prese con i processi di trasformazione digitale, è la volontà di entrare in nuovi mercati, creare un’esperienza diversa per i clienti, fare leva su modelli di business che rispecchiano la socialità delle persone, e partecipare a ecosistemi innovativi. Per questo, l’Innovation Manager deve diventare un esperto teorico e pratico del Web 3.0.
Come diventare Innovation Manager
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Nell’attuale scenario di continui cambiamenti tecnologici, l’Innovation Manager è una figura fondamentale per le aziende che desiderano innovarsi e adattarsi al meglio ai nuovi scenari di mercato, sfruttando la sua capacità di interpretare il cambiamento. Non esiste un percorso di studi per diventare Innovation Manager, ma di certo non si può improvvisare.
Essendo una figura poliedrica, ciò che fa la differenza è l’esperienza maturata sul campo in uno dei vari ambiti della digitalizzazione. La maggior parte dei professionisti dell’innovazione fonda il proprio background formativo nel settore ICT. Altre ottime esperienze per il ruolo dell’Innovation Manager sono il settore della Ricerca e Sviluppo, del Marketing e della Consulenza.
Nella lista dei lavori del futuro, l’Innovation Manager sarà un esperto teorico e pratico del Web 3.0 che aiuterà le aziende a sfruttare le opportunità del Metaverso e della Blockchain
La crescente domanda delle aziende che ora vira con prepotenza verso il Web 3.0 rende necessaria la creazione di corsi di studio ad hoc fondati sulla conoscenza delle nuove tecnologie per sfruttare le opportunità del Metaverso e della Blockchain.
La conoscenza delle nuove tecnologie digitali come realtà virtuale e aumentata è indispensabile anche per lo svolgimento del rapporto con i fornitori e la vendita, la produzione e il marketing.
Competenze e soft skill per guidare l’innovazione
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L’Innovation Manager è un vero e proprio leader dell’innovazione il cui ruolo è saper contribuire all’organizzazione e alla gestione dei processi di accelerazione tecnologica delle aziende, con le quali si rapporta impiegando specifiche soft skill per migliorare contesti aziendali ostili e poco avvezzi al cambiamento. Tra queste figurano:
- leadership: capacità di motivare le persone e stimolarne il cambiamento
- visione strategica: abilità nell’individuare gli elementi e i trend per una trasformazione ad impatto positivo sul business aziendale o sul mercato di riferimento, motivando l’azienda nel processo di evoluzione
- creatività e curiosità: skill essenziali per stimolare la ricerca di nuove opportunità di cambiamento con spirito innovativo e apertura mentale
- change management: abilità di guidare il cambiamento, fondamentale nei progetti di digital transformation
- storytelling: tecnica di comunicazione persuasiva basata su una narrazione per storie che stimola l’identificazione e la condivisione da parte di chi ascolta e aiuta ad accelerare i processi innovativi
Il professionista specializzato in management dell’innovazione è in grado di creare prodotti, processi e modelli di business ad elevato contenuto digitale e di valore per i clienti. I progetti che gestisce includono il coordinamento del lavoro del team di progetto, l’identificazione di idee innovative e la loro realizzazione, fino alla commercializzazione sul mercato.
Ciò richiede conoscenze tecniche:
- conoscenza delle principali tecnologie ICT
- capacità di programmare, realizzare e usare banche dati da applicare ai processi aziendali e ai prodotti/servizi per il mercato
- individuazione e analisi dei bisogni dei clienti
- gestione di processi creativi e di progetti complessi per lo sviluppo e il lancio sul mercato di nuovi prodotti, soluzioni e progetti con attenzione anche alla sostenibilità ambientale e sociale
- acquisizione e gestione delle risorse economiche
Per saperne di più: Quali sono i lavori del futuro che richiedono competenze tecnologiche e di sicurezza